Articoli di Elisa Ravaglia →
- 18:13 - Cecchettin: Turetta lunedì non sarà in aula per la prima udienza del processo (2)
(Adnkronos) - Con l'uscita di scena dell'imputato che resterà dietro le sbarre della sua cella a Verona, il caso di cronaca recente più seguito dai media rischia di diventare quello con meno appeal sul fronte giudiziario.
Il processo davanti alla corte d'Assise, presieduta dal giudice Stefano Manduzio, si celebrerà in una piccola aula - capace di accogliere venti giornalisti accreditati e le sole telecamere della Rai (che trasmetterà il contenuto alle altre tv) - e si preannuncia breve: una trentina la lista testi del pm di Venezia Andrea Petroni tra parenti e familiari di Giulia Cecchettin, mentre per la difesa ci sarà solo il medico legale.
Una sorta di ritorno al rito 'abbreviato' a cui Turetta non può accedere dovendo rispondere di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà (75 le ferite trovate sul corpo) e di occultamento di cadavere per il delitto dell'ex fidanzata avvenuto la notte dello scorso 11 novembre.
- 17:51 - Rai: Bonelli-De Cristofaro, 'centrodestra apre alla riforma? Noi pronti a confronto parlamentare'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "La maggioranza di centrodestra ritiene opportuno avviare in Parlamento il confronto per definire una nuova legge di sistema per la Rai? Si lavori da subito per avviare la discussione in Parlamento per una riforma che recepisca le nuove disposizioni europee per la libertà dei media". Così Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro commissari della commissione di vigilanza Rai.
"Alleanza Verdi e Sinistra è indisponibile a rinnovare il cda Rai senza che sia stata avviata una riforma organica della governance nella direzione del Media freedom act che entrerà in vigore nell'agosto del 2025. Si passi dalle parole ai fatti", concludono.
- 17:50 - **C.destra: l'addio di Gelmini a Calenda, per ora al Misto, voci su passaggio a 'Noi Moderati'**
Roma, 17 set. (Adnkronos) - La voce su un possibile addio ad Azione girava da un po'. Oggi è arrivata la conferma: Mariastella Gelmini lascia il partito di Carlo Calenda e ad ufficializzare il 'distacco' è lei stessa con una nota, a pochi giorni da un altra 'defezione', quella di Enrico Costa (passato con Forza Italia). ''Il mio percorso in Azione si conclude oggi", annuncia l'ex ministra che spiega: ''Ho avuto con Calenda un confronto sereno e leale e per quanto mi riguarda la stima e la gratitudine nei suoi confronti restano immutati", ma "le scelte politiche del movimento a cui ho aderito con entusiasmo due anni fa (nel luglio 2022) vanno in una direzione che non posso condividere perché significativamente diversa da quella originaria".
All'ex ministra non è andata giù la scelta di un'alleanza di Az con M5S e Avs in vista delle prossime regionali, il cosiddetto campo largo. Da qui la decisione di andare via: per ora la senatrice si iscriverà al Misto di palazzo Madama, poi si vedrà ma i rumors sempre più insistenti assicurano che ormai l'ex portavoce di Azione approderà a 'Noi Moderati', la formazione politica di centrodestra che sostiene il governo Meloni ed è guidata da Maurizio Lupi.
Entrata in Azione due anni fa dopo aver lasciato Forza Italia, in dissenso con la scelta dei senatori azzurri di non partecipare al voto di fiducia pro governo Draghi, Gelmini ha iniziato a manifestare la sua insofferenza verso la linea di Calenda sottotraccia di fronte all'ipotesi di un'alleanza organica con il centrosinistra. Classe '73, originaria di Leno, in provincia di Brescia, è deputata di lungo corso (è alla sua quinta legislatura), ha ricoperto l'incarico di ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel Berlusconi quater (2008-2011); è stata anche consigliera comunale di Milano e capogruppo di Fi alla Camera dal 27 marzo 2018 al febbraio 2021, quando è stata nominata ministra per gli Affari regionali e le autonomie nel governo Draghi. Cattolica, si è sempre considerata moderata e popolare, europeista convinta, l'ex ministra, raccontano, continuerà le sue battaglie nel Misto: formazione, lavoro, impresa, centralità della persona, sussidiarietà, autonomie locali.
- 17:35 - Azione: Bonifazi (Iv), 'Calenda non capo politico ma di gabinetto, distrutto capitale straordinario'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "La disegregAzione di Azione - dal consiglio comunale di Roma al Senato - è la dimostrazione di come Carlo Calenda abbia distrutto un capitale politico straordinario non per cattiveria ma per totale, incredibile, evidente incapacità politica. Calenda è un tecnico: può fare il capo di gabinetto, non il capo politico". Lo scrive su X Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
- 17:34 - Azione: Benzoni, 'grazie a Gelmini per questi due anni di lavoro'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Grazie a Mariastella Gelmini per questi due anni di lavoro insieme in Parlamento e sul territorio. I migliori auguri di buon lavoro per il suo futuro". Lo scrive su X Fabrizio Benzoni, deputato bresciano di Azione.
- 17:31 - Ue: Appendino, 'Fitto premiato per i suoi fallimenti, a rischio futuro Italia'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Ora è ufficiale: Fitto viene premiato per i suoi fallimenti e diventa commissario in Europa. Il ministro che ha tagliato il Pnrr, che per i cittadini si traduce in meno ospedali e meno asili, e che ha accumulato ritardi nella spesa mettendo a rischio il piano stesso, è stato indicato da Meloni come colui che tutelerà i nostri interessi. D’altronde è lo stesso patriottismo con cui Giorgia Meloni e Giorgetti hanno rinegoziato il patto di stabilità regalandoci 13 miliardi di tagli all’anno". Così in una nota la vicepresidente e deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino.
"Da tempo - aggiunge - ho depositato una proposta di legge per istituire una commissione parlamentare che vigili sull’attuazione del Pnrr con la quale tendiamo ancora la mano al governo, perché sappiamo che se perdiamo quest’occasione a fallire non è il governo Meloni ma il Paese intero e non possiamo permetterlo. Ma se questo disastro l'hanno combinato quando il Pnrr aveva un ministro di riferimento, è inquietante pensare cosa ne sarà ora del Piano al quale è legata quasi integralmente la pur striminzita crescita dell'Italia quest'anno e nei prossimi due. Dobbiamo sapere subito come verranno ripartite le enormi e ricche deleghe del ministro Fitto".
"Meloni non può più fare melina mettendo a rischio il futuro del Pnrr e del Paese", conclude Appendino.
- 17:15 - Scuola: Marti (Lega), 'via libera in commissione a ddl educazione sicurezza su luoghi lavoro'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - “Via libera, in commissione Istruzione al Senato, al ddl sull’insegnamento delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. La prevenzione e la sicurezza sul lavoro sono temi molto delicati e importanti ed è giusto che si inizi ad apprenderli già dai banchi di scuola”. Così in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama.