Articoli di Mauro della Porta Raffo →
- 10:14 - Mg: a ottobre si avvicina a quota 3%, bene lancio nuovi modelli
Roma, 5 nov.- (Adnkronos) - A ottobre si conferma la buona performance del brand MG che registra 3.473 unità consegnate e l’avvicinarsi del raggiungimento del traguardo del 3% di quota di mercato, uno degli obiettivi dell’anno 2024: su ottobre 2023 la crescita è del 22,52% (in un mercato in netto calo) mentre sui dieci mesi l'immatricolato sale a 33.281 unità con una crescita del 39,46%. Lo storico brand - controllato dal gruppo Saic - segnala la "ottima partenza della raccolta ordini per la rinnovata gamma SUV, sia per la nuovissima MG ZS Hybrid+ che per MG HS nelle due motorizzazioni benzina e ibrido plug-in", un andamento che "conferma la capacità di MG di rispondere alle esigenze dei clienti italiani con una gamma ben articolata, varia e completa".
A novembre il brand - dato che sono esauriti gli incentivi del Governo sulle vetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km - lancia "MG Eco Bonus per dare supporto a chi sceglie MG3 Hybrid+" con un vantaggio per il cliente fino a 3.150 euro.
Commentando i risultati Andrea Bartolomeo, Vice Presidente e Country Manager SAIC Motor Italy, evidenzia come "le novità stanno andando molto bene e vogliamo premiare chi si rivolge anche ai modelli già in gamma grazie alle promo che abbiamo studiato per questo mese". Bartolomeo sottolinea poi che "in particolare vorrei specificare che per quanto riguarda la questione dei dazi che la Commissione europea ha appena confermato, riusciremo a trovare un opportuno equilibrio affinché non gravi tutto sulle spalle dei clienti e si interrompa il già difficile percorso virtuoso verso la mobilità sostenibile. Vorrei sottolineare che i dazi interessano solo ed esclusivamente le vetture 100% elettriche, non hanno nessun impatto sulle altre motorizzazioni ne sulle parti di ricambio importate dalla Cina”.
- 09:57 - Occhio secco, riparte la campagna 'Apri gli occhi sulla secchezza oculare'
Roma, 5 nov. (Adnkronos Salute) - Un numero verde e consulenze gratuite in tre grandi città italiane: è questa in sintesi la seconda edizione della campagna nazionale 'Apri gli occhi sulla secchezza oculare', un'iniziativa promossa da Alcon con il patrocinio di Apmo (Associazione pazienti malattie oculari), che torna a livello nazionale con un unico obiettivo: aumentare la consapevolezza sulla malattia dell'occhio secco. La campagna, in programma dall'1 al 24 novembre 2024, coinvolgerà Milano, Roma e Napoli. Sarà possibile prenotare la consulenza chiamando il numero verde 800 480023 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) o visitando il sito www.aprigliocchi2024.it in seguito alla compilazione del questionario Osdi-6 (Ocular Surface Disease Index 6), un breve test di autovalutazione che aiuta a individuare i primi segnali della malattia.
La malattia dell'occhio secco - riporta una nota - è una condizione comune che colpisce la superficie dell'occhio, causata da una ridotta produzione di lacrime o da un'eccessiva evaporazione. Tra i sintomi principali si riscontrano bruciore, prurito, irritazione, sensazione di avere un corpo estraneo nell'occhio e sensibilità alla luce. I fattori che possono contribuire alla secchezza oculare includono squilibri metabolici e ormonali, malattie autoimmuni, l'esposizione a zone altamente inquinate e alcune terapie farmacologiche. Questa patologia colpisce un numero sempre crescente di persone, anche a causa dell'invecchiamento e delle condizioni ambientali, come ad esempio l'esposizione a schermi o a temperature nei luoghi chiusi. Si stima che in Italia circa 13 milioni di persone, pari a un quinto della popolazione, manifestino sintomi legati alla malattia dell'occhio secco e, dato ancora più rilevante su cui riflettere, circa 7 milioni non ne riconoscono i sintomi e non si sottopongono a una visita oculistica
"Sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salute oculare è una priorità assoluta, soprattutto in un'epoca in cui molte persone ignorano i sintomi che potrebbero indicare patologie da non sottovalutare come quelle della malattia dell'occhio secco - spiega il presidente di Apmo Francesco Bandello, che è anche direttore della Clinica oculistica dell'Università Vita-Salute Irccs Ospedale San Raffaele Milano - Iniziative come questa campagna rappresentano un canale efficace per educare i pazienti e far conoscere la necessità e l'importanza di visite oculistiche regolari. Solo attraverso una diagnosi precoce è possibile gestire i sintomi e prevenire complicazioni future e come associazione pazienti che si occupa di malattie oculari siamo consapevoli dell'impatto che una compromissione della qualità della vista può avere sulla vita delle persone".
"L'occhio secco è una malattia, non è un disturbo o una sindrome - precisa Stefano Barabino, responsabile Centro di Superficie oculare e occhio secco, Uoc Oculistica Asst Fatebenefratelli Sacco, e docente Scuola di specializzazione in Oftalmologia dell'Università di Milano - Fare cultura su questo aspetto è importante per cambiare l'atteggiamento nella popolazione. Tutti o quasi tutti conoscono il significato di pressione oculare e a cosa può portare se non attenzionata; per l'occhio secco, che riguarda un numero molto più ampio di persone, si ha un'attenzione superficiale, come se non si trattasse di un problema di salute oculare. Non dobbiamo infine dimenticare che questa patologia ha molte sfaccettature e livelli di severità; per questo è importante diagnosticarla e intervenire con terapie adeguate".
"Questa campagna ha il merito di contribuire a incrementare l'awareness dell'occhio secco - afferma Antonio Di Zazzo, professore associato di Malattie dell'apparato visivo, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma - Non si tratta solo di non sottovalutare i sintomi, ma anche di avere la consapevolezza, grazie all'oculista, che il problema che si rileva sia imputabile a questa malattia e non ad altro. I risultati della prima edizione hanno evidenziato quanto la malattia dell'occhio secco sia diffusa, più di quanto si possa pensare. Abbiamo inoltre rilevato che negli uomini, rispetto alla popolazione femminile, è più difficile intercettarla, perché tendono a celare i segnali e quindi a rivolgersi di meno allo specialista. Queste campagne favoriscono la relazione con il medico".
Attraverso la campagna - prosegue la nota - si vuole evidenziare anche il ruolo attivo che le singole persone possono avere nella presa in carico della propria salute attraverso un rapporto continuativo con il medico oculista. "E' importante focalizzare l'attenzione sui sintomi e sulla frequenza con la quale si presentano - evidenzia Vincenzo Orfeo, direttore Unità operativa di Oculistica Clinica Mediterranea di Napoli e professore a contratto Università di Trieste - Sensazione di corpo estraneo, bruciore, percezione di malessere agli occhi come la stanchezza e il desiderio di tenerli chiusi a fine giornata sono sintomi che, se si manifestano una volta ogni tanto, non devono destare preoccupazione, ma se iniziano a presentarsi in modo continuativo evidenziano la necessità di rivolgersi all'oculista. Ci sono tre stadi della malattia dell'occhio secco. Il primo è sicuramente reversibile grazie ad una terapia efficace e tempestiva, il secondo stadio è reversibile, ma con maggiore difficoltà e poi c'è il terzo stadio in cui la malattia diventa cronica e si può solo intervenire alleviando i sintomi. In quest'ultima fase la qualità di vita viene compromessa in modo importante. Essere vigili su questi aspetti rappresenta un passo decisivo per una corretta prevenzione e campagne come 'Apri gli occhi' sono un valido aiuto per diffondere questo messaggio".
- 09:53 - Torna la storica Corrida, Amadeus in prima serata sul Nove
Roma, 4 nov. (Adnkronos) - Divertimento e autoironia. Con queste due parole d'ordine arriva da oggi, mercoledì 6 novembre, in prima serata sul Nove 'La Corrida', che segna anche il ritorno in prime time sulla rete del Gruppo Discovery di Amadeus dopo la serata evento 'Suzuki Music Party' del 22 settembre. Il format è quello dello storico programma della tv italiana, il papà di tutti i talent show, che fu ideato negli anni Sessanta dal fuoriclasse Corrado e da suo fratello Riccardo Mantoni.
In ognuna delle 8 puntate dello show (prodotto Banijay Italia e Corima) alcuni concorrenti, i cosiddetti 'dilettanti allo sbaraglio', presenteranno le loro stravaganti esibizioni. Per Amadeus si tratta di un banco di prova non indifferente: dopo le ultime stagioni in Rai da re Mida degli ascolti, con l'esordio sul Nove ha dovuto fare i conti con un vistoso ridimensionamento dei numeri anche nell'access prime time. Ora con 'La Corrida' tutti sperano in un'inversione di tendenza.
Le persone che di settimana in settimana saliranno sul palco saranno rigorosamente non famose e pronte a mettersi in gioco davanti a degli spettatori poco clementi. Sarà infatti il pubblico in studio - tra applausi, campanacci, fischietti e pentole - a dimostrare se ha gradito o meno le varie esibizioni non appena il semaforo diventerà verde. Il vincitore porterà a casa la vittoria morale del "più acclamato".
In studio, oltre ad Amadeus e ai concorrenti ci sarà un’orchestra di 30 elementi capitanati dal Maestro Leonardo De Amicis. Ma un ruolo fondamentale, oltre al pubblico votante, lo avrà un giudice famoso diverso in ogni puntata che potrà incidere sul ripescaggio di un concorrente che avrà accesso alla finale. Nella prima puntata il giudice famoso sarà Nino Frassica.
Nell’ottava e ultima puntata verrà eletto il vincitore di una stagione che si preannuncia all’insegna di ironia, divertimento ed emozioni. Tra cantanti, barzellettieri, ballerini, comici, imitatori, maghi e poeti, in questa nuovissima edizione dello storico varietà sarà rappresentata un’Italia pura e verace, grazie appunto a protagonisti comuni che l’indomani torneranno ognuno alla propria vita dopo essere stati protagonisti per una notte.
- 09:45 - Materie prime, Castronovo (Mimit): "Ministero lavora sia sul piano normativo che economico"
Roma, 4 nov. (Adnkronos) - “Il nostro Ministero, insieme al Mase, sta lavorando per cercare di dare delle risposte alle domande che oggi ci stiamo ponendo. La strategicità è chiara, i numeri sono dirompenti, quindi ci stiamo attivando, stiamo lavorando da due anni su tre linee di attività: una è la strategia nazionale, poi c’è il piano normativo, quindi la legge sulle materie prime critiche, che abbiamo emanato quest’anno. La terza è il fondo strategico per il Made in Italy”.
Così Alberto Castronovo, Responsabile Internazionalizzazione Mimit, intervenendo all’evento “La road map italiana per le materie prime critiche organizzato da Iren, in cui è stato presentato lo studio commissionato dal Gruppo e realizzato da Teha Group.
- 09:44 - Materie prime: Loiero: "Prima del dl Italia unico paese senza politica su giacimenti domestici"
Roma, 4 nov. (Adnkronos) - "Di 3.000 siti minerari in produzione negli ultimi 150 anni, solo 94 hanno una concessione ancora in vigore. Quindi, fino alla pubblicazione del decreto-legge 84 sulle materie e prime critiche, l'Italia era l'unico paese europeo senza una propria politica di gestione dei giacimenti domestici e delle risorse minerarie, cioè siamo partiti essenzialmente da zero in questa legislatura".
Lo ha detto Renato Loiero, Consigliere del Presidente del Consiglio dei Ministri, intervenendo all’evento “La road map italiana per le materie prime critiche organizzato da Iren, in cui è stato presentato lo studio commissionato dal Gruppo e realizzato da Teha Group.
"Abbiamo finalmente preso consapevolezza di questo enorme ritardo, e abbiamo agito subito a livello internazionale, innanzitutto in sede di G7. Nelle dichiarazioni del G7 c'è un passaggio esplicito su questa tematica. Noi vogliamo operare una visione olistica della sicurezza energetica, del rischio climatico e dei rischi geopolitici. Quindi, dobbiamo creare delle partnership sui Crm per garantire delle supply chain che siano diversificate, trasparenti, resilienti, responsabili, circolari, efficienti rispetto alle risorse utilizzate e sostenibili".
- 09:30 - Eicma festeggia i suoi 110 anni con una mostra sulle più belle moto storiche e moderne
Milano, 4 nov. (Adnkronos) - Forme, proporzioni, materiali: in una parola il design. L'81esima edizione di Eicma, esposizione internazionale delle due ruote, da giovedì 7 a domenica 10 prossimi a Rho Fiera Milano, celebra i suoi 110 anni di storia con una mostra di moto storiche e moderne che hanno lasciato il segno per la loro progettazione.
Allestita all’interno del centro congressi del quartiere espositivo, a Porta Sud, la rassegna è intitolata 'Eicma: 110 anni di design a due ruote' e rappresenta un viaggio di più di un secolo tra curve, superfici, linee, tecnica e meccanica, ma anche attraverso il genio dei grandi designer, le emozioni, l’azzardo e le sfide interpretate dall’industria delle due ruote e portate in scena nelle varie edizioni di Eicma. Quello della kermesse meneghina è, infatti, un percorso iniziato proprio dal capoluogo lombardo, nel 1914, al Kursaal Diana di Porta Venezia, quando alla prima Eicma, allora Salone del ciclo e motociclo, erano presenti meno di quaranta stand e rappresentate sei nazioni (oggi sono oltre 850 con espositori provenienti da 45 differenti Paesi).
All’ingresso dell’Esposizione del 1914, i primi due spazi erano allora occupati dai due costruttori italiani Frera e Stucchi. E, idealmente, inizia ancora da lì anche la mostra 'Eicma: 110 anni di design a due ruote' di Eicma 2024: è infatti una Frera 2 ¼ Hp Lusso del 1914 la prima moto che incontrano i visitatori e che precede un percorso espositivo di 36 motociclette che si sviluppa nelle tre sezioni forme, proporzioni, materiali. "Questa mostra -spiega il presidente di Eicma, Pietro Meda-vuole essere un tributo alla ricerca di bellezza, che non racconta solo la storia Eicma e dell’industria delle due ruote, ma che ci porta dentro anche quella del nostro Paese, della società e della mobilità. È un percorso che affonda le radici nel saper fare italiano e che si arricchisce del contributo internazionale di tanti altri costruttori".
Per l’ad Paolo Magri la mostra Eicma: 110 anni di design a due ruote "non ha l’ambizione di rappresentare un classifica delle moto più belle o semplicemente di mettere in fila le moto in ordine temporale, ma è una proposta culturale, che ambisce a diffondere conoscenza e che accompagna i visitatori dentro l’affascinante percorso creativo e progettuale che compiono i designer: dal foglio bianco alla realizzazione finale".
Entrando nel vivo dell’allestimento, nell’area dedicata alle forme spiccano subito la Mars A20 esposta ad Eicma nel 1920, vero trionfo di razionalismo, e la più recente Kawasaki Gpz900R del 1984, celebre per l’apparizione nel film Top Gun, ma anche per la linea aggressiva del suo frontale. Degna di nota anche la prima 'endurona' col becco, la Suzuki Dr 800 Big, l’iconica Ducati Monster, l’Aprilia Motó disegnata da Philippe Starck del 1995, l’Mv Agusta F4 Ago e il prototipo dell’Husqvarna Vitpilen 401 Aero esposto nel 2016. Non mancano poi tributi importanti anche a marchi come Fantic, Yamaha, Aermacchi, Triumph e Innocenti. Passando alla sezione dedicata alle proporzioni, l’attenzione è subito attirata dalla straordinaria e muscolosa Moto Guzzi otto cilindri 500 del 1957 dell’ingegner Giulio Cesare Carcano, che fa sembrare una cavalletta l’icona della mobilità, il Ciao 50 di Piaggio. Nell’area proporzioni troviamo poi altri imperdibili capolavori marchiati Ktm, Benelli, Suzuki, Rumi, Bianchi, Honda, Ducati e Gilera. Infine, la sezione dedicata ai materiali, dove si raggiunge il vertice dei processi manifatturieri ed ingegneristici, con i tributi a Corradino D’Ascanio per l’uso della lamiera nella Vespa di Piaggio, all’anticonvenzionale progetto racing della Elf X del 1978 e all’eleganza della Laverda Rgs 1000, ma anche ad altre regine indiscusse di tecnica e bellezza come la rara Honda Nr 750 del 1991, la Bimota Tesi 1D Sr e la Ducati Superleggera V4.
Realizzata anche grazie all’importante sostegno dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, il progetto allestitivo e l’intera curatela della mostra sono di Eicma, V12 Design, Gianmarco Blini Design e del giornalista Marco Riccardi. Una particolare menzione va alla rivista Motociclismo e, soprattutto, ai collezionisti privati, alle case costruttrici, ai musei e alle realtà che hanno messo a disposizione le moto. Biglietti d’ingresso e maggiori informazioni su eicma.it e sui profili social ufficiali.
- 09:22 - Artrite psoriasica, Caporali (UniMi): "Bimekizumab ottima risposta in remissione"
Roma, 4 nov. (Adnkronos Salute) - Nel trattamento dell'artrite psoriasica attiva, 'il nuovo farmaco biotecnologico bimekizumab funziona estremamente bene sulla componente dermatologica, ma funziona anche molto bene sulla componente scheletrica inducendo una ottima risposta in termini di remissione nei pazienti che hanno una componente articolare particolarmente attiva". Lo ha detto Roberto Caporali, professore di Reumatologia all’università degli studi di Milano e direttore dipartimento di reumatologia e scienze mediche, ASST Gaetano Pini, a margine dell'evento - oggi a Milano - con cui è stato annunciato il via libera di Aifa all'estensione della rimborsabilità in Italia di bimekizumab per l'artrite psoriasica attiva, dopo quella ottenuta nel marzo 2023 per la psoriasi a placche da moderata a severa.
La malattia psoriasica "è una patologie fatta da moltissimi domini che possono essere coinvolti - spiega Caporali - Pensate soltanto al coinvolgimento della cute, delle articolazioni, dei tendini, delle unghie, della colonna. Tutto questo spesso insieme a delle comorbilità. È chiaro che dobbiamo considerare questa malattia come un unicum, come una storia che ogni paziente ha da raccontare e che noi medici dobbiamo assolutamente interpretare nel suo insieme".
L’approvazione da parte di Aifa all’estensione della rimborsabilità di bimekizumab per l’artrite psoriasica attiva "dà ai reumatologi e dermatologi nel nostro Paese la possibilità di offrire ai pazienti una opzione terapeutica che permette un livello elevato di controllo della malattia", negli esiti muscoloscheletrici e cutanei: "La novità sta nella capacità del farmaco di inibire due componenti della citochina stessa. Un miglioramento nella capacità di indurre una risposta più piena. Da un punto di vista dermatologico il risultato più interessante è legato alla percentuale molto elevata di pazienti che raggiungono il risultato Mda - minimal disease activity, una situazione molto vicina alla remissione completa. Un risultato che offre grandi speranze, nella vita reale, di raggiungere lo stesso risultato nei pazienti che vediamo in ambulatorio" conclude.