Articoli di Andrea Giambartolomei →
Storie d'Italia - 28 Luglio 2016
Ferie finite, La Rosa vuole tornare: “Mandatemi in Veneto o a Nairobi”
Storie d'Italia - 21 Luglio 2016
Che Fifa! Ai vertici del calcio un’altra poltrona alla Christillin
Politica - 17 Luglio 2016
I 5Stelle in ritiro al santuario con il “Richelieu” dell’Appendino
Video →
- 13:11 - Mobilità, G. Gualtieri (Asstra): "Sfida innovazione è fondamentale, deve essere governata"
Roma, 26 nov. (Adnkronos) - Oggi, presso la sala plenaria del Cnel a Roma, Giuseppina Gualtieri, Vicepresidente di Asstra, ha partecipato alla presentazione del 21° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani, organizzata da Isfort. Durante il suo intervento, ha analizzato la situazione attuale del trasporto pubblico locale (Tpl) in Italia, evidenziando sia le sfide che le opportunità. Gualtieri ha dichiarato che il rapporto "mette in luce una fisiologica ripresa delle domande di Tpl negli anni successivi al Covid", ma ha avvertito che "a livello medio nazionale sconta ancora una riduzione del 3% rispetto al 2019 ". Ha sottolineato le "marcate differenze sia a livello nord-sud sia per modalità di trasporto", evidenziando come la quota di spostamenti soddisfatti dall’auto privata sia "ancora troppo alta" e quella del trasporto pubblico "insufficiente" rispetto all'obiettivo del Pnrr di un incremento della quota modale pari al 10%. Per aumentare la competitività del Tpl, Gualtieri ha affermato che "le aziende hanno un ruolo strategico in ragione della loro capacità di mettere a terra gli investimenti".
Tuttavia, ha sottolineato la necessità di "condizioni abilitanti" come l’adeguamento alle dinamiche inflattive del fondo nazionale Trasporti e delle tariffe, oltre a un’iniezione aggiuntiva di risorse per gestire la trasformazione energetica del settore. Infine, Gualtieri ha richiamato l'attenzione sull'importanza di valorizzare strumenti di governo come i Pums e i contratti di servizio, che devono avere un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e integrare i nuovi paradigmi di mobilità. La Vicepresidente ha concluso sottolineando che la sfida dell’innovazione è fondamentale e deve essere governata per non subire passivamente i cambiamenti in atto nel settore della mobilità.
- 13:04 - Ancma, studio rivela: filiera due ruote vale 14,8 mld
Roma, 26 nov. - (Adnkronos) - Moto e bici in Italia sono due anime di un settore fatto di eccellenze, passione, innovazione e trionfi sportivi: quella a motore, con un mercato trainante (+42% dal 2020 al 2023), che non smette di crescere; e quella delle due ruote a pedale che, al netto del successo delle e-bike, vive oggi un momento di rallentamento della domanda dopo i boom registrati nel 2020 e nel 2021. Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha presentato oggi a Roma, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato, una mappatura dettagliata della filiera italiana di questo comparto attraverso uno studio condotto da Bain & Company Italia su un campione di oltre 2100 aziende (più dell’80% dell’intero comparto).
Un lavoro che accende un riflettore inedito sul valore economico generato dalla produzione, dall’assemblaggio, dai servizi e dalla distribuzione di parti, componenti e prodotto finito nel settore, oltre che sul contributo concreto che l’industria di riferimento offre alle nuove domande di mobilità. L’associazione, che rappresenta a livello nazionale circa il 90% delle aziende moto e il 70% di quelle bici, si impegna così a far sentire la voce di una filiera che in Italia oggi vale complessivamente 14,8 miliardi di euro (fatturato filiera moto e bici 2023). Dallo studio emerge che solo il settore del motociclo attesta il suo fatturato a 9,5 miliardi di euro, confermando il proprio primato in Europa anche nella produzione e per i numeri di mercato. Moto, scooter e ciclomotori piacciono agli italiani: cresce il numero delle patenti A (oggi una su cinque di quelle rilasciate, per un totale di 280mila, +6% dal 2013 al 2023 rispetto al +1% delle patenti B) e va molto bene il mercato, che dal 2020 al 2023 ha fatto segnare una crescita media annua del 12%.
Il post-Covid ha consegnato alla due ruote a motore un nuovo protagonismo, non solo per la mobilità urbana (gli scooter), ma anche negli ambiti di utilizzo tradizionalmente più legati alla passione, al turismo e allo svago, ovvero la moto, che è arrivata a rappresentare nel 2023 ben il 45% delle immatricolazioni (era il 34% solo 10 anni prima) e che, grazie al successo delle medie cilindrate, è andata anche a soddisfare la domanda di commuting e le nuove esigenze di mobilità. L’andamento positivo del mercato si è poi tradotto in una crescita del fatturato di tutta la filiera moto, che tra il 2020 e il 2023 ha fatto segnare un +50%, e in un aumento della profittabilità media per gli operatori passata, sempre nello stesso periodo, dal 4,2% al 6%.
Segno più anche per quanto riguarda il numero degli addetti, che è cresciuto del 7% tra il 2020 e il 2022, attestandosi a poco più di 36mila diretti (84mila con indiretti e indotto). Degno di nota, infine, il saldo della bilancia commerciale dei motocicli, che ha chiuso nel 2023 con +470 milioni di euro, confermando la qualità e il ruolo centrale dell’Italia nell’export. Una dote esclusiva, quella del Made in Italy, testimoniata anche dall’andamento della componentistica che afferma la propria leadership nell’alto di gamma, con un valore medio delle parti esportate di 33 euro al kg contro i 19 dell’import.
Sul fronte delle due ruote a pedale, lo studio di Bain & Company Italia mette innanzitutto in risalto gli effetti opposti che la pandemia di Covid e il bonus bici hanno avuto sul mercato, ovvero il +18% nel 2020 sul 2019 (oltre 2 milioni di pezzi venduti) e la flessione media annua del 17% tra il 2021 e il 2023. Nonostante il calo dei volumi, la filiera bici ha comunque registrato un aumento significativo del fatturato, spinto anche dall’aumento dei prezzi e dal successo delle e-bike, attestandosi a 2,7 miliardi di euro nel 2023, pari a un +50% sul 2018.
Gli effetti della pandemia hanno impattato anche sulla profittabilità del settore: a causa della crisi delle catene di approvvigionamento i margini sono infatti tornati ai livelli del 2019, passando dal picco del 7,6% nel 2021 al 3,2% nel 2023. A risentire maggiormente di questo scenario sono stati i componentisti e i venditori di accessori che hanno perso quasi dieci punti di margine. In un contesto di grandi trasformazioni, l’elemento più rilevante è stato, come anticipato, il rapido incremento delle e-bike, salite fino a oltre 330mila unità vendute nel 2022, con una penetrazione del 20% sul totale (era il 3% nel 2015 e l’11% nel 2019), che ha reso le due ruote a pedali accessibili ad un pubblico più ampio. Un progresso che ha tuttavia rivelato l’esposizione della filiera italiana alle forniture di componenti elettrici dall’Asia (che esporta l’87% dei chip), oltre che alla variabile di fattori macroeconomici e geopolitici. Tra il 2020 e il 2021 l’import di componentistica ha segnato così un solido +79%, attestandosi a 664 miliardi di euro fino ad arrivare a poco più di 800 nel 2022.
In ogni caso il settore ciclo, come quello moto, continua a segnare un saldo positivo nell’export, a dimostrazione della forte domanda di prodotti con il marchio Made in Italy sui mercati internazionali: la bilancia commerciale indica infatti +75 milioni di euro con valori molto significativi nell’ambito della componentistica dei prezzi al kg per parti come pedali, manubri e cambi. Infine, notizie positive arrivano dall’andamento dell’occupazione dove, malgrado l’andamento del mercato, in due anni (2020-2022) il numero degli addetti nella produzione di bici e componenti è cresciuto del 16%, passando da 15.200 unità a 17.600.
Durante la presentazione dello studio di Bain & Company Italia, il presidente di ANCMA Mariano Roman ha rimarcato “la volontà dell’associazione di accendere un riflettore su un settore rilevante e primario in Europa, che crea indotti significativi con le manifestazioni sportive e l’eccellenza fieristica internazionali di EICMA, che offre occupazione, mobilità sostenibile, che contribuisce con un gettito vicino a 180 milioni di euro alle entrate tributarie. Oggi produciamo il 17% delle bici costruite e assemblate in Europa (2 milioni), mentre il settore moto esporta motocicli, scooter e ciclomotori per 2 miliardi di euro e produce 422mila pezzi in Italia, occupando saldamente il primo posto nell’eurozona, dove si confronta con i 161mila della Germania, le 124mila unità dell’Austria e le 89mila della Francia”.
“Abbiamo scelto una sede istituzionale centrale – ha sottolineato Roman – proprio per amplificare maggiormente la nostra voce in una logica di dialogo costruttivo con la politica: oggi il nostro settore, per liberare tutto il potenziale e continuare a competere a livello internazionale, ha bisogno di un supporto all’altezza del suo valore. Mi riferisco, ad esempio, a politiche sussidiarie più incisive che favoriscano in generale l’aggregazione, gli investimenti in ricerca e sviluppo e l’insediamento di siti produttivi della filiera componenti sull’alto di gamma. Oltre che ad azioni, più specifiche per il settore ciclo, che riguardino il sostegno all’utilizzo e, soprattutto, all’infrastrutturazione ciclabile, indispensabile per sviluppare il grande potenziale del nostro Paese in ambito cicloturistico”.
- 12:58 - Arriva realme GT 7 Pro, l’AI Performance Flagship
(Adnkronos) - realme, il marchio di smartphone in più rapida crescita al mondo, ha presentato il realme GT 7 Pro durante l'evento di lancio a Milano. Primo smartphone sul mercato italiano dotato di processore Snapdragon 8 Elite, realme GT 7 Pro è destinato a diventare un nuovo punto di riferimento nel segmento degli smartphone di fascia alta per quanto riguarda performance, imaging, display, batteria, design e tecnologia AI.
Il processore Snapdragon 8 Elite posiziona il GT 7 Pro come leader delle performance, con un punteggio AnTuTu superiore a 3 milioni che gli consente di superare iPhone 16 Pro Max e di stabilire un traguardo per smartphone Android. Basato su un'avanzata tecnologia a 3 nm e un'architettura octa-core 2+6 con clock superiore a 4GHz, questo processore combina velocità ed efficienza energetica eccezionali, garantendo prestazioni di altissimo livello anche in ambito AI.
Il nuovo realme GT 7 Pro rivoluziona la fotografia su smartphone grazie alla fotocamera periscopica Sony IMX882 e allo zoom ottico 3X, offrendo una nitidezza superiore a quella dell'iPhone 16 Pro Max. Inoltre, introduce anche la prima fotografia subacquea del settore con classificazione IP69, che supporta profondità fino a 2 metri per 30 minuti.
La modalità AI Snap migliora gli scatti in movimento con una velocità e una nitidezza senza pari, supportando fino a 30 immagini al secondo con una velocità dell'otturatore di 1/10.266 secondi. realme GT 7 Pro supporta, inoltre, AI Night Vision, per garantire foto chiare anche in condizioni di scarsa illuminazione, mentre il supporto per le Foto Live migliora la condivisione sui social media, come Instagram.
Sviluppato in collaborazione con Samsung Display, il display Eco² OLED da 6,78 pollici del GT 7 Pro è caratterizzato da una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, una frequenza di campionamento istantaneo del tocco di 2.600 Hz e un picco di luminosità di 6500 nit, perfetta per la visione anche alla luce diretta del sole. La gamma cromatica più ampia del 120% DCI-P3 offre immagini vivide e realistiche, superando concorrenti come l'iPhone 16 Pro Max.
Inoltre, il supporto HDR10+ e Dolby Vision eleva la qualità video, mentre il design curvo offre un'estetica coinvolgente ed elegante. Per la prima volta, inoltre, la tecnologia dei display pieghevoli di dispositivi di prezzo superiore a 2000 euro viene introdotta a bordo di uno smartphone tradizionale, stabilendo nuovi parametri di riferimento per l'eccellenza grafica.
La batteria titanica da 6500 mAh è dotata di un'avanzata tecnologia al silicio-carbonio, che garantisce una durata impareggiabile e prestazioni elevate anche a -30 °C. Grazie alla ricarica SUPERVOOC da 120 W, GT 7 Pro si carica al 50% in soli 13 minuti e si ricarica completamente in 37 minuti, superando l'iPhone 16 Pro Max sia in capacità che in velocità.
La batteria più grande del segmento e la ricarica più rapida, unite al processore più recente e al display Eco² a risparmio energetico, assicurano al GT 7 Pro la batteria più resistente e duratura.
realme GT 7 Pro, potenziato da NEXT AI e con il debutto di realme UI 6.0, introduce funzioni rivoluzionarie come AI Sketch to Image, che trasforma semplici schizzi in immagini dettagliate, e AI Game Super Resolution, che migliora le immagini di gioco fino a una risoluzione di 1,5K per esperienze coinvolgenti. Grazie ai temi Flux che offrono animazioni adattive e design personalizzati dell'interfaccia utente, il GT 7 Pro offre una miscela perfetta di creatività, prestazioni e personalizzazione.
realme GT 7 Pro sfoggia l'audace Mars Design, che celebra lo spirito dell'esplorazione. Il design della fotocamera ispirato agli oblò spaziali ne cattura perfettamente l'essenza, mentre il telaio in alluminio garantisce una lunga resistenza e un comfort eccezionale. realme GT 7 Pro debutta nelle suggestive tonalità Mars Orange e Galaxy Grey.
Il lancio del GT 7 Pro segna l'ingresso di realme nel segmento degli smartphone di fascia alta, nel quale si posiziona come "Cavallo di battaglia dell'AI". Il realme GT 7 Pro sarà disponibile nelle versioni da 12+256GB e 12+512GB
- 12:51 - Mattarella: 'guerra è nemica umanità'
Alessandria, 26 nov. (Adnkronos) - "Le risorse del pianeta non sono infinite. L’intervento dell’uomo è determinante nei due sensi. Il confronto nell’ambito della comunità internazionale ne sta dando allarmante conferma. Non solo per la inadeguata consapevolezza di quel che sta accadendo nel mondo, con siccità, carestie conseguenti, migrazioni climatiche, ma anche perché, il clima di scontro, determinato dalle guerre, accantona la preminenza dei problemi reali delle persone, dei popoli, a vantaggio di antistoriche logiche di potenza, prive di qualsiasi valore, allontanando la condivisione di obiettivi a favore del benessere dell’umanità. La guerra, anche sotto questo aspetto, si rivela –come sempre- per quel che è: nemica dell’umanità". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Alessandria in occasione del trentesimo anniversario dell'alluvione che colpì il Piemonte mel novembre del 1994.
- 12:48 - Maltempo: Mattarella, 'addomesticare ambiente non può alterare ordine territorio'
Alessandria, 26 nov. (Adnkronos) - "'Addomesticare' l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine 'naturale' del territorio, senza cautele, si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati. Anche sotto questo aspetto, le aree interne, rurali, collinari e di montagna, richiedono molta più attenzione". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Alessandria in occasione del trentesimo anniversario dell'alluvione che colpì il Piemonte mel novembre del 1994.
"Non esiste -ha sottolineato ancora il Capo dello Stato- una natura 'naturalmente' ostile. Vi è un confronto di elementi che, se costruttivo, conduce al progresso, se mal condotto, provoca devastazione".
- 12:47 - Farmaceutica, Lattuada (Otsuka Italia): "Da 50 anni in Europa a fianco dei bisogni dei pazienti"
Roma, 26 nov. (Adnkronos Salute) - "Nel 1974 Otzuka Pharmaceutical ha iniziato la sua attività di ricerca e sviluppo nelle aeree di psichiatria e neurologia, fortunatamente provando delle soluzioni importanti che sono diventate leader di mercato soprattutto nel trattamento della psicosi e schizofrenia. Ma Otsuka in questi anni si è focalizzata sull'attività di R&S nell'area nefrologica: recentemente è stato lanciato un prodotto con indicazione nel lupus nefritico. E adesso in Italia stiamo introducendo un nuovo trattamento per la leucemia mieloide acuta. Però questo è il presente, altre importanti sfide ci attendono per il futuro". Così all'Adnkronos Salute Alessandro Lattuada, amministratore delegato Otsuka Italia, in occasione della conferenza stampa a Roma (Palazzo Ferrajoli) per celebrare il mezzo secolo di attività dell'azienda farmaceutica giapponese in Europa: presenti clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti dell'Ambasciata del Giappone in Italia.
"Stiamo entrando in nuove aree terapeutiche - spiega Lattuada - soprattutto nell'ambito delle malattie rare. In particolare nella nefropatia da IgA (da accumulo di immunoglobuline A), angioedema ereditario, fenilchetonuria, ed è della scorsa settimana l'annuncio mondiale di un trattamento innovativo sulla medicina di precisione sulla Sla con la mutazione del gene Fus". Per cui "diciamo che per i prossimi 5-10 anni la filosofia di Otsuka sarà sempre la stessa: un forte impegno per dare soluzioni nuove e migliorare la salute del mondo lavorando sui tre pilastri fondamentali: tecnologie, innovazioni e bisogni dei pazienti", conclude l'Ad.
- 12:38 - Ancma, studio rivela: filiera due ruote vale 14,8 mld
Roma, 26 nov. - (Adnkronos) - Moto e bici in Italia sono due anime di un settore fatto di eccellenze, passione, innovazione e trionfi sportivi: quella a motore, con un mercato trainante (+42% dal 2020 al 2023), che non smette di crescere; e quella delle due ruote a pedale che, al netto del successo delle e-bike, vive oggi un momento di rallentamento della domanda dopo i boom registrati nel 2020 e nel 2021. Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha presentato oggi a Roma, presso la Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato, una mappatura dettagliata della filiera italiana di questo comparto attraverso uno studio condotto da Bain & Company Italia su un campione di oltre 2100 aziende (più dell’80% dell’intero comparto).
Un lavoro che accende un riflettore inedito sul valore economico generato dalla produzione, dall’assemblaggio, dai servizi e dalla distribuzione di parti, componenti e prodotto finito nel settore, oltre che sul contributo concreto che l’industria di riferimento offre alle nuove domande di mobilità. L’associazione, che rappresenta a livello nazionale circa il 90% delle aziende moto e il 70% di quelle bici, si impegna così a far sentire la voce di una filiera che in Italia oggi vale complessivamente 14,8 miliardi di euro (fatturato filiera moto e bici 2023). Dallo studio emerge che solo il settore del motociclo attesta il suo fatturato a 9,5 miliardi di euro, confermando il proprio primato in Europa anche nella produzione e per i numeri di mercato. Moto, scooter e ciclomotori piacciono agli italiani: cresce il numero delle patenti A (oggi una su cinque di quelle rilasciate, per un totale di 280mila, +6% dal 2013 al 2023 rispetto al +1% delle patenti B) e va molto bene il mercato, che dal 2020 al 2023 ha fatto segnare una crescita media annua del 12%.
Il post-Covid ha consegnato alla due ruote a motore un nuovo protagonismo, non solo per la mobilità urbana (gli scooter), ma anche negli ambiti di utilizzo tradizionalmente più legati alla passione, al turismo e allo svago, ovvero la moto, che è arrivata a rappresentare nel 2023 ben il 45% delle immatricolazioni (era il 34% solo 10 anni prima) e che, grazie al successo delle medie cilindrate, è andata anche a soddisfare la domanda di commuting e le nuove esigenze di mobilità. L’andamento positivo del mercato si è poi tradotto in una crescita del fatturato di tutta la filiera moto, che tra il 2020 e il 2023 ha fatto segnare un +50%, e in un aumento della profittabilità media per gli operatori passata, sempre nello stesso periodo, dal 4,2% al 6%.
Segno più anche per quanto riguarda il numero degli addetti, che è cresciuto del 7% tra il 2020 e il 2022, attestandosi a poco più di 36mila diretti (84mila con indiretti e indotto). Degno di nota, infine, il saldo della bilancia commerciale dei motocicli, che ha chiuso nel 2023 con +470 milioni di euro, confermando la qualità e il ruolo centrale dell’Italia nell’export. Una dote esclusiva, quella del Made in Italy, testimoniata anche dall’andamento della componentistica che afferma la propria leadership nell’alto di gamma, con un valore medio delle parti esportate di 33 euro al kg contro i 19 dell’import.
Sul fronte delle due ruote a pedale, lo studio di Bain & Company Italia mette innanzitutto in risalto gli effetti opposti che la pandemia di Covid e il bonus bici hanno avuto sul mercato, ovvero il +18% nel 2020 sul 2019 (oltre 2 milioni di pezzi venduti) e la flessione media annua del 17% tra il 2021 e il 2023. Nonostante il calo dei volumi, la filiera bici ha comunque registrato un aumento significativo del fatturato, spinto anche dall’aumento dei prezzi e dal successo delle e-bike, attestandosi a 2,7 miliardi di euro nel 2023, pari a un +50% sul 2018.
Gli effetti della pandemia hanno impattato anche sulla profittabilità del settore: a causa della crisi delle catene di approvvigionamento i margini sono infatti tornati ai livelli del 2019, passando dal picco del 7,6% nel 2021 al 3,2% nel 2023. A risentire maggiormente di questo scenario sono stati i componentisti e i venditori di accessori che hanno perso quasi dieci punti di margine. In un contesto di grandi trasformazioni, l’elemento più rilevante è stato, come anticipato, il rapido incremento delle e-bike, salite fino a oltre 330mila unità vendute nel 2022, con una penetrazione del 20% sul totale (era il 3% nel 2015 e l’11% nel 2019), che ha reso le due ruote a pedali accessibili ad un pubblico più ampio. Un progresso che ha tuttavia rivelato l’esposizione della filiera italiana alle forniture di componenti elettrici dall’Asia (che esporta l’87% dei chip), oltre che alla variabile di fattori macroeconomici e geopolitici. Tra il 2020 e il 2021 l’import di componentistica ha segnato così un solido +79%, attestandosi a 664 miliardi di euro fino ad arrivare a poco più di 800 nel 2022.
In ogni caso il settore ciclo, come quello moto, continua a segnare un saldo positivo nell’export, a dimostrazione della forte domanda di prodotti con il marchio Made in Italy sui mercati internazionali: la bilancia commerciale indica infatti +75 milioni di euro con valori molto significativi nell’ambito della componentistica dei prezzi al kg per parti come pedali, manubri e cambi. Infine, notizie positive arrivano dall’andamento dell’occupazione dove, malgrado l’andamento del mercato, in due anni (2020-2022) il numero degli addetti nella produzione di bici e componenti è cresciuto del 16%, passando da 15.200 unità a 17.600.
Durante la presentazione dello studio di Bain & Company Italia, il presidente di ANCMA Mariano Roman ha rimarcato “la volontà dell’associazione di accendere un riflettore su un settore rilevante e primario in Europa, che crea indotti significativi con le manifestazioni sportive e l’eccellenza fieristica internazionali di EICMA, che offre occupazione, mobilità sostenibile, che contribuisce con un gettito vicino a 180 milioni di euro alle entrate tributarie. Oggi produciamo il 17% delle bici costruite e assemblate in Europa (2 milioni), mentre il settore moto esporta motocicli, scooter e ciclomotori per 2 miliardi di euro e produce 422mila pezzi in Italia, occupando saldamente il primo posto nell’eurozona, dove si confronta con i 161mila della Germania, le 124mila unità dell’Austria e le 89mila della Francia”.
“Abbiamo scelto una sede istituzionale centrale – ha sottolineato Roman – proprio per amplificare maggiormente la nostra voce in una logica di dialogo costruttivo con la politica: oggi il nostro settore, per liberare tutto il potenziale e continuare a competere a livello internazionale, ha bisogno di un supporto all’altezza del suo valore. Mi riferisco, ad esempio, a politiche sussidiarie più incisive che favoriscano in generale l’aggregazione, gli investimenti in ricerca e sviluppo e l’insediamento di siti produttivi della filiera componenti sull’alto di gamma. Oltre che ad azioni, più specifiche per il settore ciclo, che riguardino il sostegno all’utilizzo e, soprattutto, all’infrastrutturazione ciclabile, indispensabile per sviluppare il grande potenziale del nostro Paese in ambito cicloturistico”.