Maurizio Cevenini
Consigliere regionale Emilia-Romagna
Sono nato a Bologna il 22 luglio del 1954, e da allora non mi sono quasi mai spostato. Odio le vacanze e i viaggi, amo restare nella mia città, anche quando è deserta perché sono tutti al mare.La mia attività politica è iniziata negli anni 70: allora feci la mia prima tessera di partito, ovviamente il Pci, e distribuivo copie dell’Unità, casa per casa. A quei tempi essere del Pci significava far parte di una comunità, condividere dei valori. Sentire, con la mano e con il cuore, la vicinanza della gente. Non c’erano solo le porte aperte delle case, anche quelle delle sedi del nostro partito lo erano. Io ho respirato quel clima e da lì trae origine il mio modo di fare politica: stando tra le persone. Come molti altri “compagni” e “compagne” di partito, ho seguito tutto il lungo percorso di fusioni che hanno portato alla nascita dell’attuale Pd. Il mio percorso, invece, è iniziato nel 1980 come consigliere del quartiere Colli; dal 1990 al 1995 sono stato assessore e poi capogruppo nel Comune di San Lazzaro. Consigliere comunale a Bologna dal 1995 al 1999, e dal 1999 al 2004 vice presidente del Consiglio comunale. Dal 2004 al 2009 presidente del Consiglio provinciale, dal 2009 al febbraio 2010 presidente del Consiglio del Comune di Bologna.Poi ho avuto l’onore e l’orgoglio di essere ribattezzato “Mister preferenze”: nell’aprile 2010 sono stato eletto consigliere regionale con 19.106 preferenze, e nel maggio 2011 consigliere comunale con 13.249 voti.Ovviamente non si vive di sola politica, e mentre crescevano la mia passione e il mio impegno nel partito, ho lavorato nella sanità. Nel 1976 sono infatti entrato nella Clinica Villalba Hospital come centralinista, per poi diventare responsabile del personale e amministratore delegato, dal 1982 al 2006. Nel corso dell’attività lavorativa ho conseguito un diploma di laurea in Social Welfare. Dal 1991 al 2006 ho ricoperto ruoli dirigenti nell’Associazione dell’ospedalità privata.Le mie passioni sono note: il calcio (sono un grande tifoso del Bologna), la politica, i matrimoni e mia figlia Federica. Ah, dimenticavo: i burattini, in particolare il Cevenino.