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Ue, Tajani replica a Salvini: “Non abbiamo bisogno di sfasciacarrozze. Sulla cittadinanza andremo avanti”

Il leader di Forza Italia dopo l'attacco del leghista a von der Leyen: "Abbiamo bisogno di Europa". E rivendica il ruolo degli azzurri in coalizione: "Non rinunceremo mai alle nostre idee"
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“Stiamo lavorando per far sì che l’Europa sia sempre più la casa di tutti. Noi in Europa dobbiamo costruire, non abbiamo bisogno di sfasciacarrozze, abbiamo bisogno di donne e uomini di buon senso che facciano una buona politica per proteggere l’interesse di mezzo miliardo di persone, fra i quali ci siamo noi”. Antonio Tajani replica indirettamente a Matteo Salvini nell’ennesima puntata dello scontro a bassa intensità in corso tra i due vicepremier e i rispettivi partiti, Forza Italia e la Lega. Sabato il ministro dei Trasporti e leader del Carroccio ha attaccato a testa bassa Ursula von der Leyen e il suo piano di riarmo, definendo la presidente della Commissione Ue “una tedesca che fa gli interessi dei tedeschi“: “La burocrazia di Bruxelles è sicuramente dannosa, sia per noi che per chiunque altro. Se l’Europa è rappresentata dalla Von der Leyen e da Macron è morta, è finita”, ha aggredito. Il controcanto di Tajani arriva il giorno dopo a un convegno sulla competitività europea organizzato da Forza Italia a Firenze, a cui interviene in collegamento: “Abbiamo bisogno di Europa, che non è quella dei burocrati, in questo momento particolare di grandi cambiamenti. Quello a Forza Italia è un voto utile per costruire, anche quando facciamo delle critiche facciamo sempre delle critiche costruttive”.

Tajani rivendica il ruolo degli azzurri nella coalizione: “Forza Italia gode di ottima salute, siamo il terzo partito in Italia e la seconda forza del centrodestra, siamo leali con il governo, ma non rinunceremo mai alle nostre idee, non piegheremo la testa quando si tratta di difendere i nostri valori”. E ribadisce la volontà di andare avanti sulla stretta sulla cittadinanza agli oriundi, contenuta in un decreto legge che la Lega già chiede di modificare: “La riforma della cittadinanza per diritto di sangue, prima firmataria la presidente del Consiglio, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Noi vogliamo dire basta alle truffe, basta a costringere i nostri consolati a occuparsi di finti cittadini o finte persone che vogliono diventare cittadini italiani soltanto per avere un passaporto e non perché sono attaccati all’Italia. Non siamo disposti a vendere la cittadinanza italiana perché essere italiani è una cosa seria. Abbiamo revocato la nazionalità a cinque Hezbollah che attraverso qualche agenzia avevano trovate finti discendenti. No agli opportunisti del passaporto italiano, su questo andrò avanti con determinazione”.

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