Articoli di Alberto Sarasini →
Video →
- 11:04 - **Musica: Alfa, ''Il Filo Rosso?' Sarà la colonna sonora degli 'arrivederci'**
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "'Il filo rosso' è una canzone che fa riferimento alla leggenda asiatica, secondo la quale due persone destinate a stare assieme sono legate tramite il mignolo da un filo rosso invisibile. Un modo per dire che se è destino è destino. A me piaceva dedicarla ai rapporti a distanza, perché in quei rapporti il filo è un po’ più lungo e più difficile da mantenere". A spiegarlo all'Adnkronos, in un'intervista a tu per tu, è Alfa, al secolo Andrea De Filippi, che presenta così il suo nuovo singolo in uscita in radio e sulle piattaforme digitali oggi, venerdì 18 ottobre, su etichetta Artist First, dal titolo appunto 'Il Filo Rosso'.
"Nasce durante uno dei miei tanti viaggi in treno -rivela Alfa, classe 2000, artista multiplatino e reduce dal successo sanremese di 'Vai!'- Mi capita spesso di notare le persone che si salutano, una famiglia, una coppia. Sono momenti che smuovono qualcosa, hanno un fascino particolare. Mi piaceva creare una canzone colonna sonora di quei momenti, non esisteva una canzone degli arrivederci". Musicalmente è "una ballad -la descrive l'artista- Un mondo che ho esplorato molto poco, e che desidero esplorare adesso per dimostrare la mia maturità artistica soprattutto dopo Sanremo. Mi sto lanciando in questa versione un po' più emotiva e cantautorale, quel mondo mi affascina, poi io vengo da Genova. Volevo portarlo in una versione nuova".
Un'esplorazione in un genere più intimista dove sono sempre i sentimenti a farla da padrone: colpisce il verso in cui si sottolinea il passaggio da "sconosciuti a innamorati" e, in seguito, da "innamorati a sconosciuti". "E' sicuramente molto più attento ai testi", conferma Andrea Filippi. Che anche stavolta non nasconde cenni autobiografici ("E' successo anche a me, è il ciclo quasi sempre inevitabile delle cose, raramente ti lasci bene e comunque serve tanto tempo per ritornare amici quando sei stato innamorato"), ma che colpisce l'immaginario collettivo. "E' un brano che tocca le corde di tutti. Da un po’ di tempo sto cercando di sviluppare la mia scrittura più da un punto di vista collettivo, più da inno, perché sono sempre stato molto autobiografico ma ho imparato che nei concerti e nei palazzetti è molto più bello raccontare una realtà più concreta che riguarda tutti", spiega Alfa.
Dopo l'uscita del singolo, sarà un autunno 'caldo': Alfa partirà infatti da Londra, per una serata speciale l'8 novembre, e poi riprenderà il tour nei palazzetti, che sarà molto diverso dalle prime cinque date. "A Londra ci sono sempre stato come turista, spero sia l’inizio di un percorso, anche se si tratta di piccoli club -rivela all'Adnkronos- La comunità italiana è un ovunque nel mondo vorrei cominciare a intercettarla per fare dei concerti un po' più intimi e speciali.
Poi l'Italia. "Circa i live stiamo cambiando tanto rispetto alla prima tranche che abbiamo fatto ad aprile -anticipa l'artista- Sono show più consapevoli, saremo nove sul palco, i primi cinque palazzetti sono serviti come preparazione". Una curiosità: ci sarà "una casa sul palco, con bagni e cucina per dare un senso di intimità. Ma l'idea è puntare sulla musica. Siamo nove sul palco e suoniamo tutti". Dopo il tour, inevitabile uno sguardo al futuro. "A me piacerebbe vivere tutta la vita chiedendomi cosa farò da grande. Oggi la musica è il mio amore più assoluto, il mio modo di sentirmi bravo e di vivere la vita. Ma non è un segreto che mi piaccia il mondo dell’animazione, sono una persona molto curiosa. Voglio essere risolto. Il cinema "non è escluso, ho avuto già una candidatura ai nastri d’argento, mi è già capitato di fare colonne sonore. Sono un grande fan della Pixar e di Miyazaki. Ma guardo anche gli horror".
Nel mezzo c'è febbraio, e a febbraio c'è Sanremo. Ma "quest'anno a febbraio sono in vacanza -taglia corto Andrea- Nella penisola ligure di sicuro in quel periodo non ci sarò". Le idee su cosa fare sono chiare. "Vado in Giappone con la mia famiglia, a vivermeli un po’ perché li ho un po’ trascurati -spiega- e credo che sia importante riprendere quella dimensione normale in cui essere un ragazzo qualunque e non un cantante". Oltre che per la famiglia, il cuore batte anche per qualcuno di speciale? "Fa piccoli battiti -sorride Alfa- Diciamo che sembra che si stia rianimando".
(di Ilaria Floris)
- 10:56 - Buchmesse, Aie: "Spagnolo, cinese e francese prime lingue per traduzione libri italiani"
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Spagnolo, cinese e francese: sono queste le prime tre lingue per cui sono stati venduti diritti di traduzione di libri italiani nel 2023, un anno che attesta l’Italia a quota 7.838 diritti di traduzione venduti. I diritti di traduzione verso lo spagnolo sono stati 993, verso il cinese 748, verso il francese 651, verso il russo 617, verso l’inglese 534 e verso il tedesco 464. I diritti di traduzione acquistati nel 2023 dagli editori italiani sono stati invece 9.328, in lieve calo rispetto ai 9.432 dell’anno precedente. Si traduce soprattutto dall’inglese (5.778), dal francese (1.272), dal tedesco (577), dallo spagnolo (421) e dall’olandese (188).
I numeri dell’Osservatorio diritti dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sono stati discussi per la prima volta oggi a Francoforte durante l’incontro 'L’editoria italiana va all’estero: non solo diritti', allo Stand Collettivo Italiano. L’incontro fa parte del programma professionale curato da Aie con il sostegno di Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del Libro di Francoforte e di Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione. Sono intervenuti Sandro Ferri (Edizioni e/o), Andrea Ferro (Casalini Libri), Roberto Gilodi (Reiser Literary Agency/Adali) e Fiammetta Giorgi (Mondadori Libri), con la moderazione di Porter Anderson (Publishing Perspectives).
“I numeri dei diritti di traduzione venduti nel 2023 si attestano su un livello quattro volte superiore a quello del 2001 – ha commentato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aie. Sono dati che confermano la bontà del lavoro fatto dal sistema Paese negli ultimi vent’anni grazie all’impegno degli editori, grazie ai fondi per le traduzioni stanziati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Centro per il libro e la lettura pari a circa un milione di euro l’anno, grazie all’impegno di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane con Aie per la realizzazione degli Stand collettivi italiani nelle maggiori Fiere del libro internazionali”.
“Con Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del Libro di Francoforte – ha continuato Cipolletta – le traduzioni cresceranno ancora. L’attenzione che stiamo riscontrando in questi giorni sul palcoscenico della Buchmesse per le nostre autrici e i nostri autori è un segnale importante. Il sistema nazionale di sostegno alle traduzioni va ampliato e razionalizzato per renderlo più efficiente”.
L’Italia, dove ogni anno si tiene la Bologna Children’s Book Fair, vende all’estero soprattutto diritti di edizione di titoli per bambini e ragazzi, 2.325 nell’ultimo anno. Anche la maggior parte di coedizioni internazionali, ovvero 1.350 su 1.845, si concentra in questo settore. Nella classifica per generi dei diritti di titoli più venduti all’estero seguono narrativa (1.951), saggistica generale (1.420) e specializzata (986) e poi, ancora, libri di religione (429), manualistica pratica (410), fumetti (291), libri d’arte e illustrati (26).
Se guardiamo invece alle aree geografiche, la vendita di diritti verso altri Paesi europei è la maggioranza assoluta, con il 65,8% dei contratti siglati. Segue l’Asia (15,3%), il Medio Oriente (6,1%), il Sud America (5,8%), il Nord America (3,6%), l’Africa (1%) e il Pacifico (0,6%). Nell’1,7% dei casi l’area geografica non è indicata. Nel 2023, infine, le coedizioni sono state 1.845, in crescita rispetto alle 1.716 del 2022. Nel 73% dei casi, sono edizioni di libri per bambini.
- 10:54 - **Open Arms: arringa Bongiorno, 'soccorso non casuale ma consegna concordata con ong'**
Palermo, 18 ott. (Adnkronos) - "Open Arms non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla ong la barca coi profughi fu Alarm Phone. La verità è che ci fu una consegna concordata perché qualcuno ha dato indicazioni precise a Open Arms molto prima della segnalazione di Alarm Phone che, peraltro, non era corretta". Sono le parole dell'avvocata Giulia Bongiorno, nell'arringa difensiva al processo Open Arms a carico di Matteo Salvini accusato di aver impedito illegittimamente lo sbarco alla nave Open Arms con 147 migranti a bordo. "Open Arms stava dirigendosi a Lampedusa e invece improvvisamente cambia direzione e comincia a pendolare in attesa. - spiega - Alle 8 si registra una accostata, un cambio repentino di rotta e alle 8.30 un cambio di velocità. Cosa è accaduto?". Da qui l'idea che la ong spagnola Open Arms avesse concordato il soccorso dei profughi.
- 10:53 - Vattani: "Manunzio e Jobs? Nei libri nessun errore, nello smartphone di tutto"
Francoforte, 17 ott. - (Adnkronos) - "Con Manuzio è nata la lettura per diletto, il libro è andato dietro al lettore, non il contrario. Nasceva così una lettura silenziosa e individuale per piacere. Vorrei rappresentare però anche ciò che recita il motto della manifestazione, ‘Radici nel futuro’: così come Manuzio ha inventato la lettura per diletto, anche Steve Jobs, come Manuzio ha creato un bisogno. Quello dello smartphone. Entrambi hanno modificato il nostro modo di vivere, ma se nei libri di Manuzio non c'è un solo errore, nello smartphone ci trovi tutto e il contrario di tutto”. Sono le parole di Umberto Vattani, ambasciatore Italia in Germania e presidente della Venice University, durante il panel “La cultura che unisce. Da Manuzio all’ebook”, uno dei numerosi incontri della prima giornata della Buchmesse di Francoforte dove l’Italia è Ospite d’Onore.
Ed è stato proprio un italiano, il veneziano Aldo Manuzio, a cambiare la storia del libro: “Pochi sanno che intorno alla fine del 1400 e l'inizio del 1500, Aldo Manuzio iniziava a lavorare a una nuova forma di libro. Una grande personalità italiana che ha rivoluzionato il libro riducendone nettamente le dimensioni: piega il foglio in otto volte, segna sul frontespizio il nome dell'autore e pone il primo logo, l'ancora, la prudenza e il delfino, la velocità. Un modo per dire affrettati lentamente, senza fare errori”, racconta.
Gli ha fatto eco Massimo Bray, ex ministro e direttore generale Istituto Enciclopedia Italiana Treccani: “Manuzio capisce che i manoscritti bisogna conoscerli, non solo copiarli. Il fatto che abbia ridotto le dimensioni del libro contiene l'intento di divulgarli. La sua modernità sta anche nel capire quanto sia importante la distribuzione di un libro. Capisce che il libro è uno strumento democratico che non deve essere riservato solo ai colti. 'Radici nel futuro' è un titolo importante - aggiunge Bray - Come Treccani compiamo 100 anni. Abbiamo conservato nel corso di un secolo un patrimonio culturale. Il confronto con le tecnologie digitali può essere vinto e la cultura italiana può arrivare alle nuove generazioni”, conclude.
- 10:53 - Buchmesse, arte, musica e letteratura nel programma del terzo giorno
Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Terza giornata di incontri nell’ambito della partecipazione dell’Italia Ospite d’Onore alla 76ª edizione della Frankfurter Buchmesse. A partire da domani la fiera libraria più grande d’Europa sarà aperta al pubblico generale e non solo agli addetti ai lavori. Un’occasione per permettere a tutti di ammirare il Padiglione Italia disegnato dallo studio Stefano Boeri Interiors, impreziosito dall’esposizione di prodotti dell’azienda Kartell e attento alla sostenibilità grazie al Pannello Ecologico del Gruppo Saviola, primo produttore al mondo di pannelli realizzati al 100% con legno riciclato e riciclabile.
La Piazza di circa 2300mq, tra le colonne e le quattro file di portici, continuerà ad animarsi domani con gli incontri previsti nel programma letterario curato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) nell’ambito dell’attività connesse alla partecipazione coordinate dal Commissario straordinario Mauro Mazza. Quattordici appuntamenti nei due palchi dell’Arena e del Caffè letterario, con nomi di spicco della letteratura e della società italiana, ma anche tedesca e svizzera. L'editoria per bambini e ragazzi inaugurerà la giornata dell’Arena con tre rappresentati del calibro di Pierdomenico Baccalario, Elisabetta Dami e Elisabetta Gnone attesi a partire dalle ore 10 nel panel “Avventure, misteri & incantesimi: la formula segreta dei bestseller per ragazzi”, affidato alla moderazione di Marlene Zöhrer. Si riprenderà alle 12 con l’atteso confronto “Ti racconto una storia” tra Alessandro Barbero e Aldo Cazzullo, moderati per l’occasione da Christoph Cornelissen.
Alle 14 sarà tempo di parlare di audiolibri nel panel realizzato in collaborazione con Audible, società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment di qualità. Moderato da Loretta Cavaricci e introdotto da Juan Baixeras, Country Manager di Audible per l’Italia, "Dare voce alle storie”, questo il titolo scelto, avrà come protagoniste le voci di Valentina Mari e Paolo Cresta.
Alle 15 toccherà all’“assolo” di Alessandro Baricco, pronto ad incantare il pubblico della Buchmesse con le storie e le narrazioni di “Ieri, oggi e domani. Il tempo delle parole e le parole del nostro tempo”. Nell’anno dell’Italia Ospite d’Onore non poteva mancare a Francoforte il premio letterario italiano più conosciuto: alle 16, moderati da Cristina Giordano, la vincitrice dell’ultima edizione, Donatella Di Pietrantonio, e il direttore della Fondazione Bellonci, Stefano Petrocchi, spiegheranno 'L’importanza di chiamarsi ‘Strega’'.
Progresso, tecnologia ed etica saranno i temi che, a partire dalle 17, domineranno l’ultimo dibattito, “La scienza del futuro: alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra libertà e responsabilità”, animato da Guido Barbujani e Massimo Sandal, con la conduzione di Stefan Klein. Come nei giorni precedenti, gli incontri continueranno ad essere preceduti dagli intermessi musicali di Giandomenico Anellino, Antonio Maggio, Rosy Messina, Agostino Penna e Angelica Sepe. L’Arena, però, non sarà l’unico luogo di dialogo nella Piazza disegnata dallo studio Stefano Boeri Interiors. Saranno due autrici come Cristina Caboni e Kira Shell, con il supporto di Paola Colombo, ad aprire la giornata del Caffè letterario alle 10.30 con “Profumo di fiori e di baci”. Alle 11.30 Annalena Benini e Melania Mazzucco, moderate da Karen Krüger, si interrogheranno su “Quello che le donne ci dicono. Il lato femminile nell’arte e nella letteratura”.
L’internazionalità della letteratura nostrana avrà risalto alle 12.30 nell’incontro “Brooklyn, la Baviera, l’Italia: un mondo da raccontare”, condotto da Markus Messling e animato da due autrici come Claudia Durastanti e Helena Janeczek. Un angolo dedicato alla poesia dove approfondire un aspetto meno conosciuto della cultura di lingua italiana sarà previsto alle 13.30 con “Una follia bella, la massima allerta”, a cura della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia. Parteciperanno Laura Accerboni e Marko Miladinović.
Marco Missiroli e Valeria Parrella, guidati da Thomas Geiger, rifletteranno sul rapporto tra genitori e figli nell’appuntamento delle 14.30 intitolato “Avere tutto e altri piccoli miracoli”. Alle 15.30, il mondo dell’illustrazione, già protagonista nella Piazza Italiana grazie alla mostra sulle “Matite giovani” organizzata da Bologna Fiere/Bologna Children's Book Fair curata da Accademia Drosselmeier, tornerà nel calendario del programma letterario con l’incontro tra Beatrice Alemagna e Olimpia Zagnoli intitolato “La grammatica della fantasia disegnata”. Modera Ursula Scheer.
La traduzione sarà al centro di “More in translation”, l’evento delle 16.30 con Marco Balzano e Paolo Nori, moderati da Maike Albath. Alle 17.30 un nuovo capitolo dell’interazione tra nomi dell’editoria italiana e tedesca prenderà forma in “Poesie d’amore e umanità” con Vivian Lamarque e Asmus Trautsch. All’interno del Padiglione, un “museo” aperto ai visitatori della Buchmesse che potranno camminare tra le dieci stanze caratterizzate da una miscela di storia ed avanguardia, un altro momento letterario sarà il nuovo Reading al buio, a cura della Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili, che si svolgerà nella Sala Venice International University - Manuzio e la rivoluzione del libro con la partecipazione di Paolo Nori, Pierdomenico Baccalario, Marco Balzano e Clara Ori.
Anche domani, inoltre, andrà avanti il calendario del programma letterario ospitato dallo Stand Collettivo Italiano, realizzato da Ice - Agenzia in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (Aie). La festa dell’Italia a Francoforte, però, coinvolgerà tutta la città e non solo la fiera: dopo le ovazioni delle prime due serate all’Alte Oper per l’omaggio a Giacomo Puccini dell'Orchestra della Fondazione Arena di Verona e per la “Taranta d’amore e balli italiani” del Maestro Ambrogio Sparagna, riprenderà la grande musica al teatro Oper. Alle 19.30, nell’ambito delle attività di Italia Ospite d’Onore, andrà in scena la rappresentazione dell’opera Rigoletto di Giuseppe Verdi con la regia di Hendrik Müller e la direzione di Giuseppe Mentuccia.
All’interno del Padiglione rimarrà aperta al pubblico la mostra “Sotto un cielo antico. Pompei fra passato e presente" ispirata al viaggio di Johann Wolfgang von Goethe e curata dal Direttore generale Musei Massimo Osanna, Maria Luisa Catoni e Luigi Gallo.
I visitatori potranno ammirare anche la mostra “Machiavelli500”, l’installazione “Treccani Cento. 1925-2025”, gli schermi e i pannelli di “Multi. Museo multimediale della lingua italiana”, l’area dedicata a “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia European Capital of Culture”, le immagini degli autori più famosi del secolo scorso di "Scritto in faccia. 60 scrittrici e scrittori italiani del Novecento" a cura di Alberto Saibene, allestite da Francesco Dondina, da un'idea di The Italian Literary Agency. Non mancherà la tradizionale sala dei 600 libri tradotti dal tedesco e intitolata quest’anno “Books in Italy”. All’interno del Padiglione saranno presenti, come nei giorni scorsi, gli spazi dello sponsor sostenitore Pirelli e dello sponsor tecnico Morfeo Gadget.
Alla partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore stanno collaborando numerose istituzioni e partner, tra cui il ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell'Agricoltura, l'Ambasciata d'Italia a Berlino, Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, il Centro per il libro e la lettura e l'Associazione Italiana Editori.
- 10:49 - Alfa: "'Il Filo Rosso'? Sarà la colonna sonora degli 'arrivederci' dal treno"
Roma, 18 ott. (Adnkronos) - "'Il Filo Rosso' è una canzone che fa riferimento alla leggenda asiatica secondo la quale due persone destinate a stare assieme sono legate tramite il mignolo da un filo rosso invisibile. Un modo per dire che se è destino è destino. A me piaceva dedicarla ai rapporti a distanza, perché in quei rapporti il filo è un po’ più lungo e più difficile da mantenere". A spiegarlo all'Adnkronos, in un'intervista a tu per tu, è Alfa, al secolo Andrea De Filippi, che presenta così il suo nuovo singolo in uscita in radio e sulle piattaforme digitali venerdì 18 ottobre, su etichetta Artist First, dal titolo appunto 'Il Filo Rosso'.
"Nasce durante uno dei miei tanti viaggi in treno -rivela Alfa, classe 2000, artista multiplatino e reduce dal successo sanremese di 'Vai!'-. Mi capita spesso di notare le persone che si salutano, una famiglia, una coppia. Sono momenti che smuovono qualcosa, hanno un fascino particolare. Mi piaceva creare una canzone colonna sonora di quei momenti, non esisteva una canzone degli arrivederci". Musicalmente è "una ballad -la descrive l'artista- Un mondo che ho esplorato molto poco, e che desidero esplorare adesso per dimostrare la mia maturità artistica soprattutto dopo Sanremo. Mi sto lanciando in questa versione un po' più emotiva e cantautorale, quel mondo mi affascina, poi io vengo da Genova" patria di grand autori. "Volevo portarlo in una versione nuova".
Un'esplorazione in un genere più intimista dove sono sempre i sentimenti a farla da padrone: colpisce il verso in cui si sottolinea il passaggio da "sconosciuti a innamorati" e, in seguito, da "innamorati a sconosciuti". "E' una fase in cui sono sicuramente più attento ai testi”, conferma Andrea De Filippi. Che anche stavolta non nasconde cenni autobiografici ("E' successo anche a me, è il ciclo quasi sempre inevitabile delle cose, raramente ti lasci bene e comunque serve tanto tempo per ritornare amici quando sei stato innamorato"), ma che colpisce l'immaginario collettivo. "E' un brano che tocca le corde di tutti. Da un po’ di tempo sto cercando di sviluppare la mia scrittura più da un punto di vista collettivo, che faccia da inno, perché sono sempre stato molto autobiografico ma ho imparato che nei concerti e nei palazzetti è molto più bello raccontare una realtà più concreta che riguarda tutti", spiega Alfa.
Dopo l'uscita del singolo, sarà un autunno 'caldo': Alfa partirà infatti da Londra, per una serata speciale l'8 novembre, e poi riprenderà il tour nei palazzetti, che sarà molto diverso dalle prime cinque date. "A Londra ci sono sempre stato come turista, spero sia l’inizio di un percorso, anche se si tratta di piccoli club -rivela all'Adnkronos- La comunità italiana è un ovunque nel mondo vorrei cominciare a intercettarla per fare dei concerti un po' più intimi e speciali.
Poi l'Italia. "Circa i live stiamo cambiando tanto rispetto alla prima tranche che abbiamo fatto ad aprile -anticipa l'artista- Sono show più consapevoli, saremo nove sul palco, i primi cinque palazzetti sono serviti come preparazione". Una curiosità: ci sarà "una casa sul palco, con bagni e cucina per dare un senso di intimità. Ma l'idea è puntare sulla musica. Siamo nove sul palco e suoniamo tutti". Dopo il tour, inevitabile uno sguardo al futuro. "A me piacerebbe vivere tutta la vita chiedendomi cosa farò da grande. Oggi la musica è il mio amore più assoluto, il mio modo di sentirmi bravo e di vivere la vita. Ma non è un segreto che mi piaccia il mondo dell’animazione, sono una persona molto curiosa. Voglio essere risolto. Il cinema "non è escluso, ho avuto già una candidatura ai Nastri d’argento, mi è già capitato di fare colonne sonore. Sono un grande fan della Pixar e di Miyazaki. Ma guardo anche gli horror".
Nel mezzo c'è febbraio, e a febbraio c'è Sanremo. Ma "quest'anno a febbraio sono in vacanza -taglia corto Andrea- Nella penisola ligure di sicuro in quel periodo non ci sarò". Le idee su cosa fare sono chiare. "Vado in Giappone con la mia famiglia, a vivermeli un po’ perché li ho un po’ trascurati -spiega- e credo che sia importante riprendere quella dimensione normale in cui essere un ragazzo qualunque e non un cantante". Oltre che per la famiglia, il cuore batte anche per qualcuno di speciale? "Fa piccoli battiti -sorride Alfa- Diciamo che sembra che si stia rianimando".
(di Ilaria Floris)
- 10:49 - **Open Arms: arringa Bongiorno, 'su barcone non c'era squarcio, non era fuori controllo'
Palermo, 18 ott. (Adnkronos) - "Si è detto di un motore in avaria sulla imbarcazione Open Arms. Alle 15.14 andava ancora a 8 nodi, la presunta avaria è smentita e la barca non era fuori controllo, basta guardare il video e questa barca ha una capacità di governo e propulsione perfetta. Si vede qualcuno che manovra verso poppa, è una persona esperta, e soprattutto ci sono delle diapositive che ci dimostrano che il barcone non era furi controllo, ci sono immagini. Non c'era nulla di rotto. Si dirà, magari il 'motore non era rotto ma se c'era un buco'. C'era o no questo squarcio? Alla fine l'onestà intellettuale emerge. Persino il consulente dell'accusa ha detto che era una chiazza di colore diverso, non c'era uno squarcio o un buco, quindi l'imbarcazione era idonea a raggiungere quel tipo di obiettivo". Lo ha detto l'avvocata Giulia Bongiorno proseguendo la sua arringa difensiva al processo Open Arms.