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Gaza, raid di Israele: 9 morti di cui 5 bambini. Netanyahu: “Solo pressione militare e diplomatica funzionano”

L'offensiva - che ha coinvolto gli sfollati - è avvenuta nelle prime ore del giorno di Eid al-Fitr, la festa musulmana che segna la fine del digiuno del Ramadan
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Almeno nove persone, tra cui cinque bambini, sono state uccise da un attacco aereo di Israele lanciato prima dell’alba di domenica su una casa e una tenda che ospitavano sfollati a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Altri due raid hanno colpito rispettivamente Gaza city, dove i droni di Tel Aviv hanno preso di mira alcuni veicoli nel quartiere di Tuffah, e Jabalia, nel nord dell’enclave, dove è stato bersagliato un edificio residenziale. L’offensiva è avvenuta nelle prime ore del giorno di Eid al-Fitr, la festa musulmana che segna la fine del digiuno del Ramadan. Sabato l’Idf, l’esercito israeliano, aveva ammesso di aver sparato la domenica precedente contro ambulanze a Rafah, nel sud della Striscia, identificate erroneamente come “veicoli sospetti“.

Sempre sabato i mediatori di Egitto e Qatar hanno avanzato una nuova proposta di tregua, accettata da Hamas, che prevede la liberazione di cinque ostaggi israeliani in cambio di un cessate il fuoco di cinquanta giorni. Il governo israeliano però ha rilanciato, presentando una controproposta in cui si chiede la liberazione di almeno dieci o 11 prigionieri. Secondo funzionari di Tel Aviv citati da Haaretz, sebbene rimangano ampie divergenze tra le parti, esiste la volontà di proseguire i negoziati. Con la ripresa degli attacchi sulla Striscia all’inizio di marco, però, il premier Benjamin Netanyahu aveva dichiarato che le trattative si sarebbero svolte soltanto “sotto il fuoco”.

“La pressione militare e diplomatica sono le uniche cose che hanno riportato indietro gli ostaggi” ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la riunione di governo, come riporta Haaretz, evidenziando che emergono “crepe” dentro Hamas. Ai leader di Hamas a Gaza “sarà permesso di andarsene” se “deporranno le armi”.

Secondo Times of Israel i miliziani di Hamas avrebbero rapito, torturato e ucciso un giovane palestinese di 22 anni che aveva partecipato all’ondata di proteste contro il gruppo terroristico la scorsa settimana. Il quotidiano cita la famiglia. Il corpo di Oday Nasser Al Rabay, secondo questa ricostruzione, è stato lasciato davanti alla casa della sua famiglia nel fine settimana. Molte decine di persone sono state riprese mentre partecipavano al suo corteo funebre, gridando: “Hamas fuori!”. I miliziani avrebbero minacciato i palestinesi che partecipano alle proteste contro il gruppo, ma questa sembra essere la prima volta che qualcuno viene ucciso in relazione a esse. Le proteste sono durate tre giorni consecutivi la scorsa settimana, ma non ne sono state organizzate nel fine settimana.

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