Andrea Pomella
Scrittore
Sono nato a Roma quando c’erano gli anni di piombo. Ho pubblicato monografie su Caravaggio e su Van Gogh, il saggio sulla povertà 10 modi per imparare a essere poveri ma felici (Laurana, 2012) e il romanzo La misura del danno (Fernandel, 2013). Una volta ad Ales mi hanno dato il premio Gramsci per un racconto di guerra. Io ne vado molto fiero, Gramsci non so.
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- 11:36 - Corea del Sud, sfiduciato anche il presidente ad interim
Seul, 27 dic. (Adnkronos) - I parlamentari sudcoreani hanno votato per la destituzione del presidente ad interim, Han Duck-soo, che ha assunto le funzioni dopo l'impeachment del presidente Yoon Suk Yeol, sotto accusa per aver tentato il 3 dicembre di imporre la legge marziale in Corea del Sud. L'Assemblea nazionale, riferisce l'agenzia sudcoreana Yonhap, ha votato per l'impeachment di Han e la mozione è passata con 192 voti a favore su 192 votanti. Non era mai accaduto in Corea del Sud che il Parlamento votasse per l'impeachement di un presidente ad interim.
Ora, spiega la Yonhap, per Han - che è anche primo ministro - scatta la sospensione dagli incarichi e le funzioni passano al vice premier e ministro delle Finanze, Choi Sang-mok, che diventerà così presidente e primo ministro ad interim. "Il governo farà del suo meglio per garantire la stabilità", ha detto Choi.
In una dichiarazione rilanciata dall'agenzia, Han ha detto di "rispettare la decisione dell'Assemblea nazionale", di non voler "aggiungere altra confusione e incertezza" e auspicato "una decisione rapida e saggia da parte della Corte Costituzionale", chiamata a esprimersi dopo il Parlamento.
Intanto si registra la protesta del partito al potere, il Ppp, secondo cui la decisione dell'aula non è valida dal momento che poco prima dell'avvio delle operazioni di voto lo speaker dell'Assemblea nazionale, Woo Won-shik, ha fissato il quorum a 151 (la maggioranza semplice), mentre - è la contestazione della forza politica - per le procedure che riguardano i presidenti è richiesta la maggioranza dei due terzi.
La mozione di impeachment era stata presentata ieri dal Partito democratico, che incarna l'opposizione e controlla il Parlamento. Han, che è tra l'altro accusato di essere coinvolto nel tentativo di imporre la legge marziale, avrebbe dovuto guidare il Paese fuori dal caos politico, ma per l'opposizione si è rifiutato di dare seguito alle richieste per andare avanti con la procedura di impeachment di Yoon e ha bloccato la nomina di tre giudici scelti dal Parlamento.
Attualmente sono infatti solo sei, su nove, i giudici della Corte Costituzionale della Corea del Sud. Almeno sei devono avallare l'impeachment del presidente.
Il voto odierno all'Assemblea nazionale è stato segnato dal caos. "Abuso di potere" e "Voto nullo", hanno gridato al centro dell'aula i deputati del Ppp, chiedendo le dimissioni di Woo. In molti, registra la Bbc, hanno boicottato il voto.
- 10:30 - Finlandia: Estonia effettua pattugliamenti marittimi a protezione rete elettrica
Tallinn, 27 dic. (Adnkronos/Afp) - L'Estonia ha deciso di effettuare pattugliamenti marittimi per proteggere la sua rete elettrica connessa alla Finlandia, due giorni dopo che il cavo EstLink 2 che collega i due paesi è stato tagliato, probabilmente da una petroliera proveniente da un porto russo. Lo ha annunciato il ministro della Difesa estone.
"Abbiamo deciso di inviare la nostra marina vicino all'Estlink 1 (un altro cavo sotto il Mar Baltico, ndr) per difendere e garantire il nostro collegamento energetico con la Finlandia", ha scritto Hanno Pevkur su X.
- 10:20 - Mo: Oms, 'membro staff gravemente ferito in raid Idf aeroporto Yemen'
Sana'a, 27 dic. (Adnkronos) - Un membro dello staff dell'Oms è rimasto ferito gravemente durante l'attacco aereo di ieri dell'Idf sull'aeroporto principale dello Yemen. Lo ha reso noto un portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità, aggiungendo che le condizioni dell'uomo, che lavorava per il Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite, sono in miglioramento.
- 10:00 - Mo: ufficiale dei servizi di sicurezza palestinesi ucciso a Jenin
Ramallah, 27 dic. (Adnkronos) - Un agente dei servizi di sicurezza palestinesi è stato ucciso nella città di Jenin, in Cisgiordania, durante gli scontri tra le forze dell'Autorità Nazionale Palestinese e i terroristi. Lo hanno riferito i media arabi, citando il portavoce delle forze di sicurezza dell'Anp, Anwar Rajab.
- 09:43 - Israele: morta la donna accoltellata, la polizia, 'è terrorismo'
Tel Aviv, 27 dic. (Adnkronos) - E' morta la donna che era stata accoltellata nel centro di Israele. Secondo la polizia, l'accoltellamento avvenuto a Herzliya, è stato un attacco terroristico. L'eggressore era stato colpito dalle guardie di sicurezza e arrestato.
- 09:35 - Ucraina: Seul, 'morto il soldato nordcoreano catturato dall'esercito di Kiev'
Seul, 27 dic. (Adnkronos/Afp) - Il primo soldato nordcoreano catturato dalle forze ucraine, da quando Pyongyang ha schierato le proprie truppe affianco di quelle russe, è morto a causa delle gravi ferite riportate. Lo ha riferito l'agenzia di spionaggio della Corea del Sud, precisando in una nota che "è stato confermato tramite un'agenzia di intelligence alleata che il soldato nordcoreano catturato vivo il 26 dicembre è appena morto a causa del peggioramento delle ferite".
- 09:32 - Eni, la vera storia del cane a sei zampe
(Adnkronos) - Un cane a sei zampe, volto verso la sinistra di chi guarda, con la testa che guarda all’indietro e una fiamma rossa che esce dalla bocca spalancata. Quello di Eni non è solo uno dei marchi più riconoscibili che esistano, ma è anche il simbolo di un’Italia che negli anni ’50 riuscì a riaccendersi di entusiasmo, ottimismo e voglia di fare dopo gli anni bui della guerra. Il ‘cane a sei zampe’ racchiude una storia di innovazione, intuizione e lungimiranza.
L’Italia era da poco uscita dalla Seconda Guerra Mondiale, era alle prese con la ricostruzione e il boom economico non è ancora cominciato, quando Enrico Mattei, presidente di Eni, comprende che il consumo delle famiglie italiane sta per cambiare e che il modo in cui le aziende sapranno raccontarsi ai consumatori farà la differenza.
Mattei capisce che la motorizzazione dell’Italia è appena agli inizi e che, in quel momento, le benzine prodotte mancano completamente di appeal presso una clientela di automobilisti in via di espansione. Ecco perché, con una visione molto lucida del prossimo futuro, decide di investire nella pubblicità, convinto che sia fondamentale colpire l’immaginazione delle famiglie italiane, rendendo il proprio prodotto riconoscibile e familiare.
Mattei individua nell’italianità il punto di forza della campagna pubblicitaria il prodotto Supercortemaggiore va accompagnato allo slogan “la potente benzina italiana” mentre quello dell’Agipgas con “il gas liquido del sottosuolo italiano”.
Proprio per la consapevolezza dell’importanza della pubblicità Mattei decide di affidare l’ufficio competente non ad un esperto ma a un uomo di fiducia. Si tratta di Alberto Alì, segretario particolare di Marcello Boldrini, presidente dell’Agip, uomo allora di nessuna competenza nel campo della comunicazione ma soggetto affidabile e in grado di realizzare quanto di volta in volta Mattei avrebbe richiesto. Ricorda Alì che Mattei, nel conferirgli l’incarico, gli disse: “la pubblicità presto avrà un grosso sviluppo e io intendo seguirla personalmente e dare personalmente le direttive”.
L’arrivo di Alberto Alì segna dunque uno spartiacque tra una vecchia concezione dell’impiego della pubblicità ed una realmente funzionale alla vendita di un prodotto. Prima di questa data infatti l’ufficio pubblicità, collocato nell’area della direzione commerciale, era composto da un responsabile, Diego Dusmet, e da una segretaria. Il budget era di 300 milioni, sostanzialmente necessari a comprare qualche spazio pubblicitario su alcune riviste di settore e occasionalmente sui settimanali più diffusi. Nel corso dei cinque anni successivi il budget dell’ufficio arriva a 3 miliardi e mezzo ottenendo come risultato quello di aver fatto conoscere il nome di Agip e di Eni ed averlo legato a prodotti di qualità.
Fino a quel momento, prodotti ed azienda non hanno un marchio. La loro riconoscibilità è affidata esclusivamente al nome, nessun segno grafico aiuta il cliente a richiamare alla memoria la benzina italiana. Agli inizi del 1952 Mattei, ben cosciente di dover risolvere questa mancanza, decide di fare un investimento economico importante per l’epoca: un concorso con un montepremi di dieci milioni di lire per i due marchi dei due prodotti di punta (Supercortemaggiore e Agipgas), i relativi cartelloni pubblicitari e la colorazione della colonnina di distribuzione del carburante.
Il bando, pubblicato sulla rivista di architettura e arredamento Domus, chiede ai partecipanti di creare qualcosa che stupisca, i cartelloni pubblicitari dei due prodotti dovranno avere eccezionali valori grafici, essere moderni ed efficaci e rappresentare un emblema che diventi popolare.
La giuria vanta un parterre di grande qualità: oltre a due rappresentanti dell’Agip e al segretario Dante Ferrari, giornalista, compaiono Mario Sironi, pittore e parte attiva del gruppo Novecento; Mino Maccari, incisore che ha animato con i suoi disegni numerosi periodici tra i quali la rivista aziendale Eni ‘Il Gatto Selvatico’; Gio Ponti, architetto e designer cui sarà affidata successivamente la progettazione di alcuni oggetti d’arredo dei MotelAgip; Antonio Baldini, scrittore e presidente in quegli anni della esposizione Quadriennale d’Arte di Roma; e Silvio Negro, giornalista e curatore di numerose mostre fotografiche. Per l’Agip Mattei chiama la moglie di Marcello Boldrini, Renata, esperta d’arte responsabile delle scelte di investimenti in arte di Enrico Mattei e il professor Faleschini.
Tra il maggio e il luglio del 1952 arrivano alla segreteria del concorso oltre 4.000 elaborati.
Il marchio scelto è diventato col tempo una vera e propria icona. Al presidente di Eni il cane disegnato da Luigi Broggini, la sua forma strana e aggressiva, le sei zampe, la colorazione forte, la fiamma rossa piacciono talmente tanto da decidere di utilizzare questa grafica non solo per i cartelloni pubblicitari ma anche per il marchio.
Già alla fine del 1952 infatti, il cane a sei zampe rappresenta “la potente benzina italiana” sulle pagine dei principali quotidiani e su molte riviste di vario contenuto, a tiratura nazionale.
Il cane, per il quale a breve Ettore Scola (allora all’ufficio pubblicità dell’Agipgas) conia il fortunato slogan “cane a sei zampe fedele amico dell’uomo a quattro ruote”, andrà rapidamente a identificare non solo i prodotti ma, più in generale, l’azienda.
E continua a farlo, senza rinunciare alla modernità. Il primo rebranding avvenne nel 1972, ad opera di Bob Noorda della Unimark. Sempre Bob Noorda rimise mano al logo nel 1992, in occasione della trasformazione di Eni in Società per Azioni. Poi ancora nel 2010, quando si decise di abbandonare il marchio Agip, fino ad arrivare al rinnovamento del 2022. Oggi il marchio Eni si presenta in una forma grafica nuova: una composizione rivista che dichiara l’evoluzione dell’approccio all’energia verso servizi e prodotti differenti ma tra loro complementari.