Bivacco di manipoli
Scarti di cronaca parlamentare
Il nome del blog, per chi è interessato, deriva dalla minaccia con cui Benito Mussolini, il 16 novembre del 1922, chiese a Montecitorio la fiducia per il suo primo governo: “Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli”. La fiducia, come si sa, la ottenne. In questi ultimi anni, con l’enorme presa di potere degli esecutivi sulle assemblee elettive (e dei mercati sugli esecutivi), forse nessuno userebbe più questi termini, ma la sostanza è la stessa. “Lascio ai melanconici zelatori del supercostituzionalismo il compito di dissertare più o meno lamentosamente su ciò – scandiva quel giorno il duce – Io affermo che la rivoluzione ha i suoi diritti”. Cosa troverete in questo blog? Non la grande politica, ma tutto quello che non potrebbe finire sul giornale cartaceo: gli scarti, come da sottotitolo, le minuzie, gli aneddoti, qualche foto utile alla bisogna, tutto quel che potrà contribuire alla creazione non di un racconto, ma di un’antropologia minima del nostro Parlamento autoridottosi a “bivacco per manipoli”.