Sono una psicoanalista e considero il lavoro analitico indissolubilmente intrecciato al tessuto sociale. Ho aperto trent’anni fa una scuola di psicoterapia nella quale sono tuttora docente e nel 2009 ho creato un’associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza. A partire dal 1994, per prima volta in Italia, ho introdotto in carcere la cura psicoanalitica (ovviamente come libera scelta) rivolta a uomini detenuti in reparti di isolamento, prima a Opera e attualmente a Bollate, costruendo poco per volta un mio metodo di lavoro, che ha fra l’altro azzerato la recidiva fra i miei pazienti, sia in carcere che fuori. Sono indifferente all’ortodossia, mi interessa sperimentare e portare la psicoanalisi anche fuori dagli studi professionali.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.