Cosa resterà I bagni dei teatri. Sono dei grandi incubi: decorati dai “ricordi” di chi non ama l’igiene
cosa resterà La magia di Piazza del Popolo. All’alba si può incontrare chiunque, pure il pastore-ingegnere
cosaresterà Il razzismo nascosto. È dietro i “malgrado”, gli “anche se loro” oppure “al di là del fatto”
Cosa resterà I regali poco amati. Il riciclo viene riciclato, non una volta sola. E magari poi torna a te
cosa resterà Tata Antonietta. Quando lasciò il suo Efisio per ore fuori dal portone, tutto vestito a festa
cosaresterà “Il nome della rosa”. Bello, bellissimo, un po’ complicato. Manca solo una canzone adatta…
Cosa resterà L’esame di maturità Io, Mimosa, la “Critica” di Kant e il desiderio di un calcio nel culo