Alessandro Ferrucci
Giornalista
Appassionato di arte contemporanea, mi laureo in Storia dell’arte a La Sapienza di Roma, per poi approdare alla redazione sportiva de l’Unità. Di arte, poca. In seguito cronaca e politica, sempre nel quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Nel frattempo master in Yacht management per seguire le scie di Luna Rossa. Poi un’esperienza con un parlamentare europeo e l’approdo al Fatto Quotidiano.
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- 19:19 - Statisticall, seconda giornata a Treviso: focus su Patto di stabilità e innovazione digitale
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - “La misura della spesa netta e il nuovo Patto di stabilità” questo il titolo del panel che ha aperto il pomeriggio della seconda giornata di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia che si sta svolgendo a Treviso. Un momento di confronto su uno degli elementi di maggior rilievo del quadro di governance introdotto con il Patto di Stabilità e crescita riformato, vale a dire il passaggio da un sistema di regole incentrato su obiettivi programmatici formulati in termini di saldo strutturale – e strettamente dipendente da variabili non osservabili e di incerta determinazione, quali il PIL potenziale e l’output gap – a un sistema basato su un indicatore espresso in termini di limite alla crescita annua di un aggregato di spesa netta.
“Sulla base degli ultimi dati disponibili, alla fine del 2023 il rapporto tra debito pubblico e pil si è assestato quasi a valori pre-pandemia. Il rialzo dei tassi di politica monetaria si sono riflessi solo in maniera graduale sul costo del debito” ha sottolineato Silvia Delrio della divisione finanza pubblica del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d'Italia
Maria Rosaria Marino dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha spiegato: “Il nostro paese non era abituato a fare una programmazione di medio termine mentre la governance europea mira ad avere finanze sostenibili. Sotto quest’ottica diventa sempre più attivo il ruolo delle istituzioni del bilancio indipendente”.
Giovanni Savio, direttore Centrale per la Contabilità Nazionale dell’Istat, ha poi annunciato: "Noi pubblicheremo, il prossimo trimestre, i dati al netto della componente stagionale. Abbiamo un indebitamento netto e mettere su questa architettura statistica congiunturale, destagionalizzata e in grado di servire al paese e alla Commissione per la sorveglianza è un’operazione davvero imponente”.
Il pomeriggio è continuato poi con l’incontro dal titolo "Europa tra innovazione digitale e convergenza tecnologica: i dati e le sfide". Le tecnologie digitali stanno trasformando radicalmente la vita delle persone e le dinamiche sociali, influenzando ogni aspetto della quotidianità: dal lavoro all’educazione, dalla salute alle relazioni sociali. Se da un lato, le innovazioni migliorano l’efficienza, facilitano l’accesso alle informazioni e creano nuove opportunità economiche, dall’altro generano nuove disuguaglianze e pongono sfide in termini di privacy, sicurezza e benessere psicologico. La diffusione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’automazione, per esempio, solleva timori riguardo alla perdita di posti di lavoro e alla polarizzazione del mercato del lavoro, richiedendo nuove competenze per garantire l’occupabilità delle persone.
“Siamo in una fase in cui l’Europa si è fatta portatrice sana di una cultura che investe nella formazione, che guarda alle nuove generazioni – ha sottolineato Gabriele Ferrieri, di Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori – Dal 2014 l’ecosistema delle startup ha creato più di 200mila posto di lavoro e 2 miliardi di indotto. I fenomeni dei neet e della fuga di cervelli sono ancora attuali, e noi abbiamo l’obbligo di disincentivarli”.
In questo contesto, l’Europa ha un ruolo cruciale nel favorire una maggiore convergenza tecnologica tra i Paesi membri, promuovendo politiche che assicurino uno sviluppo tecnologico equo e inclusivo. “L’Unione europea è una storia di successo – ha spiegato Fabrizio Spada, responsabile delle Relazioni istituzionali del Parlamento europeo in Italia a Roma – Non dimentichiamoci come eravamo usciti dalla Seconda guerra mondiale. Abbiamo fatto innovazioni che hanno permesso il mercato unico, poi negli ultimi anni forse si è inceppato qualcosa. Il pil dell’Unione europea oggi è di 16 trilioni di dollari e gli Stati Uniti 27 trilioni di dollari. Probabilmente l’Europa si è un po’ seduta su se stessa e sui propri risultati”
Massimo D'Attoma, Vice President Solution Engineering EMEA South di Salesforce, ha portato la sua esperienza personale: "Salesforce è un’azienda nata 25 anni fa ed è nata per fare applicazioni cloud quando in molti neppure sapevano che esistesse. Ci sono due temi fondamentali per chi fa applicazioni: la sicurezza e la privacy, per tutelare le persone e fare in modo che i sistemi non vengano violati, ma ogni paese ha le sue regole in tal senso".
Infine Dario Evola, Chief Technocal Officer di Olidata ha spiegato: “Viviamo in un’epoca in cui i confini tendono a dissolversi per creare un mondo sempre più interconnesso. Gli strumenti a disposizione, di fatto, stanno sempre più cambiando la nostra quotidianità, vedi lo smartphone, che ci permette di controllare la casa da remoto, vedi i droni. Il tutto è realizzabile grazie alla convergenza di determinate tecnologie. Se l’innovazione tecnologica è così presente e diffusa nelle nostre vite, dobbiamo traslare il concetto di convergenza a livello europeo. È necessario però che ci siano strategie politiche di collaborazione tra diversi paesi”.
- 19:00 - Migranti: Trancassini (FdI), 'da magistrati assurdo atto ostile contro scelte governo'
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "Prendiamo atto dell’assurda decisione dei giudici del Tribunale di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei 12 migranti fermati all’interno del Cpr albanese. Un atto ostile nei confronti delle scelte politiche del Governo Meloni e della maggioranza di centrodestra che sta cercando di contrastare l’immigrazione illegale difendendo i confini nazionali ed europei attraverso soluzioni coraggiose e innovative dopo anni di fallimentari politiche di accoglienza indiscriminata attuate dalla sinistra. Come ha già detto il ministro Piantedosi faremo ricorso contro questa decisone e continueremo a batterci per rispettare la volontà degli elettori italiani contrastando il traffico di esseri umani e difendendo i nostri confini. Inoltre stigmatizziamo il vergognoso atteggiamento delle opposizioni che hanno chiesto all’Europa di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia per l'accordo sui migranti con l'Albania non perdendo occasione di tifare, ancora una volta, contro gli interessi della nostra Nazione e dell’Europa intera”. Lo dichiara in una nota il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini.
- 18:54 - **Migranti: 'leggi violate e soldi buttati', Schlein a Meloni 'smonta tutto e chiedi scusa'**
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "Figuraccia". "Fallimento". "Sperpero di denaro pubblico" che profila un "danno erariale". Le opposizioni picchiano duro sul modello Meloni in Albania. La decisione di non convalidare il trattenimento dei migranti da parte del tribunale di Roma, mette nero su bianco quanto da tempo il centrosinistra andava denunciando: il progetto della destra in Albania viola le leggi. Delle 16 persone portate, neanche una ha i requisiti per restare lì e dovranno tutti essere riportati in Italia. Dalla sentenza un formidabile assist al centrosinistra che tutto - da Iv a M5S - demolisce l'operazione della destra sui migranti. "Meloni fermati. Ora smonta tutto, torna indietro e chiedi scusa agli italiani", dice Elly Schlein rivolgendosi alla premier.
Tanti i punti su cui le opposizioni vanno l'attacco. Non solo quello giuridico. Ma anche sui costi. "Il ministro Piantedosi e l'intero governo Meloni dovrebbero di tasca loro rimborsare lo Stato per i soldi pubblici sprecati in questi giorni per l'inutile deportazione di 16 persone in Albania", incalza Nicola Fratoianni. "Uno spot da 1 miliardo", rimarca Giuseppe Conte che interviene anche su un altro aspetto della faccenda destinato a crescere nelle prossime ore: l'attacco della maggioranza ai giudici per la decisione presa oggi. "Meloni, dacci oggi il nostro complotto quotidiano per coprire i disastri e gli imbrogli ai cittadini su banche, sanità e tasse. Oggi gli attacchi sono per i giudici che hanno applicato le norme e che hanno rivelato che quello in Albania è un semplice spot, come avevamo denunciato".
Netta Schlein: "Il finto moderato Tajani dice ai giudici: 'Non impediscano al governo di lavorare'. Tajani, le leggi valgono per tutti. Tanto più il governo le deve rispettare. Nessuno è al sopra delle leggi. Quella era la monarchia assoluta". Del resto, ricorda la segretaria del Pd, non è che il governo non era avvertito del rischio: "Se la devono prendere solo con stessi perchè da tante parti si era fatto notare la costruzione dell'impianto di questo accordo era in contrasto con le leggi. Sono stati sordi e arroganti".
Le opposizioni battono senza sconti sul capitolo 'sprechi' rimarcando la spesa dell'operazione Albania e denunciando, in tempo di manovra, l'utilizzo che si sarebbe potuto fare di quei fondi, in primis guardando allo stato della sanità pubblica. La "deportazione" in Albania, dice Schlein, è "costata 18 mila euro a testa dopo per decenni avete abbaiato contro i 35 euro al giorno per l'accoglienza dei migranti. Vergogna, altro che modello. Siete andati ieri in Ue a presentare un progetto che viola il diritto. 800 milioni di buttati che potevano essere usati per la sanità".
Conte parla di "gioco dell'oca: il primo giorno portiamo 16 migranti in Albania, il secondo giorno ne riportiamo quattro, e adesso dobbiamo riportarli tutti. Tutto questo mentre a Lampedusa ne sbarcano 1000 in sole 24 ore". E sui costi: "Non era meglio destinare subito queste risorse subito per l'emergenza che stanno vivendo i nostri ospedali?". Un "vergognoso sperpero di denaro pubblico", rimarca Angelo Bonelli che chiede: "Chi pagherà per questo fallimento? Chi pagherà per un'operazione in cui 16 migranti sono stati deportati in Albania con una nave da guerra italiana, 80 uomini di equipaggio, al costo di 18.000 euro a testa?".
Per Carlo Calenda "la tanto strombazzata operazione Albania si sta dimostrando per ciò che è in tempi da record: una clamorosa e costosissima presa in giro: 500 milioni di euro di costi in più, rispetto ad un centro costruito in Italia, buttati dalla finestra". Sarcasmo da Matteo Renzi: "Per avere tre like sui social, butta via un miliardo di euro per trasportare avanti e indietro con l'Albania qualche decina di migranti". Duro Riccardo Magi che ieri ha visitato il centro in Albania con altri parlamentari di opposizione: "Piantedosi dovrebbe dimettersi e Meloni scusarsi per aver sperperato centinaia di milioni di euro dei contribuenti italiani per uno spot elettorale e per aver raccontato frottole ai partner europei". E sul tavolo non c'è solo il danno erariale di cui parla il Pd ma anche la richiesta dei dem con M5S e Avs all'Ue di aprire una procedura di infrazione giudicando “illegali” le misure previste dall’accordo Italia-Albania. Una mossa che Giorgia Meloni ha bollato come "vergogna" via social.
- 18:54 - Migranti: Battilocchio (Fi), 'invasione campo magistrati, governo vada avanti'
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "55.010 arrivi irregolari al 18 Ottobre 2024 a fronte di 140.943 dello stesso periodo del 2023: non propaganda di parte ma numeri ufficiali del Ministero dell’Interno. Proprio questi numeri, frutto della strategia efficace del Governo Meloni, stanno mandando in tilt la narrazione delle sinistre che oggi si aggrappano all’ennesima invasione di campo della magistratura: compito del potere giudiziario dovrebbe essere quello di applicare le leggi, non di modificarle o impedire al potere esecutivo di fare il proprio lavoro. I centri in Albania sono in realtà il tassello di una risposta finalmente sistemica a una problematica strutturale che il Governo Meloni, soprattutto grazie all’azione dei Ministri Antonio Tajani e Matteo Piantedosi, sta portando avanti sin dal suo insediamento. Nella piena cornice europea, con una condivisione di responsabilità, solidarietà e oneri tra i 27 Stati. Politiche complessive e articolate che vengono guardate con attenzione e interesse da tutta Europa, con un’Italia finalmente protagonista e una voce forte, autorevole, credibile, ascoltata in tutti i contesti internazionali. Compito della maggioranza è andare avanti con la sua azione di Governo". Dichiara Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e responsabile immigrazione del movimento azzurro.
- 18:53 - Migranti: Appendino, 'da Meloni triste capolavoro'
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "Il triste capolavoro di Giorgia Meloni sull'immigrazione è quasi completo. Ricapitolando: per anni speculi sul tema millantando facili soluzioni come il fantomatico blocco navale; vai al governo, il blocco navale misteriosamente sparisce, e gli sbarchi arrivano al record storico di 160.000 arrivi in un anno; spendi un miliardo di euro nostri per l'inutile e disumano centro in Albania che altro non è che uno spot elettorale; e ora si conferma, come dicevamo da mesi, che è anche illegittimo e i pochi migranti partiti devono tornare in Italia. Complimenti, ci voleva impegno. Peccato che a pagare il prezzo siamo noi". Così su Facebook la vicepresidente e deputata del Movimento 5 stelle Chiara Appendino.
- 18:53 - Mo: Meloni, 'morte Sinwar apre stagione nuova, ora sforzo Israele'
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "L'Italia si è fatta promotrice insieme ad altre nazioni di una proposta di cessate il fuoco per 21 giorni, credo che adesso serva uno sforzo da parte israeliana. Credo che anche quello che è accaduto ieri, con la scomparsa di quello che è stato il principale responsabile degli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre possa offrire la finestra per una stagione nuova e credo che questa finestra debba essere colta da parte israeliana". Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut, parlando della morte del leader di Hamas Yahya Sinwar, avvenuta lo scorso 16 ottobre per mano dell'Idf.
- 18:52 - Migranti: Fratoianni, 'figuraccia governo pari ad arroganza, Piantedosi si dimetta'
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "La figuraccia del governo Meloni è pari solo alla sua arroganza: hanno deportato 16 migranti in Albania violando i loro diritti e sprecando un’enorme quantità di risorse pubbliche. Dovrebbero vergognarsi e magari qualcuno dovrebbe dimettersi. A cominciare dal ministro Piantedosi". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un video su X.
"Sarebbe ora - conclude il leader di Sinistra italiana - che prendessero atto che la loro propaganda non produce alcun risultato utile al Paese".