Patrizia Gentilini

Patrizia Gentilini

Medico oncologo ed ematologo

Sono un medico oncologo ed ematologo, ho lavorato per oltre 30 anni nel reparto di Oncologia di Forlì.
Ho cominciato ad interessarmi fattivamente delle problematiche ambientali oltre 10 anni fa, in occasione del raddoppio di potenzialità dei due inceneritori della mia città, Forlì. Con 409 medici della mia città facemmo una petizione per chiedere una diversa gestione dei rifiuti tale da evitare l’ampliamento degli impianti: purtroppo, nonostante anche lo strenuo impegno da parte di cittadini ed associazioni, l’obiettivo non fu raggiunto.
In una delle tante iniziative fatte in quel periodo, esattamente per un Consiglio Comunale aperto il 24 novembre 2005, era stato invitato Lorenzo Tomatis ed io, come tanti altri cittadini di Forlì, mai potremo dimenticare quanto il Prof. Tomatis ci disse prendendo la parola: “le generazioni a venire non ci perdoneranno i danni che noi stiamo loro facendo”.
Queste parole sono state pietre miliari per me e per tanti colleghi perché ci hanno fatto capire che non era più sufficiente dedicarsi solo al versante della diagnosi/terapia, ma era di estrema importanza ridurre le fonti di inquinamento. Sono infatti centinaia e centinaia le sostanze tossiche presenti nei nostri corpi e che passano anche al feto durante la gravidanza, compromettendo non solo la nostra salute, ma anche quella delle generazioni future, che non hanno alcuna colpa dei veleni che lasciamo loro in eredità.
L’amicizia che mi ha in seguito legato a Lorenzo Tomatis fino alla sua prematura scomparsa, l’insegnamento e la testimonianza che ci ha lasciato per una Scienza ed una Medicina che siano sempre e comunque al servizio dell’Uomo e della sua dignità, rappresentano un’eredità tanto preziosa quanto impegnativa.
Con altri colleghi abbiamo raccolto questa sfida e ci sforziamo, a nostra volta, di testimoniare questo impegno promuovendo il concetto che, se vogliamo salvaguardare la salute, dobbiamo non solo promuovere adeguati stili di vita, ma operare per ridurre l’esposizione delle popolazioni alle sostanze tossiche e cancerogene.
Questa è la Prevenzione Primaria, che “non porta fama o denari, ma protegge tanto il povero quanto il ricco” e che richiede che strumenti di conoscenza, indipendenti e scientificamente validi, vengano messi a diposizione dei cittadini, questo è quanto cerco di fare impegnandomi nel Comitato Scientifico della Fondazione Allineare Sanità e Salute.

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