Fare acquisti saldando solo una piccola parte della somma? Come testimoniano numerosi video, l’idea sembra affascinare moltissimo i tiktoker, soprattutto giovani. All’insegna di “Klarna debts trend”, gli influencer spendono allegramente ricorrendo a un trucco ben poco furbo: pagare solo la prima rata. Ma non solo la cosa non funziona, ha pure delle conseguenze a breve e lungo termine. I momenti spensierati? Li paga Klarna, si vantano influencer alle prese con viaggi o acquisti. Per dirla con le loro parole, “Io che compro tutto tanto paga Klarna”, oppure “Io che faccio di tutto tranne pagare a Klarna quello che devo”. E me ne vanto pure.
La (presunta) mancata destinataria del pagamento è quindi l’app svedese di servizi finanziari on line, utilizzata da molti e-commerce. Nel 2020 fu la prima a offrire il servizio buy now pay later, cioè di pagamento dilazionato, proposto in seguito anche da altre note app come PayPal o Scalapay. In sostanza, anche in caso di piccole somme l’utente ha la possibilità di pagare dopo 30 giorni o in tre rate senza interessi. Ed è proprio quest’ultima opzione, di solito la più gettonata, che ha fatto illudere alcuni tiktoker di riuscire a farla franca con l’inganno. Ma davvero pensano che sia tanto ingenua e indulgente Klarna, società fintech con 5000 dipendenti e gestione di vendite on line nel 2021 per 80 miliardi (Klarna Bank AB 2023 Annual Report” 2024)?
Impossibile non saldare
Per cominciare, chi si vanta di acquistare on line senza saldare i conti non spiega come riesca a farlo impunemente. L’astuzia consiste nel chiedere il pagamento dilazionato in tre rate, per poi saldare solo la prima rata. E poi? Presumibilmente i furbetti ricorrono a quel punto a carte di debito con fondi insufficienti. Ma di certo l’azienda non si accontenta di constatare che i soldi non arrivano, e prima o poi il debitore si scontra con la dura realtà. “Se un cliente salta un pagamento, limitiamo l’uso dei servizi in modo che non possa accumulare debiti”, spiega a Wired Luigi Traldi, Head of Southern Europe della fintech svedese. “Klarna rivaluta ogni transazione che un cliente effettua utilizzando il nostro servizio. Analizziamo centinaia di dati, tra cui informazioni esterne provenienti da un controllo del credito soft in collaborazione con l’ufficio crediti Experian, oltre a valutazioni interne del merito creditizio. Ciò significa che l’accesso a Klarna non è garantito, nemmeno per i clienti abituali”. Non sarà un caso che, come spiega Traldi, il tasso di insolvenza sia inferiore all’1%. Come dire, che quasi il 100% degli utenti paga, altro che furbetti di TikTok! “Iniziamo con piccoli importi di credito e aumentiamo gradualmente i limiti solo quando questi dimostrano un comportamento di rimborso affidabile. Questo approccio favorisce una spesa responsabile e previene l’accumulo di grandi debiti attraverso i nostri servizi”, aggiunge il manager.
Pagamenti maggiorati
Non saldare i propri debiti ha quindi delle conseguenze nell’immediato, perché non si può più utilizzare l’app per gli acquisti on line. Ma il peggio deve arrivare, perché come accade sempre in questi casi il debito aumenta. Intanto, Klarna applica costi e commissioni per i ritardi. Insistendo a non pagare, scatta la segnalazione alle agenzie di recupero crediti, il che significa ulteriori complicazioni e spese aggiuntive. Inoltre bastano due rate non pagate per essere segnalati come cattivi pagatori alla CRIF (centrale rischi finanziari): questo istituto gestisce i dati relativi a pagamenti ritardati e insolvenze e ne permette la consultazione in tutto il mondo da banche, istituti di credito e finanziari. Come dire che in futuro diventerà difficile ottenere finanziamenti e mutui. Decisamente non vale proprio la pena imbarcarsi in una simile avventura!
Occhio agli acquisti facili on line
Tutt’altro che ingenua e indulgente, l’azienda sa quindi perfettamente come gestire il credito e non rischiare scoperti. Da parte sua, anche l’utente benintenzionato, che non intende sottrarsi ai pagamenti, dovrebbe fare attenzione agli acquisti on line compulsivi, invogliato dal fatto che non si paga subito e che si ottiene credito con un semplice clic. Non sono pochi i tiktoker che si rendono conto troppo tardi di essersi fatti prendere la mano e di trovarsi con un bel po’ di soldini da sborsare… Il calendario con le scadenze messo a disposizione da Klarna potrebbe aiutare a prevenire il problema, ma se ormai il debito è fatto, non resta che chiedere supporto al servizio di assistenza alla clientela per capire come muoversi.