Enrico Fedrighini
Consigliere comunale di Milano
Classe 1959, tecnico laureato, sono responsabile del Servizio Legalità e Ambiente presso una società di analisi e prevenzione dei rischi collegati a infiltrazioni criminali e reati ambientali nelle opere di riqualificazione e rigenerazione urbana. Nel 1999 ho presieduto l’Osservatorio Ambiente-Legalità, dedicato a denunciare i traffici illegali di rifiuti nel nord Italia. Nel 2005 ho presentato alla Commissione Europea di Bruxelles il primo dossier-reclamo per il mancato rispetto dei limiti di legge in materia di smog: esaminata la documentazione, la Commissione Europea ha avviato una formale procedura di infrazione verso l’Italia per le inadempienze di Milano e Regione Lombardia.
Sono portavoce del Comitato Promotore MilanoSiMuove: insieme alle associazioni ambientaliste ho promosso i cinque (vittoriosi) referendum sull’ambiente e la qualità della vita a Milano e avviato, lo stesso anno, la prima class action civile (in corso) in difesa del popolo inquinato milanese contro l’inerzia delle amministrazioni locali in materia di inquinamento atmosferico.
Autore nel 2010 di una proposta di legge di iniziativa popolare per contrastare il fenomeno dell’inquinamento di suolo, sottosuolo ed acque in Lombardia che prevede un solo articolo, semplice e chiaro: rendere inedificabili per vent’anni le aree dalle quali scaturiscono fenomeni di contaminazione; chissà perché nessuno, né a destra né a sinistra, l’ha portata avanti finora…
Nel 2005 ho pubblicato il libro-inchiesta “Moby Prince: un caso ancora aperto” (Ed. Paoline, prefazione G. Minoli), che ha portato la Procura di Livorno a riaprire il caso dopo 15 anni.
Dal 2006 al 2011 sono stato Consigliere comunale di Milano per la lista ecologista. Come primo atto, nel 2006, ho chiesto e ottenuto l’adozione di “bici blu”, al posto delle automobili di servizio, per gli spostamenti istituzionali dei consiglieri comunali.