Articoli di Gaia Scacciavillani →
Società - 18 Settembre 2012
Agnelli, Ligresti, Caltagirone&Co: i rampolli incassano ‘in nome del padre’
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- 09:24 - **Mo: Khamenei, 'per Netanyahu dovrebbe essere emessa condanna a morte'**
Teheran, 25 nov. (Adnkronos) - La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che per i leader israeliani dovrebbero essere emesse condanne a morte, non mandati di arresto, dopo che la Corte penale internazionale la scorsa settimana ha emesso mandati di arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant in relazione alla guerra a Gaza.
In dichiarazioni rilasciate alla forza paramilitare Basij, una divisione all'interno del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica e riportati dall'agenzia di stampa iraniana Tasnim, Khamenei giura che "il nemico Israele non vincerà a Gaza e in Libano". "Bombardare le case della gente a Gaza e in Libano non è una vittoria", afferma. "Gli sciocchi non dovrebbero pensare che solo perché bombardano le case, gli ospedali e le comunità della gente, abbiano vinto. No, nessuno considera questa una vittoria".
"Quello che hanno fatto i sionisti è un crimine di guerra", continua. "Hanno emesso un mandato di arresto, questo non è abbastanza: una condanna a morte deve essere emessa per Netanyahu. Una condanna a morte dovrebbe essere emessa per questi leader criminali".
- 09:23 - Ucraina: Onu, 'mine antiuomo Usa a Kiev sono minaccia rinnovata'
Washington, 25 nov. (Adnkronos) - Il segretario generale delle Nazioni Unite ha denunciato la “rinnovata minaccia” delle mine antiuomo, pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che forniranno questo tipo di armi alle forze ucraine contro l’invasione russa. Parlando in Cambogia durante una conferenza per valutare i progressi sulla Convenzione per la messa al bando delle mine antiuomo, Antonio Guterres ha elogiato il lavoro di sminamento e distruzione in tutto il mondo, “ma la minaccia persiste” ha aggiunto in un comunicato stampa, “e riguarda in particolare la ripresa dell'uso delle mine antiuomo da parte di alcune parti della Convenzione, così come il ritardo di alcune parti nei loro impegni di distruggere queste armi.
Guterres ha invitato i 164 firmatari – tra cui l’Ucraina ma non la Russia e gli Stati Uniti – a “adempiere ai propri obblighi e garantire il rispetto della Convenzione”. La settimana scorsa Washington ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero inviato mine a Kiev, cosa che è stata immediatamente criticata dalle organizzazioni per i diritti umani.
- 09:13 - Violenza su donne: Mattarella, 'non ci sono scuse, quanto fatto insufficiente'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota anche come Convenzione di Istanbul, è il primo strumento giuridicamente vincolante -ricorda il Capo dello Stato- ad aver riconosciuto la violenza di genere come una violazione dei diritti umani. L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 2013, dotandosi di strumenti di tutela per garantire una piena protezione alle vittime di violenza di genere. Quanto fatto finora non è, tuttavia, sufficiente a salvaguardare le donne, anche giovanissime, che continuano a vedere i loro diritti violati. È un’emergenza che continua. Si tratta di madri, sorelle, figlie, persone con sogni e progetti che vedono violato il diritto di poter vivere una vita libera e dignitosa, donne che lottano per la propria indipendenza, per poter scegliere il proprio destino".
"'Nessuna scusa' è il tema proposto dalle Nazioni unite per celebrare la giornata odierna. È addirittura superfluo sottolineare che, quindi, non ci sono scuse accettabili a giustificazione della violenza di genere. Occorrono azioni concrete. È fondamentale continuare a lavorare per eradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti discriminatori che rendono ancora oggi le donne più deboli nella società, nel lavoro e nella famiglia. Le istituzioni, le forze della società civile devono sostenere le donne nella denuncia di qualsiasi forma di sopruso, offrendo protezione e adeguato supporto. È un valore -conclude Mattarella- per l’intera società far sì che siano pienamente garantiti i diritti umani dell’universo femminile".
- 09:03 - Ucraina: attacco russo a Kharkiv ferisce 13 persone
Kiev, 25 nov. (Adnkronos) - La Russia ha lanciato un attacco contro la parte centrale di Kharkiv stamattina, ferendo almeno 13 persone. Lo ha riferito il sindaco Ihor Terekhov. Il raid ha provocato un incendio in una delle vie centrali e danneggiato automobili e altre proprietà civili.
- 08:43 - Mo: Idf, 'eliminato terrorista Hamas responsabile lancio razzi'
Tel Aviv, 25 nov. (Adnkronos) - L'aeronautica militare israeliana nel fine settimana ha colpito ed eliminato il terrorista Ahmad Abd el-Halim Abu Hussein, responsabile del lancio di razzi nel battaglione Jabaliya occidentale di Hamas. Lo ha annunciato l'Idf.
Abu Hussein - scrive l'esercito israeliano - era responsabile di molti attacchi con razzi e mortai contro cittadini israeliani e soldati Idf che operavano nella Striscia di Gaza. Altri terroristi di Hamas sono stati eliminati nell'attacco - aggiunge l'Idf - tra cui Muhammad Abd al-Rahman Muhammad Zakout, che si è infiltrato nel territorio israeliano e ha partecipato al massacro del 7 ottobre.
- 08:36 - Mo: Idf, '20 razzi lanciati dal Libano nel nord di Israele'
Tel Aviv, 25 nov. (Adnkronos) - Circa 20 razzi sono stati lanciati dal Libano verso le zone dell'Alta Galilea e della Galilea occidentale, nel nord di Israele. Lo rende noto l'esercito israeliano, aggiungendo che alcuni razzi sono stati intercettati mentre altri sono caduti in aree aperte.
- 08:25 - Mo: Tajani, 'Salvini parla di Netanyahu? Linea la dà premier e ministro Esteri'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - "Non siamo divisi, perché la linea in politica estera la danno il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. E noi, sentendoci e consultandoci, abbiamo detto chiaramente che rispettiamo la Corte ma studieremo bene le motivazioni, perché le opinioni politiche non devono prevalere sul diritto. E perché — fermo restano i nostri rilievi più volte fatti ad Israele sulla necessità di proteggere la popolazione civile palestinese — non mettiamo sullo stesso piano chi pianifica un massacro di persone per distruggere Israele e chi si difende pur con modi che non ci convincono". Lo ha detto al Corriere della Sera Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, parlando della decisione della Cpi di spiccare un mandato di arresto nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Decisione che, secondo il vice premier Matteo Salvini non andrebbe rispettata.
A questo proposito, Tajani aggiunge che Salvini "ha detto quale è la sua posizione, ma non è il ministro degli Esteri, come io potrei dire qualcosa sul tema dei trasporti ma non sono il ministro dei Trasporti". La posizione dell’Italia, "lo ripeto, è quella espressa da premier e ministro degli Esteri.