Articoli di Stefano De Agostini →
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- 14:45 - Carceri: domani Paita in visita a istituto La Spezia
Roma, 14 ago. (Adnkronos) - La senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva, visiterà domani alle ore 10 il carcere della Spezia, insieme alla presidente provinciale di Italia viva Antonella Franciosi.
- 12:14 - Ferragosto, al via esodo: traffico da bollino rosso su strade e autostrade
Roma, 14 ago. (Adnkronos) - Traffico da bollino rosso per l'esodo di Ferragosto. Il terzo fine settimana di agosto è infatti segnato dalle partenze per il lungo ponte. Sulla rete Anas, si legge in una nota del gestore, per questo weekend è atteso traffico in costante aumento per gli spostamenti dei viaggiatori che sono rimasti nelle grandi città, ma che si concedono qualche giorno di riposo per celebrare il 15 agosto in località più vicine. Non mancheranno anche gli ultimi vacanzieri che partiranno verso mete più lontane, mentre a partire dalle giornate di sabato 17 e domenica 18 agosto sono previsti i primi rientri a casa.
Viabilità Italia ha annunciato bollino rosso a partire dal pomeriggio di oggi, mercoledì 14 agosto e nella mattinata di domani, giovedì 15: spostamenti in netta crescita dai grandi centri urbani in tutta Italia verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato. Viceversa, nelle giornate di sabato 17 agosto e di domenica 18 agosto è atteso traffico intenso verso i grandi centri urbani.
Per consentire la fluidità del traffico, Anas (Gruppo Fs Italiane) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha limitato la presenza dei cantieri fino al 3 settembre: sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi (1278). Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana. Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore domani, 15 agosto, dalle ore 7 alle 22, sabato 17 agosto dalle 8 alle 16 e domenica 18 agosto dalle 7.00 alle 22.00.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 “Jonica” e 18 “Tirrena Inferiore” in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 “Adriatica” (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Al nord i Raccordi Autostradali RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 “del Lago di Como e dello Spluga” in Lombardia, la SS45 “di Val Trebbia” in Liguria, la SS26 “della Valle D’Aosta” e la SS309 “Romea” tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 “di Alemagna” in Veneto.
- 10:59 - Ponte Morandi, 6 anni fa il crollo. Mattarella: "Accertare definitivamente responsabilità"
(Adnkronos) - "Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al sindaco di Genova Marco Bucci, in occasione de sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, in cui morirono 43 persone.
"Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia - ha aggiunto - il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto. In questa giornata di cordoglio e di memoria la Repubblica esprime vicinanza ai familiari delle 43 vittime, unitamente a un profondo sentimento di solidarietà alla Città", conclude Mattarella.
"Sei anni fa l’Italia si fermava davanti al crollo del Ponte Morandi a Genova. Una tragedia che contò 43 vittime (ai quali va il nostro pensiero), centinaia di sfollati e tanta rabbia per una situazione che poteva essere evitata", ha scritto su Instagram il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
"Grazie anche alla commovente capacità di reazione del popolo genovese - ha aggiunto il vicepremier - quel dramma riuscì però ad unire una città, una regione e un intero Paese che, superando ostacoli, burocrazia e lentezze, portò alla costruzione in tempi record di un nuovo Ponte, diventato un modello ingegneristico nel mondo. Questa straordinaria opera infrastrutturale dimostra ancora oggi che, se tutti sono disposti a fare la loro parte, l’Italia ha tutti i mezzi necessari per rinascere nel nome dello sviluppo, del lavoro e dei Sì: è l’impegno che stiamo portando avanti", conclude Salvini.
Il Comune di Genova, insieme al Comitato Parenti vittime del Ponte Morandi, ha promosso alcuni momenti commemorativi.
Alle 9, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, è stata celebrata la Santa messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca. Alle 10.45, alla Radura della Memoria, inizierà la Cerimonia in ricordo delle vittime del crollo alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi con delega della presidenza del Consiglio dei Ministri. All'ingresso della radura, dove è posta la piastra metallica recante il nome di tutte le vittime, saranno posizionate le corone del presidente della Repubblica, della presidenza del Senato, della presidenza del Consiglio dei ministri e dei parenti delle vittime.
Alle 11.36, ora del crollo, verrà osservato un minuto di silenzio e in contemporanea verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi. A chiudere la cerimonia l'Elegia per tre strumenti eseguita dai musicisti del Teatro Carlo Felice. La cerimonia sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Genova-Genova Municipality.
- 10:50 - Ponte Morandi, 6 anni fa il crollo. Matatrella: "Accertare definitivamente responsabilità"
(Adnkronos) - "Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al sindaco di Genova Marco Bucci, in occasione de sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, in cui morirono 43 persone.
"Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l'efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia - ha aggiunto - il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto. In questa giornata di cordoglio e di memoria la Repubblica esprime vicinanza ai familiari delle 43 vittime, unitamente a un profondo sentimento di solidarietà alla Città", conclude Mattarella.
"Sei anni fa l’Italia si fermava davanti al crollo del Ponte Morandi a Genova. Una tragedia che contò 43 vittime (ai quali va il nostro pensiero), centinaia di sfollati e tanta rabbia per una situazione che poteva essere evitata", ha scritto su Instagram il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
"Grazie anche alla commovente capacità di reazione del popolo genovese - ha aggiunto il vicepremier - quel dramma riuscì però ad unire una città, una regione e un intero Paese che, superando ostacoli, burocrazia e lentezze, portò alla costruzione in tempi record di un nuovo Ponte, diventato un modello ingegneristico nel mondo. Questa straordinaria opera infrastrutturale dimostra ancora oggi che, se tutti sono disposti a fare la loro parte, l’Italia ha tutti i mezzi necessari per rinascere nel nome dello sviluppo, del lavoro e dei Sì: è l’impegno che stiamo portando avanti", conclude Salvini.
Il Comune di Genova, insieme al Comitato Parenti vittime del Ponte Morandi, ha promosso alcuni momenti commemorativi.
Alle 9, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, è stata celebrata la Santa messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca. Alle 10.45, alla Radura della Memoria, inizierà la Cerimonia in ricordo delle vittime del crollo alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del prefetto di Genova Cinzia Torraco, del presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana e del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi con delega della presidenza del Consiglio dei Ministri. All'ingresso della radura, dove è posta la piastra metallica recante il nome di tutte le vittime, saranno posizionate le corone del presidente della Repubblica, della presidenza del Senato, della presidenza del Consiglio dei ministri e dei parenti delle vittime.
Alle 11.36, ora del crollo, verrà osservato un minuto di silenzio e in contemporanea verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi. A chiudere la cerimonia l'Elegia per tre strumenti eseguita dai musicisti del Teatro Carlo Felice. La cerimonia sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Genova-Genova Municipality.
- 09:46 - Offensiva Ucraina in Russia, Belgorod dichiara stato emergenza. Il "dilemma" di Putin
(Adnkronos) - La regione russa di Belgorod ha dichiarato lo stato di emergenza regionale a causa dell'escalation della situazione dopo l'attacco dell'Ucraina nella regione. E le autorità stanno valutando di elevare lo stato di emergenza a livello federale, ha dichiarato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. "La situazione nella regione di Belgorod rimane estremamente difficile e tesa. I bombardamenti quotidiani delle Forze armate ucraine hanno portato alla distruzione di abitazioni, oltre che a feriti e vittime tra i civili", ha dichiarato Gladkov in un discorso video. "Pertanto, abbiamo deciso di dichiarare lo stato di emergenza in tutta la regione di Belgorod a partire da oggi, per fornire ulteriore protezione alla popolazione e offrire ulteriore sostegno alle persone colpite", ha affermato il governatore, il quale ha anche indicato che il governo regionale si rivolgerà presto alla commissione federale per richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza a livello federale.
Dal 6 agosto l'Ucraina sta conducendo una grande offensiva nell'oblast di Kursk, rivendicando la conquista di più di 1.000 km quadrati di territorio russo. Secondo il think tank americano Istituto per lo studio della guerra (Isw), le truppe di Kiev sono avanzate di 800 km quadrati della regione di Kursk mentre dal 1 gennaio 2024 quelle di Mosca sono penetrate di 1.360 km quadrati nel territorio ucraino.
La Russia sta ritirando alcune delle sue forze militari dall'Ucraina per rispondere all'offensiva delle truppe di Kiev in territorio russo. Lo scrive il Wall Street Journal citando ufficiali Usa secondo i quali gli Stati Uniti stanno ancora cercando di definire la portata del significato della mossa della Russia. Non è stato esplicitato quante truppe gli Usa ritengono che la Russia stia spostando.
Uno dei funzionari Usa ha detto ieri che Kiev ha riferito agli Stati Uniti di aver cercato occasioni per sfruttare le 'lacune' nelle linee di difesa russe e di averne trovata una a Kursk, con una difesa debole. L'Ucraina, ha aggiunto, sperava che l'incursione costringesse la Russia a ritirare le truppe dal territorio ucraino, sviluppo avvenuto nell'ultimo giorno o poco più.
L'incursione delle forze ucraine in Russia sta creando "un vero dilemma" al presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando ai giornalisti a New Orleans. Sulla situazione Biden afferma di aver parlato regolarmente con il suo staff: "Ogni 4-5 ore", ha spiegato il presidente Usa.
Dal canto suo Kiev ha assicurato che non ha alcuna intenzione di occupare la regione russa di Kursk. Un portavoce del ministero degli Esteri ha precisato che l'operazione ha come obiettivo quello di rendere più difficile la logistica militare delle forze di Mosca e il rafforzamento delle unità militari nell'est dell'Ucraina. Secondo la versione ucraina, le forze di Kiev controllano mille chilometri quadrati di territorio. "Diversamente dalla Russia, l'Ucraina non ha bisogno delle proprietà degli altri. L'Ucraina non è interessata a prendere il controllo della regione di Kursk, ma proteggere la vita degli ucraini", ha spiegato Heorhii Tykhyi.
"Nonostante battaglie intense e difficili, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk". E' quanto scritto da Volodymyr Zelensky su X spiegando di essere "in costante contatto con il comandante in capo, Oleksandr Syrskyi" che lo informa sull'operazione in territorio russo. "Il fondo per gli scambi del nostro stato sta crescendo", ha aggiunto il presidente ucraino, alludendo così alla cattura di militari russi da scambiare con i prigionieri ucraini.
"Sono sotto il nostro controllo 74 comunità dove si stanno compiendo ispezioni e adottando misure di stabilizzazione - prosegue - continua lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori". "Sono grato ai nostri guerrieri per il loro servizio eroico - ha concluso Zelensky - i preparativi per i nostri prossimi passi continuano".
- 06:55 - Ferragosto, da 'Il sorpasso' a 'Un sacco bello': i film che lo hanno raccontato
Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Le vacanze al mare con le grandi abbuffate in spiaggia, le grigliate in campagna con l'immancabile partita di pallone e i tradizionali fuochi d'artificio, ma anche il grande caldo, le città vuote, i negozi 'chiusi per ferie' e la solitudine di chi resta, per alcuni occasione d'oro, per altri una sciagura a cui porre rimedio, a tutti i costi. Il Ferragosto, nonostante tutto, resta la festa dell'estate per eccellenza, da sempre fonte di ispirazione per il cinema. Tra le pellicole italiane, ormai 'cult', che lo hanno raccontato 'Il Sorpasso' di Dino Risi, 'Un Sacco bello' di Carlo Verdone, 'Caro diario' di Nanni Moretti, 'Ferie di agosto' di Paolo Virzì con il recente sequel 'Un altro Ferragosto' girato a distanza di ventotto anni, 'Una botta di vita' con Alberto Sordi e 'Pranzo di ferragosto' di Gianni Di Gregorio.
Tra i primi a raccontare la città svuotata e le imprevedibili avventure dei 'sopravvissuti' che restano, è stato uno dei film manifesto della commedia all’italiana: 'Il Sorpasso', diretto da Dino Risi, scritto con Ettore Scola e interpretato da due giganti del cinema, Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant. E' l'estate del 1962, nel giorno di Ferragosto, Bruno Cortona vaga per una Roma deserta a bordo della sua Lancia in cerca di sigarette e di un telefono pubblico. Non trovandoli, incontra Roberto, uno studente di giurisprudenza rimasto a casa per preparare gli esami. Dopo avergli concesso la telefonata, Bruno convince Roberto ad unirsi a lui.
Comincia così la loro avventura, all'insegna della comicità: Roberto si troverà ad assecondare l’entusiasta Bruno che sembra volersi godere ogni secondo della giornata. I due sono esattamente uno l’opposto dell’altro, tanto serio Roberto quanto allegro e passionale Bruno, e probabilmente per questo la loro 'coppia' funziona. Risi racconterà così non solo Roma ma anche la vita estiva e ferragostana nell'Italia degli Sessanta, con le spiagge affollate, le serate di musica e i fuori d’artificio.
Altro film cult, datato 1980, sempre ambientato in una Roma deserta, è 'Un sacco bello', esordio alla regia di Carlo Verdone. Commedia italiana, pluripremiata, racconta le disavventure di tre personaggi: Enzo, Leo e Ruggero (tutti interpretati da Verdone), che a modo loro cercano di combattere la propria solitudine e 'organizzare' il ferragosto. C'è Leo Nuvolone, ingenuo e goffo ragazzo di Trastevere, ossessionato dalla dispotica madre che lo attende a Ladispoli per trascorrere il Ferragosto. Per strada si imbatte in Marisol, una giovane turista spagnola in difficoltà che lo convince a ospitarla a casa, ad accompagnarla in giro per Roma e poi a organizzare una romantica cena in terrazza. Ma sul più bello piomberà in casa il fidanzato di lei.
Enzo è un ragazzone quasi trentenne, che nasconde la sua solitudine dietro una falsa sicurezza e aneddoti improbabili. Convince il suo demotivato conoscente Sergio a partire per una vacanza, il giorno di Ferragosto, a Cracovia. Ma appena fuori città, questi avverte un fortissimo malore ed Enzo è costretto a portarlo in un ospedale, dove intrattiene infermieri e portantini con i suoi racconti mirabolanti. Il ricovero d'urgenza di Sergio per calcolosi biliare fa sfumare il viaggio. Enzo non si dà per vinto e si mette alla disperata ricerca di qualcuno con cui rimpiazzarlo.
Ruggero, un hippy svampito convinto di aver avuto un'esperienza mistica, vive in ritiro in una comunità di Città della Pieve, dove si professa l'amore libero e il 'distacco dal mondo materialistico'. Trovandosi a Roma con la sua ragazza Fiorenza per fare questua a un incrocio, incontra casualmente suo padre, che invita i due in casa per una chiacchierata nel tentativo di convincere suo figlio a rientrare nei ranghi. Lì la coppia s'intrattiene con una bislacca terna di personaggi (un ambiguo sacerdote, un professore arrogante e moralista e il pignolo e logorroico cugino Anselmo) in quello che si trasforma via via in un surreale e patetico dialogo tra sordi.
A raccontare ancora una Roma deserta nel giorno di Ferragosto è, nel 1993, Nanni Moretti nel primo dei tre episodi di 'Caro Diario' - premiato per la Miglior Regia al Festival di Cannes 1994 - in cui il regista 'riscopre' la città a bordo della sua moto, attraversando diversi quartieri della Capitale. 'In Vespa' - è il nome dell'episodio - è un viaggio nelle bellezze (e nelle bruttezze) paesaggistiche, architettoniche e monumentali della città eterna, accompagnato dalle riflessioni del regista che spaziano dalla critica cinematografica, alla sociologia e alla sfaccettata urbanistica dei quartieri che attraversa: dalla Garbatella fino a Spinaceto, a sud della capitale, fino a Ostia, nella zona dove fu ucciso Pier Paolo Pasolini e dove sorge un monumento alla memoria.
E ancora: 'Pranzo di Ferragosto' commedia di esordio alla regia di Gianni Di Gregorio, che ne è anche sceneggiatore e interprete, in cui il protagonista è Gianni, un uomo di mezz’età, figlio unico, che vive con sua madre in una vecchia casa nel centro di Roma. Tiranneggiato da lei, nobildonna decaduta, trascina le sue giornate fra le faccende domestiche e l’osteria. Il giorno prima di Ferragosto l’amministratore del condominio gli propone di ospitare in casa la propria madre per i due giorni di vacanza. In cambio gli scalerà i debiti accumulati negli anni sulle spese condominiali. Costretto ad accettare, Gianni si ritroverà in casa anche la zia dell'amministratore che non sa dove collocare. Gianni, travolto e annichilito dallo scontro fra i tre potenti caratteri, si adopera eroicamente per farle contente. Accusa un malore e chiama un amico medico che lo tranquillizza ma, implacabile, gli lascia la sua vecchia madre perché è di turno in ospedale. Gianni passa ventiquattr’ore d’ inferno. Quando arriva il sospirato momento del congedo però le signore cambiano le carte in tavola…
Una storia simile, con protagonista la solitudine degli anziani, era stata quella raccontata in 'Una botta di vita', commedia del 1988 diretta da Enrico Oldoini, con Alberto Sordi. Siamo alla vigilia di Ferragosto, Elvio Battistini è un anziano che si ritrova solo a casa dopo che la sua famiglia è partita in vacanza per la Grecia, abbandonandolo in città. Destino che lo accomuna al coetaneo Giuseppe Mondardini, individuo solitario ma pieno di vitalità, proprietario di una Lancia Aurelia. I due decidono quindi di partire per Bordighera, ma finiscono per ritrovarsi a Saint Tropez, dove vivono avventure paradossali e tragicomiche.
Tutt'altro scenario - all'insegna delle vacanze al mare - quello di 'Ferie d'agosto', film di Paolo Virzì del 1996, girato sull'isola di Ventotene: il racconto dellla convivenza forzata di due famiglie, vicine di casa, agli antipodi, almeno sulla carta. I Molino - gli intellettuali di sinistra, radical chic e snob - e i Mazzalupi - gli 'arricchiti', superficiali e chiassosi. Stili di vita, pensieri politici e relazioni sentimentali vissute in modo diverso. Il confronto tra i due sfocerà presto in uno scontro. E la pellicola da subito diventerà lo specchio sociale dell’Italia di quegli anni. Sarà il racconto di una sinistra in crisi d’identità disorientata davanti ad un nuovo che avanza che assume le sembianze di un qualunquismo viscerale e di un razzismo altrettanto prepotente. Comportamenti, i loro, opposti e contrari, ma non troppo.
E l'ultimo film in sala, in ordine di tempo, è proprio il sequel della pellicola di Virzì che, dopo ventotto anni è tornato a girare, con 'Un altro Ferragosto', sull'isola di Ventotene dove si ritrovano i Molino e i Mazzalupi. Il ritorno di entrambi i clan sull'isola è l'occasione per un nuovo confronto e per il ritrovamento di vecchi e nuovi personaggi. Sandro Molino è ormai morente e il figlio ventiseienne Altiero, imprenditore digitale sposato con un fotomodello, decide di invitare gli amici del padre a trascorrere un'ultima estate tutti insieme. Ma negli stessi giorni la cittadina ospita anche le nozze di Sabry Mazzalupi, diventata celebrità del web, che portano a Ventotene non solo la famiglia della donna, ma anche giornalisti, curiosi e arrampicatori sociali.
- 00:03 - Riforma legge Severino, pressing Forza Italia e Lega
Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Dal sovraffollamento delle carceri alla questione dell'abuso d'ufficio, passando per la custodia cautelare. Il fronte giustizia domina il dibattito pubblico, nella torrida estate della politica. Ma a tornare prepotentemente in auge in queste ore è anche il nodo della legge Severino, che Forza Italia vorrebbe modificare cancellando la norma relativa alla sospensione dei sindaci condannati in primo grado, ritenuta dagli azzurri "l'anticipazione di una condanna" e quindi la "negazione" del principio di presunzione di innocenza. Il partito di Silvio Berlusconi, per tramite del responsabile Dipartimenti Alessandro Cattaneo, chiede di aprire un dibattito sull'argomento "che possa aumentare l'elemento di garanzia per i cittadini".
Una cauta apertura arriva anche dal sottosegretario di Fratelli d'Italia alla Giustizia, Andrea Delmastro, nonostante il partito di Giorgia Meloni abbia mostrato una sensibilità diversa da quella di Fi (come dimostra l'astensione in Aula alla Camera a luglio su un ordine del giorno presentato dal Pd e votato da Lega e Forza Italia): "Che ci sia un tema di bilanciamento fra amministratori locali e deputati, è evidente. Ed è vero che un intervento a gamba tesa della legge, senza neanche la seconda sentenza di merito, costituisce un problema", dice all'Adnkronos Delmastro a proposito della sospensione di sindaci e amministratori locali dai loro incarichi dopo la sola sentenza di primo grado, prevista dalla legge Severino. Per il sottosegretario di Via Arenula "si può lavorare per rendere più coerente la legge Severino con il dettato costituzionale e con il principio di non colpevolezza".
No a un'abolizione 'tout court' della legge, dunque, come chiedeva uno dei quesiti referendari del 2022, "ma un intervento che tenda a equiparare un po' di più gli amministratori locali ai parlamentari, mantenendo in piedi l'impalcatura della Severino ma in maniera più aderente al dettato costituzionale. Si potrebbe intervenire, per esempio, dopo la sentenza di secondo grado": questa una possibile soluzione prospettata da Delmastro.
"Ovviamente - osserva l'esponente di Fratelli d'italia - è un tema molto complesso che riguarda da una parte la necessità di garantire il principio costituzionale di non colpevolezza e dall'altra parte, visto che interviene anche per reati molto seri, la necessità di sanzionare l'amministratore pubblico per casi gravi con sospensioni e incompatibilità. Occorre bilanciare questi due principi".
Per Giulia Bongiorno della Lega, un intervento sulla legge Severino è necessario ma serve prima mettere mano ad altri provvedimenti urgenti: "Premesso che in questo momento la priorità assoluta è il sovraffollamento delle carceri e che ulteriori temi meritevoli di attenzione sono la velocizzazione dei processi e la riforma delle misure cautelari, la Lega già con il referendum ha espresso una chiara posizione sulla legge Severino. E cioè, che è necessario un intervento diretto ad evitare che ci siano conseguenze immediate per gli amministratori dopo la sentenza di primo grado, in assenza di una definitività della sentenza", dice all'Adnkronos la senatrice leghista. "Ovviamente - prosegue - ci sarà una riunione dei responsabili giustizia della maggioranza. Ma credo che su questo tema ci sia un'unità di vedute".
E mentre Forza Italia insiste per portare a casa una delle storiche battaglie di Silvio Berlusconi (che proprio a causa della legge Severino fu estromesso dal Senato nel 2013 a seguito della condanna per frode fiscale nel processo Mediaset), il ministro della Giustizia interviene nel dibattito riconoscendo, in un'intervista al Corriere della Sera, che all'interno della maggioranza esistono diverse posizioni: "Ma stiamo trovando serenamente una sintesi", assicura il Guardasigilli.