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Politica - 23 Novembre 2012
Primarie centrosinistra, i candidati a caccia dell’ultimo bagno di folla
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- 13:10 - Sanità: Romano (Nm), 'personale medico risorsa da valorizzare, chiediamo altre misure'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività’. Lo dice la nostra Costituzione. La retribuzione giusta del personale sanitario costituisce una priorità volta a garantire un trattamento dignitoso a un comparto fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e a tutelare un’eccellenza dell’Italia, apprezzata in tutto il mondo per l’alto valore delle cure mediche. Il personale medico e infermieristico rappresenta un orgoglio per il nostro Paese, ancor di più dopo i sacrifici compiuti negli ultimi anni per contrastare la pandemia di Covid-19". Cosi nel corso del question time alla Camera dei Deputati Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.
"Ebbene, come segnalato dal Censis, nel periodo 2015-2022 i salari dei dirigenti medici in Italia sono calati del 6,2% e la spesa dei contratti a tempo indeterminato è diminuita del 2,8%. Il Governo in carica ha avviato sin dalla legge di Bilancio per l’anno 2023 un percorso virtuoso per aumentare i fondi a disposizione al fine di rafforzare il sistema sanitario. Grazie al contributo di Noi moderati - prosegue - è stata inserita una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e la possibilità per i medici specializzandi di fare extramoenia, oltre all’inserimento dell’obesità tra le malattie protette dal servizio sanitario nazionale".
"Ma pensiamo si possa e si debba fare di piu’. In tale contesto, quali ulteriori iniziative intenda assumere al fine di sostenere il potere d’acquisto dei medici e quello degli infermieri e promuovere condizioni lavorative favorevoli, anche rendendo strutturale la norma che consente ad alcune categorie del personale del comparto sanità di svolgere attività senza vincolo di incompatibilità al di fuori dell'orario di servizio", conclude.
- 13:07 - Manovra: Faraone, 'accordo su fiducia? Meloni vive in mondo suo'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Senato, ha appena detto che la fiducia sulla legge di Bilancio sarebbe 'stata posta in accordo con le opposizioni': iniziamo a pensare che la premier viva ormai in un suo mondo parallelo". Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"Nel nostro, di mondi, di accordi con l’opposizione sulla fiducia non c’è stata nemmeno l’ombra. Ci domandiamo anche se sia la stessa persona che, quando era all’opposizione, si scagliava contro i governi che ricorrevano alla fiducia sulla legge di Bilancio. Evidentemente, non bastandole le inversioni a U, Giorgia Meloni è andata oltre”, conclude.
- 13:06 - Stellantis: Lupi (Nm), 'bene l'accordo, in Parlamento vigileremo su rispetto impegni'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “L’accordo di ieri tra il governo e Stellantis rappresenta una premessa importante per l’apertura di una nuova fase per l’industria automobilistica italiana, per il rilancio di un settore strategico della nostra economia. Stellantis ha finalmente dimostrato di voler dialogare, ha presentato un piano credibile, si è impegnata con Imparato ad investire, a tenere attivi i siti produttivi, a tutelare i livelli occupazionali. E questo rinunciando agli aiuti pubblici. Alle parole devono però seguire i fatti, cioè il mantenimento degli impegni presi. Bene dunque questo significativo cambio di passo, ma il Parlamento vigilerà perché il piano presentato da Stellantis venga rispettato in tutte le sue parti”. Lo afferma Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati.
- 13:03 - Ue: Meloni a M5S, 'rinuncia a batterci nelle urne e confida in mie dimissioni'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "Lei mi invita a dimettermi perché i colleghi del M5S evidentemente hanno rinunciato a batterci nelle urne e ora sperano solo nelle dimissioni". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni nella replica al Senato. "Ma io non mi posso dimettere -dice- perché lei non mi ha spiegato le mie parole e non me le ha spiegate banalmente perché non le ha capite, la qual cosa non mi stupisce". "Allora io ho fatto una valutazione molto più complessa di quella che lei citava in quest'aula -sottolinea- ed è una valutazione che non ho fatto solamente io, è una valutazione che viene fatta da diversi osservatori che capiscono di politica internazionale più di me ma anche più di lei".
- 13:03 - Quirinale: Albero Natale da Valle Seriana per sostegno durante Covid, presepe napoletano
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - Proviene dalla provincia di Bergamo l'albero di Natale allestito al Quirinale ed è stato donato alla Presidenza della Repubblica dalla Comunità montana della Valle Seriana, che ha voluto così esprimere riconoscenza al Presidente Sergio Mattarella per la vicinanza mostrata durante il periodo della pandemia di Covid. L’abete, il cui diradamento era già previsto nel quadro delle attività sostenibili di gestione del bosco, è posto al centro della Vetrata con i suoi decori. Un altro albero è stato addobbato nella Tenuta di Castelporziano.
La sala del Mappamondo ospita invece il presepe proveniente dalle Collezioni di arti e tradizioni popolari del Museo delle Civiltà di Roma. L’esposizione, curata da Francesco Aquilanti, annovera circa 150 figure, opera di maestri napoletani del ’700 e dell’'800; l’allestimento scenico è di Nicolò Giacalone, su strutture scenografiche e apparati pittorici di Nicola Maciariello. La raccolta e la prima esposizione di queste figure furono realizzate nell’ambito della Esposizione internazionale di Roma del 1911. L’impianto messo in scena al Quirinale rende omaggio ai vicoli festosi di Napoli. Sia l’albero di Natale sia il presepe sono inseriti nei percorsi di visita del Palazzo del Quirinale.
- 12:44 - Molestie sessuali su medici, 7 su 10 non denunciano per paura ritorsioni
Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - "Le molestie tra i medici sul posto di lavoro sono più diffuse di quanto si pensi, sebbene siano spesso taciute per paura di ritorsioni e mancanza di fiducia". Questo è quanto emerge dalla recente indagine condotta da Univadis Medscape – il portale di informazione per i professionisti della salute con notizie, strumenti, aggiornamenti e formazione per la classe medica presente in numerosi Paesi – su un campione di 1.097 medici italiani. I risultati indicano che le aggressioni tra i medici sono un problema che affligge principalmente l’ambito ospedaliero e coinvolge soprattutto le donne (34%), sia direttamente sia come testimoni di comportamenti inappropriati. Dalla ricerca emerge, infatti, "che il 5% dei medici italiani, soprattutto donne, ha sperimentato direttamente tali situazioni, mentre il 10% è stato testimone di abusi sessuali, molestie o comportamenti inappropriati verso altri". Nonostante il quadro che emerge dalla ricerca, "il 69% delle vittime ha scelto di non denunciare l’aggressione". Un dato, questo, che suggerisce "il persistere di barriere ben consolidate rispetto alla denuncia legate verosimilmente alla paura di ritorsioni, alla mancanza di fiducia nel sistema e a una cultura ancora molto diffusa del silenzio", evidenzia l'indagine.
In particolare, il 36% dei medici intervistati riporta di aver subito commenti a sfondo sessuale, percentuale che sale al 66% per chi ha assistito a tali comportamenti pur non essendone direttamente coinvolto. Tra le altre forme di molestie verbali frequenti rientrano anche le violazioni deliberate dello spazio personale o l’ingiustificata vicinanza fisica (48%), proposte esplicite o implicite di attività sessuali (28%), inviti ripetuti ad appuntamenti o attenzioni indesiderate (31%). Meno comuni, ma altrettanto preoccupanti, sono le offerte di promozioni o vantaggi in cambio di favori sessuali, riferite dal 10% del campione intervistato, e minacce di ritorsioni per aver rifiutato favori sessuali (12%).
Nonostante la maggioranza degli intervistati e delle intervistate non abbia riportato esperienze dirette, questi dati evidenziano "la necessità di implementare politiche più efficaci per prevenire e affrontare le molestie e i comportamenti scorretti nel settore sanitario, con particolare attenzione alla protezione dei giovani professionisti e delle donne, specialmente in ambito ospedaliero", sottolinea i curatori dell'indagine.
“I dati più significativi emersi dalla ricerca sono che nel 53% dei casi l'aggressore è identificato in un altro medico, e nel 79% dei casi si tratta di uomini. Questo risultato evidenzia un problema sistemico di comportamenti inappropriati da parte della componente maschile”. – riferisce Daniela Ovadia, direttrice di Univadis Medscape Italia e autrice del report – “Inoltre, nella metà dei casi (53%) gli aggressori ricoprono una posizione di potere rispetto alla vittima, evidenziando come le molestie siano spesso legate ad un abuso di autorità”.
“In questo quadro, l’indagine evidenzia come le donne siano meno propense a denunciare gli episodi di molestie (64%) rispetto agli uomini (51%) – prosegue Ovadia – Le motivazioni sono varie e spaziano dal timore di ritorsioni da parte della direzione o dell’istituzione (33%) alla paura che alla denuncia non segua alcuna azione concreta (33%) o che venga a mancare qualsiasi tipo di supporto da parte dell’amministrazione (28%). C’è poi chi sceglie di non denunciare per una questione di riservatezza (20%), chi dichiara di non averlo fatto per mancanza di informazioni sulle modalità e le procedure di segnalazione (20%), e chi per paura di non essere creduto (13%) o di essere accusato di aver reagito in modo eccessivo (13%)”.
Tra chi ha scelto di denunciare l'accaduto, stando alle risposte raccolte, il 16% dichiara di averne parlato con colleghi, il 7% con il supervisore diretto o con il capo di dipartimento, il 2% con il responsabile del reparto o dell'ambulatorio e solo il 2% dichiara di aver denunciato il fatto alla polizia. In conclusione, ciò che emerge dall’indagine di Univadis Medscape Italia "è una percezione diffusa di inefficacia dei sistemi di segnalazione e gestione delle molestie. Infatti, la maggior parte dei rispondenti (91%) ha dichiarato che il proprio luogo di lavoro non offre una formazione obbligatoria sulle molestie sessuali, mentre solo il 9% ha riferito di ricevere questo tipo di formazione. Si evidenzia - concludono i curatori - dunque una rilevante carenza nella prevenzione e nella sensibilizzazione su un tema cruciale, sottolineando la necessità di introdurre programmi educativi obbligatori per promuovere una maggiore consapevolezza e una gestione più efficace di queste situazioni nei luoghi di lavoro".
- 12:40 - Vaccini, nel Calendario 2025 l'anti-bronchiolite per neonati e bambini
Roma, 18 dic. (Adnkronos Salute) - L'anti-bronchiolite (Rsv) per neonati e bambini, il richiamo all'offerta gratuita del vaccino anti meningococco B in età adolescenziale e la necessità di una anagrafe vaccinale nazionale da estendere anche alla popolazione adulta e anziana. Sono solo alcune delle novità contenute nella nuova edizione del Calendario della vita 2025. Il documento, presentato oggi a Roma presso la Fondazione Enpam, raccoglie tutte le evidenze scientifiche sulle vaccinazioni in grado di garantire per ogni fascia di età – dalla nascita alla senescenza – la promozione di un ottimale stato di salute. Il documento, in linea con gli standard europei, è stato redatto sulla base degli ultimi aggiornamenti della letteratura scientifica e rappresenta il contributo di cinque Società scientifiche con più di 50mila medici e professionisti sanitari iscritti. Coordinato da Paolo Bonanni - docente di Igiene presso il Dipartimento di Scienze della Salute Università di Firenze – il board del Calendario per la vita comprende: Società italiana d’Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI), Società italiana di Pediatria (Sip), Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).
Nei cinque anni trascorsi dall’ultima edizione (2019) sono numerose le novità nel campo della prevenzione immunitaria che offrono importanti prospettive di salute per tutti. Nella nuova edizione del Calendario, un capitolo è dedicato al successo epocale dei vaccini contro il Covid-19, somministrati in numeri imparagonabili a qualsiasi altro vaccino nella storia, con un altrettanto impressionante risultato di sicurezza a fronte di miliardi di somministrazioni e con un numero di morti evitate che è stimato in 20 milioni a livello globale. È paradossale, a questo proposito, che la stanchezza per la pandemia abbia portato, in alcuni casi, ad una disaffezione per lo strumento che, proprio dalla pandemia, ci ha fatto uscire. "Abbiamo scelto di dedicare un capitolo al vaccino contro il Covid-19 per delinearne caratteristiche e raccomandazioni di utilizzo per i più fragili – commenta Bonanni -. Ampio spazio, però, è stato dato anche a tutti i nuovi strumenti per la prevenzione delle malattie da Rsv, a partire dagli anticorpi monoclonali da somministrare ai neonati, senza dimenticare i tre vaccini per la popolazione adulta e le donne in gravidanza".
Un altro capitolo, invece, "è dedicato ai vaccini coniugati contro lo pneumococco ad incrementato numero di valenze (15 e 20) ed un ulteriore capitolo sottolinea le caratteristiche del vaccino ricombinante per Herpes zoster - aggiunge Bonanni - supportato da nuovi dati sulla durata della protezione. Nel Calendario vengono fornite le nuove evidenze di efficacia dei vaccini contro il papillomavirus umano Hpv, le cui coperture restano colpevolmente e inspiegabilmente basse. Abbiamo ritenuto, infine, di richiamare l’attenzione, ancora una volta, all’offerta gratuita del vaccino contro il meningococco B in età adolescenziale".
"Il documento riveste un’importanza assoluta per le strategie preventive del nostro Paese – afferma Roberta Siliquini, presidente SItI – Basato sulle migliori evidenze scientifiche ad oggi disponibili e sulla sinergica competenza delle Società scientifiche di riferimento, rappresenta la base per l’aggiornamento del calendario vaccinale del Piano nazionale della prevenzione riportando importanti novità sia sul fronte delle tecnologie disponibili ed efficaci che sul fronte delle schedule vaccinali. Ci auguriamo che venga al più presto recepito dalle Istituzioni affinché il diritto alla miglior prevenzione possibile sia consolidato su tutto il territorio nazionale". Nel documento viene sottolineata l’importanza, sempre più crescente, del coinvolgimento degli specialisti nell’offerta vaccinale ai pazienti con malattie croniche senza dimenticare che il luogo dedicato alla cura della cronicità è innanzitutto il territorio. Quest’ultimo è ancora ampiamente coperto dalla Medicina generale che, sempre di più, vuole essere protagonista per quanto riguarda le campagne vaccinali dell’adulto e dell’anziano.
Tutte le Società appartenenti al board del Calendario vaccinale per la vita ribadiscono la propria disponibilità ad ogni possibile interlocuzione e supporto alle Autorità sanitarie, nazionali e regionali, con l’obiettivo di migliorare lo stato di salute della nostra popolazione attraverso l’offerta di una sempre migliore prevenzione immunitaria "da 0 a 100 anni".