Alberto Vannucci
Professore di Scienza Politica
Sono nato nel 1963 a Pontedera, ho abitato a lungo tra Cascina – sempre nei pressi di Pisa – e Lucca, dove ho messo su famiglia. Dopo qualche pellegrinaggio disciplinare tra economia e filosofia politica, da una dozzina di anni mi sono felicemente accasato presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa come docente di Scienza Politica, materia che mi sforzo di non trattare come un ossimoro. Inspiegabilmente – se non forse dopo anni e anni di analisi – nella mia attività di ricerca ho finito quasi sempre per occuparmi di argomenti piuttosto ripugnanti, come lavoro nero, declino competitivo, organizzazioni criminali e, soprattutto, corruzione politico-amministrativa. Su quest’ultimo tema in particolare ha scritto un po’ di articoli e di libri, molti assieme a Donatella della Porta: Corruzione politica e amministrazione pubblica (1995), Il mercato della corruzione (1997), Un paese anormale (1999), Corrupt Exchanges (1999), Mani impunite (2007), The hidden order of corruption (2012) e Atlante della corruzione (2012), Anticorruzione pop (2017, con Leonardo Ferrante) e Lo Zen e l’arte della lotta alla corruzione (2018, con Lucio Picci). Dal 2010 coordino il Master universitario in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione”, che abbiamo costruito con Libera e Avviso pubblico: stiamo cercando insieme di formare dei “professionisti dell’etica”, come li definisce don Luigi Ciotti, capaci di unire passione civile e competenze utili a rispondere colpo su colpo all’insinuarsi della corruzione e delle organizzazioni criminali nella politica, nell’amministrazione pubblica, nei mercati.
Nonostante anni e anni di studi sulla corruzione, nessuno ha mai pagato a mia insaputa l’acquisto di una casa o i conti di una vacanza in residence o in yatch, e quando mi hanno proposto qualcosa che somigliava a una tangente all’inizio neanche me ne sono accorto.