Palermo, 8 gen. (Adnkronos) - "Dobbiamo impegnarci tutti per far decollare il processo penale telematico. Sto verificando in concreto se sia necessario un provvedimento sulla falsa riga dei provvedimenti dei colleghi degli altri Tribunali, con un doppio binario: quello principale, del processo penale telematico, e laddove riscontriamo delle difficoltà faremo delle deroghe con il deposito cartaceo di atti". A parlare in una intervista all'Adnkronos è il presidente del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini, commentando la falsa partenza per il processo telematico penale entrato in vigore da pochi giorni. Alcuni Tribunali, tra cui Milano e Napoli, hanno sospeso fino al 31 marzo il sistema App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il binario unico digitale degli atti introdotto dal governo a partire dall’inizio dell’anno. Una scelta imposta dalle "evidenti e molteplici criticità che, di fatto, impediscono il proficuo e pieno utilizzo delle potenzialità dell’applicativo", hanno detto i vertici dell’ufficio del Centro direzionale di Napoli nella circolare diramata alla vigilia della ripresa a pieno regime delle udienze dopo la pausa festiva. Le nuove disposizioni fissano due parametri: per i procedimenti conclusi con un dispositivo letto entro il 31 dicembre, il provvedimento definitivo sarà acquisito in forma analogica.
"Sto cercando di verificare in concreto la funzionalità di questo processo penale telematico - spiega ancora Morosini - La prospettiva di questa decisione del Ministero è certamente condivisibile, cioè di fare decollare finalmente anche nel sistema penale il processo telematico. Naturalmente abbiamo avuto pochissimo tempo per poterci adeguare e ora sperimentiamo, giorno per giorno, la funzionalità di questo nuovo sistema. Qualche problema è emerso, ad esempio non tutto il personale amministrativo è munito di firma digitale, da remoto, e stiamo cercando di ovviare a questi problemi, anche perché il Ministero ha messo delle persone che fanno assistenza e possono aiutarci nel risolvere questi problemi".
"A volte l'applicativo può creare delle difficoltà- aggiunge il Presidente Morosini -Allora lì dobbiamo prendere atto di questa situazione, certificarla e poi procedere con cartaceo laddove c'è il blocco dell'udienza che ci farebbe perdere troppo tempo e cerchiamo di adeguare le nostre soluzioni".
"Ma la nostra volontà è quella di mandare avanti da subito questa novità e di farla decollare perché siamo tutti convinti che la modernizzazione del sistema penale sia qualcosa di molto importante", aggiunge. E ribadisce: "Ci sono delle difficoltà operative, le abbiamo riscontrate. Non tutti gli addetti interni sono stati profilati, stiamo cercando di fare fronte a questa situazione e qualche volta l'applicativo si inceppa e lì bisogna adottare, caso per caso, delle soluzioni che sono di deposito di atti in cartaceo e non in telematico". Ecco perché il Presidente del Tribunale fa sapere all'Adnkronos che "laddove era stata fatta un minimo di sperimentazione, ad esempio al gip, c'erano state delle difficoltà che erano state segnalate anche in un parere del Csm del dicembre scorso. Erano cose che erano state evidenziate ufficialmente dal Csm, noi adesso siamo in questa situazione. Stiamo sperimentando questa fase. Dobbiamo testare una serie di aspetti di questa novità". "Quindi è possibile che entro oggi anche io faccia un provvedimento", ribadisce Morosini. Nel pomeriggio si terrà una riunione per discuterne.
Morosini avverte: "Io vorrei evitare l'approccio disfattista". "La novità è importante, prevista anche dagli impegni che abbiamo preso anche a livello europeo. E' chiaro- aggiunge - ci sono difficoltà applicative. Anche il Csm aveva messo in guardia. Insomma, bisogna attrezzarsi per superarle, vedremo...". (di Elvira Terranova)