Ivo Mej
Giornalista e autore tv
Ivo Mej, un nome che nessuno capisce al telefono. Quando lo capiscono, mi chiedono se sia uno pseudonimo. No, è il mio nome vero, datomi da simpatici genitori non più di questo mondo, nell’ormai lungi 1961. Da piccolo dicevo che volevo diventare giornalista o Presidente della Repubblica. La prima cosa mi è riuscita, ma ancora non escludo la seconda.
Ho scritto alcuni libri (un paio li trovate su Ilmiolibro.it) ma pubblicati seriamente soltanto due: Le nuove Mille e una notte (sì, lo so, è omonimo del libro di R.L.Stevenson, ma non è colpa mia) e Moro rapito! sviluppato da una tesi sul linguaggio dei media il 16 marzo 1978, fatta per il Diploma del Centro Sperimentale di Cinematografia, una delle più belle esperienze della mia vita.
Da più di trent’anni lavoro in televisione, dove ho ricoperto ogni ruolo, a parte il cavalletto e l’obiettivo. Giornalista professionista dal 1988, ho all’attivo RaiUno, TMC, Stream, Euronews, La7 e Teletuscolo (la prima esperienza, riprendendo il mago Otelma).
Ho intervistato praticamente ogni cantante in classifica tra gli ’80 e i ’90 e scritto dozzine di recensioni cinematografiche.
Appassionato di tecnologia e di nuove idee, ho creato e condotto diversi programmi del ramo: Altromondo (primo e unico campionato nazionale tv di videogiochi), 5’ nel futuro, Cose dell’altromondo, Futurshow, Ars Electronica, Innovation. Se mi avessero dato retta oggi La7 trasmetterebbe gli interventi del TED.
Ho inventato rubriche inconsuete come ‘Lapidi’, ‘La Corriera della Sera’, ‘Circonferenze stampa’.
Attualmente su La7 curo il programma quotidiano di politica ‘Coffee Break’ nel quale ho realizzato la rubrica ‘I MEJo del Parlamento’: si sa, il personalismo è tipico di noi giornalisti.