Pina Onotri
Medico, giornalista e sindacalista
Sono un medico di famiglia ed esercito in uno dei grandi quartieri della periferia romana.
Occuparmi di medicina è stata ed è la mia passione, tant’è che mi sono laureata mentre lavoravo come collaboratore tributario presso il Ministero delle Finanze, allora si chiamava cosi. Ad un certo punto della mia vita ho deciso che ne avevo abbastanza di discettare di tasse e riscossioni e appena laureata con lode, ho “mollato” il posto fisso, con tutte le tutele annesse, per una borsa di studio di appena 800 euro mensili che mi ha permesso di frequentare il corso di formazione in Medicina generale, terminato il quale, prima di dedicarmi alla medicina di famiglia, ho cominciato ad occuparmi, per conto della Asl, di assistenza domiciliare e poi di continuità assistenziale (ex guardia medica) per 12 lunghi anni.
Un lavoro quello di continuità assistenziale che è una straordinaria palestra di vita, non solo professionale.
E’ anche un lavoro pericoloso perché si esercita, da soli, prevalentemente di notte a domicilio di persone sconosciute e non sono infrequenti i casi di aggressioni verbali e fisiche; due colleghe sono state uccise durante il turno di lavoro, molte anche violentate
Per difendere le ragioni soprattutto delle colleghe di continuità assistenziale mi sono avvicinata al sindacato.
Sono una sindacalista per caso e senza retribuzione, impegnata a difendere il carattere pubblico ed universale del nostro SSN e la dignità del lavoro dei medici. Diventare Segretario Generale di un Sindacato rappresentativo non era nei miei progetti, né una mia ambizione. Sono onorata della fiducia che hanno riposto in me i colleghi eleggendomi quest’anno per il terzo mandato. Nel frattempo sono riuscita a specializzarmi in Medicina aereonautica e spaziale.
Mi diletto a scrivere, sono giornalista pubblicista iscritta all’Albo.