Articoli di Sara Magnoli →
Video →
![Adn Kronos](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ifq-2019/assets/img/png/adnkronos_logo_full.png)
- 11:05 - Milano-Cortina: Riesame, 'decreto governo non ferma indagine su corruzione'
Milano, 17 lug. (Adnkronos) - Il Riesame di Milano non scoglie il nodo sulla natura (pubblica o privata) della Fondazione Milano Cortina 2026 - come anticipato ieri dalle agenzie - ritenendolo un dilemma ininfluente per confermare il sequestro all'ex dirigente Massimiliano Zuco - ma nel provvedimento in cui riqualifica (per ora) il reato in corruzione fra privati, sottolinea come dal decreto legge ad hoc sui Giochi invernali "non consegue l'irrilevanza penale del fatto" e dunque non si ferma l'inchiesta della procura di Milano che indaga per corruzione.
Il Riesame rileva come le imputazioni formulate dalla procura "trova solida rispondenza negli esiti dell'attività investigativa", cioè nei documenti (chat e mail) sequestrati e anche le numerose intercettazioni agli atti sono "più che adeguate a delineare un'ipotesi corruttiva".
In tal senso, scrivono i giudici, "deve ritenersi che la documentazione (anche con riferimento alla sua allocazione su dispositivi elettronici e informatici), in funzione della ricostruzione dei rapporti degli indagati fra loro e degli atti e comportamenti concreti nell'esercizio delle proprie funzioni da parte dei vertici e dirigenti di Fondazione Milano Cortina 2026, rappresenti res pertinente al reato per cui si procede, la cui acquisizione appare imprescindibile per accertare i termini della vicenda complessiva, li ruolo da ciascuno in essa rivestito e, in definitiva, la rilevanza".
- 10:51 - **Dl sport: ok Camera con 174 sì, passa al Senato**
Roma, 17 lug. (Adnkronos) - Via libera dell'Aula della Camera con 174 voti favorevoli, 123 contrari e 5 astenuti al decreto sport e scuola. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
- 10:48 - Calcio: La Russa, 'in campo cerco equilibrio maggioranza-opposizione come in Senato'
Roma, 17 lug. (Adnkronos) - La partita del cuore, disputata ieri a L'Aquila, "è un'occasione interessante perché parlamentari e cantanti, che sono due espressioni diverse della società, intanto si confrontano, e all'interno della partita i politici di varie aree culturali, sociali e soprattutto politiche, giocano insieme, il che capita raramente. Questo è il bello e per questo ho accettato di fare l'allenatore, perché come presidente del Senato cerco sempre di tenere l'equilibrio tra maggioranza e opposizione. Qui non faccio fatica, giocano tutti nella stessa squadra, mi auguro che collaborino". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine del match di ieri.
"Nella formazione ho previsto che ci siano sempre due donne in campo: Di Maggio ala destra perché la Schlein - spiega - era all'ala destra con il piede sinistro ma ha preferito stare come seconda punta".
- 10:43 - Ue: Ciriani, 'voto a von der Leyen? No gratis, Meloni difenderà Italia con unghie e denti'
Roma, 17 lug. (Adnkronos) - "Siamo usciti dalle elezioni europee come unico governo rafforzato, Meloni" dopo il voto di giugno "è più forte di quanto non fosse prima: è un dato politico di cui bisogna prendere atto. L'Italia è un paese fondatore dell'Unione Europea e tra le economie più avanzate: non può stare ai margini. L'Ecr ha chiesto un cambia di rotta", a partire dal "green deal. In base alle risposte che arriveranno su questi dossier, Giorgia Meloni deciderà l'atteggiamento" da tenere sul voto al bis di Ursula von der Leyen. "Abbiamo avanzato delle richieste, aspettiamo delle risposte e determineremo il nostro voto". Così il ministro ai Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, ospite di Start su Skytg24. A chi gli chiede se non sia da escludere che per il bis di von der Leyen arrivino i 24 voti dei meloniani, "non sono in grado di dirlo - dice Ciriani -, ma conosco la determinazione del nostro presidente e so che non darà nessun voto gratis: ogni voto a Ecr e degli italiani verrà difeso con le unghie e con i denti. Siamo un grande paese e chiediamo di essere rispettati".
- 10:36 - Milano-Cortina: Riesame, 'clientelismo e smaccato favoritismo, doveroso indagare'
Milano, 15 lug. (Adnkronos) - Nel confermare il sequestro preventivo nei confronti di Massimiliano Zuco, ex dirigente della fondazione Milano Cortina 2026 indagato dalla procura meneghina in un'inchiesta sulla corruzione, i giudici del Riesame sottolineano la "solida" tesi accusatoria che sostiene come l'ex ad Vincenzo Novari e lo stesso Zuco e l'imprenditore Luca Tomassini, si sarebbero mossi per interessi economici personali, "utilità direttamente riconnesse alla violazione dei doveri incombenti su Novari e Zuco (che al primo rispondeva direttamente in una relazione anche personale privilegiata) nell'interesse di Fondazione, e che avrebbero dovuto guidarne l'azione non in termini di smaccato favoritismo".
Nell'ordinanza di una decina di pagine si evidenzia come agli elementi "già più che adeguati a delineare un'ipotesi corruttiva, si aggiungono ad abundantiam le intercettazioni che offrono contezza nelle stesse parole di Zuco dell'alterazione in favore delle società di Tomassini delle procedure di gara" e l'uso del termine "noi" da parte di Zuco certifica un "palese conflitto di interessi con li ruolo assunto all'interno della Fondazione, avendo l'obbligo di stipulare in maniera terza ed imparziale accordi nell'interesse dell'ente". Di più: le indagini "lasciano chiaramente emergere che Zuco interveniva - a tratti anche imperativamente - con i suoi collaboratori, agevolando le società di Tomassini, fino all'intervento diretto (nella gara dei servizi digitali)". Dati che legittimano il sequestro, ma che non impongono al Riesame di stabilire la natura della fondazione - punto principale della questione che potrebbe azzoppare l'inchiesta se fosse un ente privato - poiché non incide nella decisione dei giudici. Il sequestro di chat e mail appare "imprescindibile" per chiarire la vicenda, mentre l'esito decisorio "non pare condizionato" dalla applicazione dell'articolo 1 del decreto ad hoc del governo (norma avente efficacia temporanea).
Il quadro che è emerso dalle audizioni dei testimoni "e che trova rispondenza nelle intercettazioni (in particolare con riferimento al clientelismo che sovraintendeva alle assunzioni in Fondazione; alla carenza di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa a fronte di esborsi anche importanti per Fondazione li cui deficit di bilancio si è nel tempo amplificato in termini di progressione geometrica)" rende "non solo utile ma anche doveroso l'espletamento di ulteriori indagini per acquisire prove certe o ulteriori del fatto, non altrimenti ottenibili senza il vincolo sulla documentazione e sui dispositivi informatici ed elettronici nella disponibilità di Zuco" scrivono i giudici del Riesame che confermano i sequestro e riqualificano il reato in corruzione tra privati.
- 10:32 - Autonomia: Ciriani, 'giusto che Veneto faccia sue richieste'
Roma, 17 luh. (Adnkronos) - "E' giusto che il Veneto faccia le sue richieste". Così il ministro ai Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, ospite di Start su Skytg24, sulla richiesta avanzata dal governatore Luca Zaia di avviare la cessione delle nove materie non Lep.
- 10:29 - Hiv, esperti: "Dialogo, personalizzazione e attenzione ad aspetti pratici essenziali per aderenza terapeutica"
(Adnkronos) - Oggi le persone che vivono con Hiv, grazie ai progressi della ricerca e alle nuove terapie, hanno un'aspettativa e una qualità di vita molto superiori rispetto al passato. L’avanzare dell’età, però, li espone spesso alle comorbilità che altre patologie legate all’invecchiamento possono provocare, con conseguente necessità di dover seguire terapie anche per altre patologie croniche. Un aspetto, questo, che può influire sull’aderenza alla terapia antiretrovirale, in particolare per quella orale, che richiede costanza e regolarità da parte del paziente. L’aderenza, infatti, può essere faticosa per chi deve assumere una terapia tutta la vita, specie se quotidianamente.
“Nei pazienti che hanno comorbidità o che per altre questioni seguono politerapie, cioè che assumono già una terapia per via orale fatta di più compresse, la terapia antiretrovirale deve essere il più semplice possibile, perché tra l'altro la pillola della terapia per l'infezione da Hiv a volte per il paziente ha un “sapore diverso”, in senso metaforico chiaramente, perché è associata comunque a un peso psicologico”. Lo spiega Antonella Castagna, direttrice della Clinica di Malattie infettive dell'università Vita-Salute San Raffaele, Istituto scientifico San Raffaele di Milano.
“È importante trovare strategie che ricordino il meno possibile alla persona di essere Hiv positiva”, osserva Gabriella d’Ettorre, professore associato di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma, che prosegue: “ma un altro aspetto che contribuisce ad aiutare l'aderenza alla terapia è la spiegazione alla persona che vive con Hiv di quello che andiamo a fare insieme. Gestire l'infezione significa assumere una terapia che tenga sotto controllo il virus e soltanto nel momento in cui noi medici rendiamo edotta la persona di quello che è il compito della terapia e di quello a cui si può andare incontro nel momento in cui non la si assume, allora si stabilisce un'alleanza medico-paziente che diventa un'alleanza terapeutica che contribuisce all'ottimizzazione dell'aderenza alla terapia”.
“Bisogna conoscere il paziente e, al di là dei progressi delle terapie, risulta essenziale il rapporto fra medico e paziente per la riuscita della cura”, rimarca Elio Manzillo, direttore Uoc Immunodeficienze e Malattie dell'immigrazione, Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli, Ospedale Cotugno di Napoli. “Il percorso terapeutico non è una mera distribuzione di farmaci o convincere il paziente che il farmaco che gli si sta somministrando sia il migliore - prosegue - il paziente va portato per mano e seguito”.
"A volte si pensa all'aderenza terapeutica come a un insieme di fattori molto difficili da gestire - e in parte è vero anche se le terapie antiretrovirali di oggi ci hanno molto semplificato il compito - ma direi che l'ascolto del paziente e un approccio personalizzato sono fondamentali. E probabilmente dobbiamo fare ancora un po' di strada su questo aspetto”, sottolinea Castagna.
"Il messaggio chiave - specifica D'Ettorre - è che ogni persona è singola, è diversa dall'altra, non esiste la terapia adatta a tutti, esiste la terapia che deve calzare bene alla singola persona".
In quest'ottica, soprattutto per quanto riguarda la terapia orale, anche piccole attenzioni, come un packaging compatto e discreto e che, grazie all’indicazione dei giorni della settimana, aiuti a tenere il conto delle pillole, possono essere importanti per favorire l'aderenza alla terapia.
“Assolutamente, fra l’altro ne abbiamo un'esperienza diretta quando conduciamo gli studi clinici dove c'è una verifica molto più stringente del numero di pillole consegnate al paziente e restituite; quindi, tutto ciò che sembrano piccoli dettagli, ma che favoriscono l'assunzione della terapia in modo semplice, ha degli impatti anche sull'aderenza alla terapia e, in generale, sulla qualità di vita”, argomenta Castagna.
"Spesso ci sfugge che dover portare delle compresse con sé e magari aver bisogno di conservarle in un dato modo può non essere sempre facile per la singola persona, in base a quella che è la sua vita. Quindi anche il confezionamento dei farmaci diventa un aspetto importante che le aziende, devo dire, tengono in considerazione non solo per un discorso di conservazione e di trasporto ma anche per aiutare i pazienti a non dimenticare l'assunzione del farmaco. Questo è un aspetto importante perché siamo di fronte a un'infezione cronica e proprio questa cronicità di assunzione dei farmaci può essere poi causa di dimenticanza nella quotidianità", aggiunge D’Ettorre.
Si comprende bene, dunque, come anche un packaging che incontra le esigenze di flessibilità del paziente, assume un ruolo non trascurabile nel difficile equilibrio psicologico che una aderenza terapeutica ottimale richiede.
Peraltro, le persone che vivono con Hiv sono coscienti di avere più opzioni terapeutiche a disposizione, esponendoli però anche al rischio di una minore aderenza: “Essere consapevoli di avere a disposizione più opportunità terapeutiche efficaci e meno tossiche spesso fa sì che si abbassi il livello di aderenza dei pazienti. Infatti, rispetto ai pazienti del passato quelli di oggi partono in condizioni migliori - chiarisce Manzillo -. Le persone che noi osserviamo come naive (coloro che non ha mai assunto una determinata molecola, ndr) hanno una situazione immunologica di base sicuramente discreta, il che permette loro di rispondere meglio alla terapia farmacologica ma che non deve indurli ad abbassare la guardia”, conclude Manzillo.
![Adn Kronos](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ifq-2019/assets/img/png/adnkronos_logo.png)