Salvatore Altiero
Attivista e giornalista freelance in campo ambientale
Napoletano, anno di nascita 1983, vivo a Roma. Laureato in Scienze politiche per la Cooperazione e lo sviluppo. Ho collaborato con l’associazione A Sud e con il Centro di documentazione sui conflitti ambientali nel campo della cooperazione e della ricerca sulle questioni legate ai conflitti ambientali. Dottore in Diritto agrario, alimentare e ambientale nazionale e comunitario con una tesi sulla teoria dei beni comuni declinata su terra, biodiversità, acqua, ambiente, dal 2006 sono iscritto all’albo dei pubblicisti. Ho lavorato presso la rivista Diritto e giurisprudenza agraria, alimentare e dell’ambiente.
Fotografo, presente indicativo, prima persona singolare. Sono coautore di “Italian Offshore“, documentario d’inchiesta sulle trivellazioni petrolifere nei mari italiani. Nel 2016 ho curato per A Sud la pubblicazione “Crisi ambientale e migrazioni forzate. L’indata silenziosa oltre la fortezza Europa“.
Questo nel caso in cui un curriculum vitae possa servire a dare credibilità a quel che si scrive! Credo, infatti, che più che il saper fare qualcosa, conti nella vita la capacità di essere fedeli, in quel che si fa, a ciò che si è e a ciò che si pensa. Questo distingue una biografia da un curriculum vitae. Si tratta, appunto, di non scindere ciò che si è e si pensa dalle proprie azioni e parole, rispondere a un’idea e a chi con te la sostiene. Di solito, quelli che vivono così li riconosci dalla decisione delle proprie azioni, dalla mancanza di arroganza, dalla semplicità del linguaggio, schietto e diretto, con cui illuminano anche le idee e i concetti più profondi e difficili, rendendoli chiari e comprensibili a tutti. Le parole, quando troppe e complesse, servano a nascondere più che a dire qualcosa: soprattutto, “la parola è l’ombra dell’azione”.