Alessandro Mantovani
Romano, nato nel 1971, laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Ho lavorato a Liberazione, al Messaggero, al Manifesto, al Corriere di Bologna/Corriere della Sera. Dal settembre 2014 sono caposervizio della Cronaca/Interni al Fatto Quotidiano. Ho scritto il libro Diaz – Processo alla polizia (Fandango, 2011)
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- 19:16 - C.sinistra: Boccia, 'bene collocazione M5S in campo progressista'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Il M5S sta vivendo un passaggio importante. Di transizione. Certo traumatico. Cambiano le leadership ma le forze politiche restano. Io ho grande rispetto per un partito che sta vivendo questa fase. Un partito con cui condividiamo scelte in Parlamento e governi sul territorio. Io penso, l’ho sempre pensato anche quando è successo nel Pd, che chi se ne va sbaglia. Noi oggi cogliamo con piacere la decisione di collocare il M5S nel campo progressista”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia a Metropolis, il podcast del gruppo Gedi.
- 19:16 - Migranti: Bonafè (Pd), 'con forzature e fiducia su dl Flussi governo impedisce dibattito'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Le opposizioni unite hanno deciso di non partecipare al voto in Commissione sull’ultimo emendamento presentato dalla relatrice al dl flussi. Si è trattato dell’ennesima forzatura su un decreto nato male, dove è stato inserito come innesto il provvedimento ‘paesi sicuri’ già in discussione al Senato". Lo ha detto in aula alla Camera Simona Bonafè, capogruppo Pd nella Commissione Affari Costituzionali, dopo che il ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, ha posto la fiducia sul decreto flussi.
"Le norme intervengono in modo disordinato sull’organizzazione della giustizia, sottraendo alle sezioni speciali immigrazione dei tribunali competenze rilevanti per attribuirle alle Corti d’Appello, già sovraccariche. Questo comporterà un ulteriore aggravio organizzativo, con ricadute pesanti sui tempi e sulla gestione di molti processi che non viene risolta da questo nuovo emendamento che dà solo più tempo per organizzarsi. Denunciamo la gestione caotica e le continue forzature che non hanno consentito un esame approfondito in Commissione e, con il ricorso all’ennesima fiducia, impediscono un dibattito serio anche in Aula".
- 19:05 - Banche: Marattin, 'fusioni tra privati concordate con antitrust, non con governi'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "In un’economia di mercato, le fusioni tra aziende private devono essere concordate con le autorità antitrust, non col governo. Le economie dove è il governo a decidere queste cose erano quelle comuniste. Che poi a pronunciare queste parole siano segretario (Salvini) e vice-segretario (Giorgetti) di un partito 'di destra', dovrebbe bastare a far comprendere che genere di follia sia diventata la politica italiana". Così Luigi Marattin sui social.
- 19:03 - Rai: Pd, 'maggioranza occupata ad affossare servizio pubblico'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - “Sulla Rai, la maggioranza appare completamente divisa: da una parte c'è chi vuole occuparla (FdI), dall’altra chi desidera affossarla (Lega), mentre Forza Italia sembra preoccupata solo di non perdere spazi pubblicitari. Nessuno, però, si sta realmente occupando dell'azienda, degli ascolti, della pubblicità o della qualità dell'informazione. Né si affronta seriamente il tema della trasformazione della Rai da broadcaster a digital media company, né si considerano i 12.000 dipendenti che vi lavorano. È importante ricordare che il servizio pubblico è finanziato dai cittadini attraverso il canone”. Così i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai.
- 18:58 - Violenza su donne: Meloni, 'dietro ogni numero un volto e un dramma, riflettori governo sempre accesi
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Molto spesso si cade nell’errore di guardare ai numeri e alle statistiche, senza pensare alla realtà che quei numeri e quelle statistiche rappresentano. Dietro ad ogni numero, freddo e impersonale, c’è una storia, il volto di una donna, la sofferenza di una famiglia, un dramma da guardare in profondità. Ringrazio il Prefetto Vittorio Pisani e la Polizia di Stato per aver raccolto in queste pagine alcune storie di grande impatto, che tracciano la proporzione di un dramma che si ripete e rinnova ogniqualvolta la vita di una donna viene spezzata da chi avrebbe dovuto proteggerla". Così la premier Giorgia Meloni nella brochure sulle attività di contrasto messe in campo dalla Polizia di Stato realizzata dalla Direzione centrale Anticrimine in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
"La lotta alla violenza contro le donne è una priorità assoluta di questo Governo - rimarca la presidente del Consiglio -. Abbiamo aumentato i fondi per il piano nazionale anti-violenza, e dunque per i centri e le case rifugio, portandoli a livelli mai raggiunti prima. Abbiamo reso strutturale, e compatibile con le altre misure di sostegno al reddito, il contributo economico per le donne vittime di violenza. Abbiamo promosso la conoscenza del 1522, il numero della Presidenza del Consiglio al quale ci si può rivolgere per chiedere aiuto e assistenza. Abbiamo promosso campagne di sensibilizzazione attraverso la cultura, lo sport e nelle scuole. Con la legge approvata all’unanimità dal Parlamento, abbiamo messo a disposizione delle donne, e di chi lavora ogni giorno per impedire che nuove tragedie possano consumarsi, maggiori strumenti normativi e operativi. Tutte azioni per rendere più tempestiva ed efficace la prevenzione, perché arrivare in tempo e riconoscere i campanelli d’allarme può essere determinante per evitare che una donna venga uccisa, che ci siano figli costretti ad assistere ai maltrattamenti o a piangere la morte della propria madre. Perciò è altrettanto importante che le statistiche sulle vittime siano accompagnate dal racconto degli interventi attuati tempestivamente, delle situazioni di violenza disinnescate e delle donne sottratte alla sofferenza. Ed è esattamente quello che fa questa pubblicazione, e ritengo sia importante sottolinearlo".
"Il 24 e il 25 novembre 2022, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza, abbiamo voluto dare un nome a quelle storie e a quei numeri, illuminando la facciata di Palazzo Chigi e proiettando i nomi delle donne che hanno perso la vita per mano di uomini violenti, in nome di un amore che amore evidentemente non è. Quei riflettori, da allora, non sono mai stati spenti. Continueremo a lavorare per trasmettere un messaggio chiaro alle donne: non siete sole, perché noi siamo al vostro fianco", promette la premier.
- 18:47 - Violenza su donne: Meloni in Cdm, 'politica sia unita, su obiettivo 'mai più' no a divisioni'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Nel contrasto della violenza contro le donne "siamo determinati a dare vita ad una grande svolta culturale, donne e uomini insieme, alleati, affinché si possa davvero dire: mai più. La politica ha già saputo dare in più occasioni un segnale di unità e mi auguro che si possa continuare su questa strada, al di là delle differenze e oltre gli steccati ideologici. Perché sulle soluzioni ci si può confrontare e anche scontrare, ma su un obiettivo come questo non ci possiamo dividere". Lo ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni in apertura del Consiglio dei ministri.
"Oggi è 25 novembre, e ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La violenza sulle donne è un fenomeno complesso - ha esordito la presidente del Consiglio in Cdm -, che si manifesta in mille forme e comincia in mille modi. Il femminicidio è il suo volto più estremo e brutale, ma sono tanti i modi in cui si manifesta. C’è la violenza che si sviluppa all’interno delle relazioni o per la fine di una relazione che l’uomo non accetta. C’è la violenza che si consuma sui luoghi di lavoro, con molestie o ricatti. C’è una violenza più legata al tema della sicurezza, pensiamo agli stupri o alle aggressioni nelle nostre città".
"Le cronache ci raccontano ogni giorno storie drammatiche e descrivono una realtà, pur nel lieve calo di femminicidi rispetto allo scorso anno, che deve spingerci a fare sempre di più e a non abbassare mai la guardia", ha esortato Meloni.
"La lotta alla violenza contro le donne è una priorità del governo. Abbiamo aumentato i fondi per i centri anti-violenza e le case rifugio. Li abbiamo quasi raddoppiati, portandoli a livelli mai visti prima. Abbiamo reso strutturale il cosiddetto “reddito di libertà”, e abbiamo fatto in modo che fosse compatibile con altre misure di sostegno al reddito. Abbiamo investito in campagne di sensibilizzazione attraverso la cultura, lo sport e le scuole. Abbiamo promosso la conoscenza del 1522, il numero della Presidenza del Consiglio a disposizione delle vittime di violenza e stalking".
"L’aumento delle chiamate - ha rimarcato ancora la premier - ci racconta di un fenomeno che siamo ancor ben lontani dall’aver sconfitto ma è anche un segnale positivo, perché molto spesso chiedere in tempo aiuto e assistenza è un passo decisivo per salvare la propria vita e iniziare un percorso di libertà e di rinascita. Con una legge approvata all’unanimità dal Parlamento, abbiamo messo a disposizione delle donne e di chi lavora ogni giorno per impedire che una tragedia si possa consumare nuovi strumenti normativi e operativi. Ciò per rendere più efficace la prevenzione, perché riconoscere i campanelli d'allarme e intervenire tempestivamente può essere determinante per evitare che una donna venga uccisa, che ci siano figli costretti ad assistere ai maltrattamenti o a piangere la morte della propria madre".
"È centrale, da questo punto di vista, la formazione degli operatori perché le Forze dell’ordine, la magistratura, gli operatori sanitari e chi lavora nel sociale devono essere sempre di più in grado di riconoscerne i segnali, e rapportarsi con le vittime in modo adeguato. Intercettare questi segnali prima che sia troppo tardi è fondamentale e richiede sensibilità e competenza".
- 18:37 - **C.sinistra: Borghi (Iv), 'nuovo M5S? Sospendo giudizio, a Schlein spetta sintesi coalizione'**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Enrico Borghi, capogruppo Iv al Senato, sospende il giudizio al momento sul nuovo M5S nato dalla Costituente. "Vedo ancora possibili strascichi interni, ma è chiaro che il Movimento di Grillo e Casaleggio è al capolinea e avanza il partito di Conte". Un possibile compagno di strada? Iv non mette veti. Quanto a quelli degli altri -5 Stelle e Avs- il presidente dei senatori renziani li definisce "rumore di fondo". Ed è a Elly Schlein che spetta la sintesi. "Con il centro riformista è possibile archiviare la stagione meloniana, si parta da qui", dice Borghi interpellato dall'Adnkronos.
Presidente Borghi, come valuta gli esiti della Costituente M5S? "Sospenderei il giudizio politico finale in attesa dell'evoluzione completa della loro discussione interna. Mi pare che siano ancora impegnati in una discussione molto profonda, con possibili strascichi. Anche se appare chiaro che il Movimento 5 stelle pensato e voluto da Casaleggio e Grillo è al capolinea, e al suo posto avanza il partito di Giuseppe Conte".
Conte e Avs confermano che, per loro, Iv è fuori dal perimetro dell'alleanza di centrosinistra. Come risponde? "Nella storia della sinistra italiana c'è da sempre una componente che non vuole farsi carico del governo, ma che si crogiola nell'enunciazione di un rivoluzionarismo verbale cui non corrisponde mai l'assunzione delle responsabilità. Ogni volta che si affaccia sulla scena un riformista che è in grado di far vincere alla sinistra la sfida della modernità del governo, viene vissuto da costoro come il nemico pubblico. Perché è più facile e più comodo raccontare di puntare al programma massimo, salvo rimanere all'opposizione perché non si vuole fare la fatica della sintesi".
"E' un film che abbiamo già visto -prosegue Borghi-, e che ha caratterizzato tutta la Seconda Repubblica a sinistra, coi risultati noti. Vince Prodi, e lo si manda a casa due volte. Si candida Veltroni, e lo si impiomba. Vince Renzi, e lo si sabota. Peraltro, una coalizione imperniata esclusivamente sulla riedizione aggiornata della foto di Vasto con Schlein, Fratoianni e Conte a prendere il posto di Bersani, Vendola e Di Pietro continuerebbe ad avere lo stesso limite: non parlare all'elettorato di centro e riformista, che chiede pragmatismo e modernizzazione e non ideologismo. Noi abbiamo accettato un dialogo perchè lo ha proposto il Pd, e lo ha confermato anche in questi giorni. E a quello ci atteniamo. Il resto è rumore di fondo".
Spetta a Elly Schlein tenere tutti dentro? "E' evidente! Nessuno può disconoscere che, anche alla luce delle elezioni regionali, al Pd e quindi alla sua leadership spetti il compito del raccordo e della sintesi della coalizione. Che deve basarsi su alcuni, ma essenziali, principi di fondo. Il primo: pari dignità di tutte le forze politiche che la compongono. Il secondo: programma condiviso come elemento di vincolo e di raccordo tra tutti. Il terzo: puntare sulle ragioni che uniscono, anzichè sui motivi di diversità. Il centro riformista può portare alla coalizione quel 'quid' in termini sia di consensi che di qualità politica tale da rendere il nuovo centrosinistra competitivo su tutto il territorio nazionale. Se si vuole archiviare la stagione della destra meloniana, si deve partire da qui".
Superato il limite dei due mandati, ora Fico potrebbe candidarsi. Iv in Campania sarà con De Luca, se si ricandiderà, o è pronta a valutare una candidatura della coalizione come potrebbe essere quella di Fico? "Il futuro della Campania va deciso a Napoli, non a Roma. E comunque ancora non ho capito il motivo per il quale a De Luca dovrebbe essere precluso quello che è stato possibile per Errani, Formigoni e Zaia. In generale, ogni volta che a sinistra si mette in campo la logica dei due pesi e delle due misure, condita di una presunta superiorità etica, non finisce bene. Possibile che la lezione della Liguria non sia stata ancora appresa?".