Roma, 29 dic. (Adnkronos) - "Una dinamica sconcertante: l’esercito israeliano, dopo aver ucciso venerdì scorso circa 50 persone in un attacco aereo in prossimità dell’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia, nel Nord di Gaza, anch’esso parzialmente danneggiato, dà l’ordine di evacuare la struttura medica entro 15 minuti. Un ordine che riguarda tutti: malati, pure quelli molto gravi, parenti che li assistono e personale medico". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"E chi è in terapia intensiva? Chi è attaccato a un ventilatore, chi è in coma, cosa si fa di queste persone? L’ordine è perentorio: tutti fuori entro 15 minuti. Pazienti trasportati in barella nel cortile, buttati per strada, alcuni trasportati all’ospedale Indonesia già danneggiato e non equipaggiato per i malati, medici e paramedici arrestati e portati via con l’accusa di essere terroristi, incluso il direttore, l’instancabile dottor Hussam Abu Safiya, che non ha mai lasciato il suo ospedale nonostante l’esercito israeliano abbia ucciso suo figlio, e di cui ora non si hanno più notizie. Con questa operazione militare, sottolinea l’OMS, l’esercito israeliano mette fuori uso l’unico ospedale che era rimasto ancora funzionante a Gaza nord".
"Una scena raccapricciante quella dell’evacuazione dell’ospedale Kamal Adwan, la degenerazione dell’uso della forza, una prova di cieca ferocia, di volontà di disumanizzare persino i più vulnerabili. Di fronte a tutto questo non si può non sentire un enorme dolore, un profondo disagio ma anche indignazione e rabbia. Che cosa si aspetta a reagire, a vietare la vendita di armi a Israele che le usa contro i civili, a imporre sanzioni a Netanyahu e ai suoi ministri che diffondono odio contro la popolazione palestinese, a sospendere l’accordo di associazione Ue-Israele basato sul rispetto dei diritti umani? L’abisso di Gaza è destinato a lasciare un segno indelebile in ognuno di noi che, impotenti, abbiamo denunciato atrocità e crimini, chiedendo in tutti i modi di fermare questo massacro. Un segno che pesa sulle coscienze di chi poteva agire e non l'ha fatto e arriverà anche alle future generazioni che di tutto ciò subiranno le amare conseguenze".