Il mondo FQ

Prosecco, i consorzi scrivono a Lollobrigida: “Spedizioni bloccate per colpa dei dazi Usa”

Circa 135 milioni di bottiglie potrebbero non arrivare sul mercato statunitense: "Rischio di ripercussioni economiche e sociali per le nostre aziende"
Commenti

Circa 135 milioni di bottiglie di prosecco italiano potrebbero non arrivare sul mercato statunitense a causa dei dazi fino al 200% annunciati dal presidente americano Donald Trump. Un rischio concreto che ha spinto i presidenti dei tre Consorzi di tutela, Giancarlo Guidolin (Prosecco Doc), Franco Adami (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg) e Michele Noal (Asolo Prosecco Docg), a scrivere al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, denunciando una situazione “grave” per l’intero settore.

La lettera, che segue altre richieste giunte al Masaf da consorzi come il Chianti Docg e il Nobile di Montepulciano, sottolinea le pesanti conseguenze della possibile guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti. “Il nostro sistema produttivo da alcuni giorni sta assistendo alla sospensione delle spedizioni verso il mercato statunitense. La scelta di congelare gli ordini è stata determinata dall’incertezza che si vive oggi, anche in assenza di un provvedimento dell’amministrazione americana, considerato che i nostri vini, impiegando diverse settimane per giungere negli Usa, potrebbero vedere lievitare i dazi fino al 200% ‘on the water’, ovvero lungo il percorso tra Italia e America” si legge nel documento.

L’allarme è legato ai numeri: il Prosecco Doc esporta ogni anno negli Stati Uniti circa 130 milioni di bottiglie, pari al 23% dell’intera denominazione, per un valore alla produzione di circa 500 milioni di euro. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg esporta oltre 3,5 milioni di bottiglie nel settore Horeca, il più qualificato e remunerativo. Per l’Asolo Prosecco Docg, gli USA rappresentano uno dei principali mercati di sbocco, con il 75% della produzione destinata all’export. “Il venir meno di un mercato simile comporterebbe la necessità di individuare Paesi alternativi dove collocare queste produzioni e, nell’emergenza, questo comporterebbe di sicuro una pesante contrazione del valore, con ripercussioni economiche e sociali per le nostre aziende” sottolineano i Consorzi. Da qui la richiesta di un intervento urgente del governo italiano e dell’Unione Europea per scongiurare una crisi che potrebbe colpire duramente un settore chiave del made in Italy.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione