Articoli di Rino Tommasi →
- 09:59 - Depistaggio Borsellino: difesa poliziotti Zerilli e Tedesco chiede non luogo a procedere
Caltanissetta, 13 nov. (Adnkronos) - Il non luogo a procedere per i poliziotti Maurizio Zerilli e Angelo Tedesco, due dei quattro poliziotti accusati di depistaggio sulle indagini sulla strage di Via D'Amelio, al termine della discussione davanti al gup di Caltanissetta David Salvucci, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Maurizio Bonaccorso nella scorsa udienza. Il non luogo a procedere è stato chiesto "perché il fatto non sussiste". E aggiunge "Chiedo che si proceda in via subordinata alla riqualificazione della condotta" in falsa testimonianza.
- 09:51 - **Depistaggio Borsellino: difesa poliziotti, 'sono ultimo chiodo ruota carro che muovono altri'**
Caltanissetta, 13 nov. (Adnkronos) - "Se il rinvenimento di questi documenti può costituire, dal punto di vista del pm, una conferma al depistaggio, sulla posizione del poliziotto Maurizio Zerilli che refluenza può avere? Zerilli che consegna l'annotazione di servizio al proprio dirigente e poi il dirigente ritiene di non trasmetterla. E non ci interessa la ragione per la quale quella annotazione non fu trasmessa. Zerilli è l'ultima chiodo di una ruota di un carro che muove qualcun altro". Con queste parole l'avvocata Maria Giambra prosegue la discussione all'udienza preliminare a carico dei 4 poliziotti accusati di depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'Amelio. "Maurizio Zerilli e Angelo Tedesco (due dei quattro poliziotti imputati ndr) nel 1994 erano giovanissimi poliziotti, uno appena 20enne e uno 30enne. L'annotazione non è stata trovata in un ufficio, l'hanno trasmessa al dirigente. Cosa ha fatto Arnaldo La Barbera, l'allora dirigente, e le ragioni, lo ribadisco, non le conosciamo. Permettetemi di dire che sulla posizione di Zerilli, sono ininfluenti".
L'annotazione d’indagine a cui si riferisce la legale dei due poliziotti è un documento di 30 anni fa ritrovato solo un anno fa dai pm della Procura di Caltanissetta nell'ambito dell'inchiesta sui 4 poliziotti. Il 28, 29 e 30 giugno 1994 i poliziotti del gruppo “Falcone e Borsellino” che indagavano sulle stragi del ’92, guidato da Arnaldo La Barbera, fecero dei sopralluoghi con il falso pentito Vincenzo Scarantino. L’esito finì dentro una relazione datata 1 luglio 1994, di cui si è scoperto solo per caso l’esistenza ventinove anni dopo. Nessuno ne era a conoscenza perché non c’è mai stata traccia nei processi Borsellino. Un’annotazione anomala, nella forma ma anche nella sostanza visto che si fa riferimento a luoghi inediti dopo tre decenni di indagini e processi. Dimenticata oppure volutamente nascosta, da chi e perché?
La difesa non ha dubbi: "Zerilli e Tedesco erano semplici agenti che rivestivano dei ruoli tali da non potere essere non consapevoli ma in alcun modo partecipi di finalità di questa portata". E conclude: "Noi sappiamo quello che succedeva tra Arnaldo La Barbera e Vincenzo Scarantino?".
- 09:46 - Ucraina: Blinken vede Rutte, 'risposta ferma a Nordcorea'
Bruxelles, 13 nov. (Adnkronos/Afp) - Il coinvolgimento della Corea del Nord nel conflitto ucraino "richiede una risposta ferma". Lo ha dichiarato a Bruxelles il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo aver incontrato il segretario generale della Nato Mark Rutte.
"Le forze nordcoreane sono impegnate nella guerra e ora, letteralmente, nei combattimento: questo nuovo elemento richiede una risposta ferma che porteremo avanti", ha aggiunto Blinken. Gli Stati Uniti hanno confermato che le truppe nordcoreane sono impegnate in operazioni di combattimento nella regione russa di Kursk.
- 09:42 - Camera: accordo in capigruppo, slitta esame in aula di Dl flussi e separazione carriere
Roma, 13 nov (Adnkronos) - Accordo in capigruppo sul calendario dell'aula della Camera delle prossime settimane. Il Dl flussi sarà all'esame di Montecitorio da lunedì 25 novembre dalle 12 con la fiducia e il voto finale il 26 con ipotesi seduta notturna. La separazione delle carriere approderà in aula il 29 novembre, mentre la Pdl sulla Corte dei conti è stata spostata a dicembre. La conseguenza di questa organizzazione dei lavori è che non ci saranno sedute di commissione nel week end.
"Con la volontà di tutti si è rimesso ordine non un calendario complicato -ha detto la capogruppo del Pd Chiara Braga-. E' stato ristabilito il principio che non ci può essere un calendario forzato su provvedimenti rilevanti e che non ci sia intasamento". La capigruppo di Montecitorio ha anche stabilito che Ddl concorrenza sarà in aula da lunedì 25 novembre al mattino e poi il 27 con il voto finale in settimana.
- 09:35 - **Depistaggio Borsellino: difesa poliziotti, 'come potrebbero depistare su fatti già processati?'**
Caltanissetta, 13 nov. (Adnkronos) - "Non possiamo parlare di depistaggio su vicende già 'depistate'. Il depistaggio si è verificato allora. E' come se volessimo resuscitare oggi un fatto che già si è verificato e si è consumato. E su quel fatto ci sono stati processi a rimedio". Lo ha detto l'avvocata Maria Giambra, legale di due dei quattro poliziotti accusati del depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'Amelio, nel corso della discussione dell'udienza preliminare davanti al gup di Caltanissetta David Salvucci. L'ultima udienza si è conclusa con la richiesta, da parte del pm Maurizio Bonaccorso, di rinvio a giudizio per i quattro poliziotti imputati, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. "Se le false dichiarazioni che vengono addebitate agli imputati attengono ai fatti relativi alla strage di via D'Amelio e quindi a fatti che riguardano le indagini svolte e nei processi celebrati, come potrebbero oggi nel processo Bo depistare un processo e indagini che non solo sono state a loro tempo depistate, dalle quali sono derivati tre processi, che sono frutto del depistaggio e genesi di ulteriore depistaggio?", spiega la legale di Zerilli e Tedesco. "Nel momento in cui si sono celebrati quei processi - dice ancora la legale - il falso quadro che era stato costruito in sede di indagini entra nel processo e si sostiene nei processi. Il depistaggio c'è stato nel momento in cui le indagini sono state indirizzate verso falsi elementi investigativi. Sulla base di quelle indagini si sono concentrati tre processi e il depistaggio ha portato alla condanna ingiusta di persone".
E aggiunge: "Dice bene il pm quando dice che c'è un ante Spatuzza e un post Spatuzza", facendo riferimento al collaboratore di giustizia che ha fatto scoprire le false dichiarazioni dell'ex pentito Vincenzo Scarantino, poi condannato per calunnia. Ai quattro, ex appartenenti al gruppo di indagine "Falcone-Borsellino", viene contestato dalla Procura di aver reso false dichiarazioni nel corso delle loro deposizioni in qualità di testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D'Amelio che si era concluso, in secondo grado, con la prescrizione del reato di calunnia per i tre imputati.
Nel corso dell'udienza preliminare, il pm Bonaccorso aveva accusato di poliziotti, anche oggi tutti presenti in aula Caltanissetta, "di malafede, reticenze e false dichiarazioni". ''Agli imputati vengono contestate una serie di condotte che si concretizzano in false dichiarazioni e reticenze, secondo l'impostazione accusatorie mascherate da 'non ricordo'", ha detto il pm Maurizio Bonaccorso. "A parte dei singoli casi di false dichiarazioni e reticenze che si riferiscono a episodi specifici, singoli, ad esempio quella che è la falsa dichiarazione di Giuseppe Di Gangi a proposito della pistola puntata a Vincenzo Scarantino, quando ci fu la famosa colluttazione dopo la ritrattazione televisiva, tutte le altre false dichiarazioni, tutte le altre reticenze mascherate da 'non ricordo', si riferiscono a momenti scuri dell'attività investigativa del Gruppo Falcone e Borsellino che, secondo la tesi accusatoria, rappresentano dei momenti fondamentali nell'attività di inquinamento probatorio'', ha proseguito il pm. Non si sa ancora se il gup Salvucci deciderà oggi sulla richiesta di rinvio a giudizio per i 4 poliziotti.
- 09:34 - Mo: Mosca chiede a Israele di evitare attacchi aerei vicino a base in Siria
Mosca, 13 nov. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha chiesto a Israele di astenersi dal lanciare attacchi aerei contro Hezbollah nei pressi di una delle sue basi in Siria. Lo ha riferito alla Ria Novosti Alexander Lavrentiev, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin in Medio Oriente.
A metà ottobre i media statali siriani avevano reso noto che Israele aveva colpito la città portuale di Latakia, roccaforte del presidente Bashar al-Assad, sostenuto dalla Russia e che a sua volta appoggia Hezbollah. Latakia, e in particolare il suo aeroporto, si trova vicino alla città di Hmeimim, che ospita una base aerea russa.
"Israele ha effettivamente condotto un attacco aereo nelle immediate vicinanze di Hmeimim. Il nostro esercito ha ovviamente informato le autorità israeliane che simili atti, che mettono in pericolo la vita dei militari russi, sono inaccettabili - ha aggiunto Lavrentiev - Ci auguriamo che l'incidente di ottobre non si ripeta".
- 09:13 - Mo: Idf emette nuovi ordini di evacuazione per sud di Beirut
Tel Aviv, 13 nov. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per i civili libanesi nell'area di sei edifici della periferia meridionale di Beirut, in vista degli attacchi aerei contro le strutture di Hezbollah. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, ha pubblicato delle mappe insieme all'annuncio, invitando i civili a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti.