Tomaso Montanari
Storico dell'arte
Sono nato nel 1971 a Firenze, dove vivo. Studio l’arte dell’età barocca e la storia del patrimonio culturale.
Mi sono formato alla Normale di Pisa, ho insegnato a lungo alla Federico II di Napoli e ora sono professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università per Stranieri di Siena.
Sono convinto che gli storici dell’arte servano a fare entrare le opere d’arte nella vita intellettuale ed emotiva di chi si occupa di tutt’altro.
Penso anche che l’amore per la storia dell’arte non debba essere un fatto privato (o peggio un’evasione, o un modo per non pensare), ma pubblico e ‘politico’. L’articolo 9 della Costituzione ha, infatti, mutato irreversibilmente il ruolo del patrimonio storico e artistico italiano, facendone un segno visibile della sovranità dei cittadini, dell’unità nazionale, e dell’eguaglianza costituzionale, perché ciascuno di noi (povero o ricco, uomo o donna, cattolico o musulmano, colto o incolto) ne è egualmente proprietario.
Ma tutto questo è assai difficile da capire, perché oggi la storia dell’arte non è più un sapere critico, ma un’industria dell’intrattenimento ‘culturale’ (e dunque fattore di alienazione, di regressione intellettuale e di programmatico ottundimento del senso critico). Strumentalizzata dal potere politico e religioso, banalizzata dai media e sfruttata dall’università, la storia dell’arte è ormai una escort di lusso della vita culturale.
È per questo che oggi non basta fare ricerca e insegnare, ed è per questo che ho scritto A cosa serve Michelangelo? (Einaudi 2011), La madre dei Caravaggio è sempre incinta (Skira 2012), Le pietre e il popolo (minimum fax 2013), Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà (minimum fax 2014), Privati del patrimonio (Einaudi 2015), e (con Vincenzo Trione), Contro le mostre (Einaudi 2017).
Tra i miei libri di ricerca recenti: La libertà di Bernini (Einaudi 2016) e Costituzione italiana. Articolo 9 (Carocci 2018).
Ho ideato e condotto due serie televisive dedicate a Bernini e a Caravaggio per Rai 5 e la serie Favole, forme figure per Loft, la tv del Fatto Quotidiano.
Scrivo sul Fatto Quotidiano, per il quale ogni lunedì tengo la rubrica Le pietre e il popolo. Ho anche una rubrica sul Venerdì di Repubblica: Ora d’arte.
Ho provato (direi inutilmente) a rimettere in piedi una sinistra in Italia, e sono presidente dell’associazione di cultura politica Libertà e Giustizia. Ho dedicato un piccolo libro all’impegno civile degli intellettuali: Cassandra muta (Gruppo Abele 2017).
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- 15:13 - Sostenibilità, concorso 'I Fiori del Mulino': premio ai campi fioriti più belli
Parma, 27 set. (Adnkronos) - L'azienda agricola di Mirandola (Modena) Lorenzo Ferrarini si è aggiudicata la quarta edizione de 'I Fiori del Mulino', il concorso fotografico di Mulino Bianco che premia l’azienda agricola che si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello. A scegliere gli scatti più belli, una giuria composta da Wwf e Mulino Bianco, che ha selezionato 20 foto, e poi i consumatori, che hanno votato per scegliere i finalisti e il vincitore. Un'edizione speciale che ha visto le aree dedicate a 'I Fiori del Mulino' oltre 2000 ettari, una superficie pari ad oltre 2.900 campi da calcio. Seconda Annalisa Oca anche di San Felice sul Panaro.
Tutte le aziende partecipanti aderiscono alla Carta del Mulino, il disciplinare di agricoltura sostenibile di Mulino Bianco dedicato alla farina di grano tenero, che prescrive 10 regole che gli agricoltori aderenti si impegnano a seguire. Tra gli obiettivi della Carta del Mulino, quello di destinare ogni anno il 3% dei campi di grano tenero a fiori che favoriscono l’impollinazione, in modo da salvaguardare l’ecosistema. ”E' un'attività in cui abbiamo creduto da subito - spiega Laura Signorelli, Marketing Director Equity Mulino Bianco - perché ci consente di portare a terra e concretizzare una delle regole della Carta del Mulino e dopo 4 anni abbiamo raggiunto dei risultati importanti (misurati con l'Università di Bologna) riscontrando un aumento significativo della quantità di insetti impollinatori, come un +64% di api, ma anche della varietà degli insetti impollinatori. In più è un'attività che ci consente di coinvolgere la nostra filiera a partire dalle aziende agricole e proprio con l'evento che abbiamo fatto oggi abbiamo visto quanto si riescano a coinvolgere anche tutte le generazioni che fanno parte di queste aziende agricole, quindi dai padri ai figli vengono coinvolti in questo impegno a favore della biodiversità”.
La ricerca scientifica condotta dall’Università di Bologna ('Flowering areas enhance insect pollinators and biological control agents in wheat intensive agro-ecosystems') ha misurato i benefici sull’incremento in termini di biodiversità e di numero di specie di insetti utili e specie vegetali in seguito all’adesione delle aziende alla Carta del Mulino. Quello che emerge, confrontando i campi con le aree Fiori del Mulino con quelli senza, è un aumento in 4 anni del 64% di api selvatiche, 42% di farfalle e 40% di sirfidi. La Carta del Mulino è un progetto partito nel 2019, che oggi coinvolge oltre 100 prodotti Mulino Bianco realizzati con farina di grano tenero 100% da agricoltura sostenibile. Un risultato che copre la larga maggioranza dell’intero portfolio prodotto della marca (circa 140 prodotti), un grande balzo in avanti rispetto al 2020, quando i prodotti erano solo 17. Le imprese agricole che hanno aderito al disciplinare sono passate dalle 500 del 2020 alle oltre 2000 di oggi e solo nel 2023 hanno prodotto circa 300.000 tonnellate di grano.
“La Carta del Mulino è sostanzialmente un disciplinare per la coltivazione sostenibile del grano tenero che è la nostra materia prima principale per i prodotti mulino bianco - commenta Signorelli - e questo disciplinare è stato sicuramente un progetto pionieristico con 10 regole che ci consentono non solo di avere un approccio sostenibile alla coltivazione quindi nel rispetto dell'ambiente ma ci consentono anche di portare impatti positivi sull'ambiente che ci circonda e che dà origine poi alla materia prima che utilizziamo per i nostri prodotti. Quindi è un progetto che ci ha visto ottenere risultati importanti ed è un progetto che lavora anche a sostegno della filiera, noi cerchiamo di trasferire anche il valore che andiamo a creare a tutti gli attori coinvolti quindi dalle aziende agricole, i mulini, i centri di stoccaggio con l'obiettivo proprio di far funzionare in modo sempre più efficiente il sistema e al tempo stesso fare il bene della natura”.
- 15:04 - Sostenibilità, concorso 'I Fiori del Mulino': premio ai campi fioriti più belli
Parma, 27 set. (Adnkronos) - L'azienda agricola di Mirandola (Modena) Lorenzo Ferrarini si è aggiudicata la quarta edizione de 'I Fiori del Mulino', il concorso fotografico di Mulino Bianco che premia l’azienda agricola che si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello. A scegliere gli scatti più belli, una giuria composta da Wwf e Mulino Bianco, che ha selezionato 20 foto, e poi i consumatori, che hanno votato per scegliere i finalisti e il vincitore. Un'edizione speciale che ha visto le aree dedicate a 'I Fiori del Mulino' oltre 2000 ettari, una superficie pari ad oltre 2.900 campi da calcio. Seconda Annalisa Oca anche di San Felice sul Panaro.
Tutte le aziende partecipanti aderiscono alla Carta del Mulino, il disciplinare di agricoltura sostenibile di Mulino Bianco dedicato alla farina di grano tenero, che prescrive 10 regole che gli agricoltori aderenti si impegnano a seguire. Tra gli obiettivi della Carta del Mulino, quello di destinare ogni anno il 3% dei campi di grano tenero a fiori che favoriscono l’impollinazione, in modo da salvaguardare l’ecosistema. ”E' un'attività in cui abbiamo creduto da subito - spiega Laura Signorelli, Marketing Director Equity Mulino Bianco - perché ci consente di portare a terra e concretizzare una delle regole della Carta del Mulino e dopo 4 anni abbiamo raggiunto dei risultati importanti (misurati con l'Università di Bologna) riscontrando un aumento significativo della quantità di insetti impollinatori, come un +64% di api, ma anche della varietà degli insetti impollinatori. In più è un'attività che ci consente di coinvolgere la nostra filiera a partire dalle aziende agricole e proprio con l'evento che abbiamo fatto oggi abbiamo visto quanto si riescano a coinvolgere anche tutte le generazioni che fanno parte di queste aziende agricole, quindi dai padri ai figli vengono coinvolti in questo impegno a favore della biodiversità”.
La ricerca scientifica condotta dall’Università di Bologna ('Flowering areas enhance insect pollinators and biological control agents in wheat intensive agro-ecosystems') ha misurato i benefici sull’incremento in termini di biodiversità e di numero di specie di insetti utili e specie vegetali in seguito all’adesione delle aziende alla Carta del Mulino. Quello che emerge, confrontando i campi con le aree Fiori del Mulino con quelli senza, è un aumento in 4 anni del 64% di api selvatiche, 42% di farfalle e 40% di sirfidi. La Carta del Mulino è un progetto partito nel 2019, che oggi coinvolge oltre 100 prodotti Mulino Bianco realizzati con farina di grano tenero 100% da agricoltura sostenibile. Un risultato che copre la larga maggioranza dell’intero portfolio prodotto della marca (circa 140 prodotti), un grande balzo in avanti rispetto al 2020, quando i prodotti erano solo 17. Le imprese agricole che hanno aderito al disciplinare sono passate dalle 500 del 2020 alle oltre 2000 di oggi e solo nel 2023 hanno prodotto circa 300.000 tonnellate di grano.
“La Carta del Mulino è sostanzialmente un disciplinare per la coltivazione sostenibile del grano tenero che è la nostra materia prima principale per i prodotti mulino bianco - commenta Signorelli - e questo disciplinare è stato sicuramente un progetto pionieristico con 10 regole che ci consentono non solo di avere un approccio sostenibile alla coltivazione quindi nel rispetto dell'ambiente ma ci consentono anche di portare impatti positivi sull'ambiente che ci circonda e che dà origine poi alla materia prima che utilizziamo per i nostri prodotti. Quindi è un progetto che ci ha visto ottenere risultati importanti ed è un progetto che lavora anche a sostegno della filiera, noi cerchiamo di trasferire anche il valore che andiamo a creare a tutti gli attori coinvolti quindi dalle aziende agricole, i mulini, i centri di stoccaggio con l'obiettivo proprio di far funzionare in modo sempre più efficiente il sistema e al tempo stesso fare il bene della natura”.
- 15:03 - Sostenibilità, concorso 'I Fiori del Mulino': premio ai campi fioriti più belli
Parma, 27 set. (Adnkronos) - L'azienda agricola di Mirandola (Modena) Lorenzo Ferrarini si è aggiudicata la quarta edizione de 'I Fiori del Mulino', il concorso fotografico di Mulino Bianco che premia l’azienda agricola che si è distinta nel coltivare il campo fiorito più bello. A scegliere gli scatti più belli, una giuria composta da Wwf e Mulino Bianco, che ha selezionato 20 foto, e poi i consumatori, che hanno votato per scegliere i finalisti e il vincitore. Un'edizione speciale che ha visto le aree dedicate a 'I Fiori del Mulino' oltre 2000 ettari, una superficie pari ad oltre 2.900 campi da calcio. Seconda Annalisa Oca anche di San Felice sul Panaro.
Tutte le aziende partecipanti aderiscono alla Carta del Mulino, il disciplinare di agricoltura sostenibile di Mulino Bianco dedicato alla farina di grano tenero, che prescrive 10 regole che gli agricoltori aderenti si impegnano a seguire. Tra gli obiettivi della Carta del Mulino, quello di destinare ogni anno il 3% dei campi di grano tenero a fiori che favoriscono l’impollinazione, in modo da salvaguardare l’ecosistema. ”E' un'attività in cui abbiamo creduto da subito - spiega Laura Signorelli, Marketing Director Equity Mulino Bianco - perché ci consente di portare a terra e concretizzare una delle regole della Carta del Mulino e dopo 4 anni abbiamo raggiunto dei risultati importanti (misurati con l'Università di Bologna) riscontrando un aumento significativo della quantità di insetti impollinatori, come un +64% di api, ma anche della varietà degli insetti impollinatori. In più è un'attività che ci consente di coinvolgere la nostra filiera a partire dalle aziende agricole e proprio con l'evento che abbiamo fatto oggi abbiamo visto quanto si riescano a coinvolgere anche tutte le generazioni che fanno parte di queste aziende agricole, quindi dai padri ai figli vengono coinvolti in questo impegno a favore della biodiversità”.
La ricerca scientifica condotta dall’Università di Bologna ('Flowering areas enhance insect pollinators and biological control agents in wheat intensive agro-ecosystems') ha misurato i benefici sull’incremento in termini di biodiversità e di numero di specie di insetti utili e specie vegetali in seguito all’adesione delle aziende alla Carta del Mulino. Quello che emerge, confrontando i campi con le aree Fiori del Mulino con quelli senza, è un aumento in 4 anni del 64% di api selvatiche, 42% di farfalle e 40% di sirfidi. La Carta del Mulino è un progetto partito nel 2019, che oggi coinvolge oltre 100 prodotti Mulino Bianco realizzati con farina di grano tenero 100% da agricoltura sostenibile. Un risultato che copre la larga maggioranza dell’intero portfolio prodotto della marca (circa 140 prodotti), un grande balzo in avanti rispetto al 2020, quando i prodotti erano solo 17. Le imprese agricole che hanno aderito al disciplinare sono passate dalle 500 del 2020 alle oltre 2000 di oggi e solo nel 2023 hanno prodotto circa 300.000 tonnellate di grano.
“La Carta del Mulino è sostanzialmente un disciplinare per la coltivazione sostenibile del grano tenero che è la nostra materia prima principale per i prodotti mulino bianco - commenta Signorelli - e questo disciplinare è stato sicuramente un progetto pionieristico con 10 regole che ci consentono non solo di avere un approccio sostenibile alla coltivazione quindi nel rispetto dell'ambiente ma ci consentono anche di portare impatti positivi sull'ambiente che ci circonda e che dà origine poi alla materia prima che utilizziamo per i nostri prodotti. Quindi è un progetto che ci ha visto ottenere risultati importanti ed è un progetto che lavora anche a sostegno della filiera, noi cerchiamo di trasferire anche il valore che andiamo a creare a tutti gli attori coinvolti quindi dalle aziende agricole, i mulini, i centri di stoccaggio con l'obiettivo proprio di far funzionare in modo sempre più efficiente il sistema e al tempo stesso fare il bene della natura”.
- 15:03 - Leasys si aggiudica gara Consip, fornirà 15.300 veicoli alla PA
Roma, 27 set. - (Adnkronos) - Leasys annuncia di essersi aggiudicata l’appalto indetto da Consip per la fornitura di 15.300 veicoli per la Pubblica Amministrazione italiana. L’accordo quadro messo in gara copre l’intero territorio italiano e comprende cinque categorie di veicoli: 4.300 city car, 2.500 vetture compatte, 2.500 veicoli commerciali, 1.200 vetture con allestimento per la polizia locale e 4.800 vetture allestite per le forze di sicurezza. I veicoli forniti si articolano su 30 diversi modelli il 90% dei quali appartenenti a brands del Gruppo Stellantis. La flotta che sarà fornita è composta principalmente da motorizzazioni ibride, a cui si aggiunge un significativo numero di vetture elettriche. Completa il lotto una componente di veicoli commerciali endotermici.
Gli ordini dei veicoli in noleggio a lungo termine saranno avviati dal mese di ottobre e per i successivi 18 mesi, Leasys - con un parco auto di 30.000 veicoli già all’attivo per la Pubblica Amministrazione - "sarà l’unico interlocutore a gestirne la mobilità".
"Ancora una volta - si legge in una nota - Leasys mette in campo la sua comprovata esperienza nella gestione delle flotte pubbliche grazie al suo dipartimento dedicato alle PA, Public Administration & Institutional Sales. Questa divisione specializzata, infatti, si compone di uno staff altamente qualificato con elevata esperienza nella gestione delle gare pubbliche e di clienti istituzionali". Leasys "si conferma, pertanto, il partner ideale per la fornitura di soluzioni di noleggio per le grandi flotte, in grado di fornire l’assistenza e le tecnologie utili a garantire una gestione efficiente secondo i più elevati standard di qualità".
- 14:58 - Pagine Libere, Capone (Ugl): "Necessario cambiamento culturale per dignità lavoro"
Roma, 26 set. (Adnkronos) - "Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto che rappresenta uno straordinario spazio di confronto e dialogo in cui riaffermare la centralità di valori come la dignità del lavoro, la giustizia sociale e la difesa dei diritti dei lavoratori. Pagine Libere vuole offrire un’opportunità di riflessione critica e di approfondimento culturale nella prospettiva di sensibilizzare l’opinione pubblica sull'importanza del lavoro come elemento essenziale nella vita sociale e personale". Ad affermarlo è Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl e Editore di Edizioni Sindacali in occasione dell'evento "Ritorno per il Futuro…Da 117 anni+1", che si è svolto a Roma presso l’anfiteatro di Villa Torlonia – 'La Limonaia', per festeggiare il primo anniversario dalla riedizione di Pagine Libere di Azione Sindacale, la rivista bimestrale del Sindacato Ugl. Per l’occasione, è stato presentato in una versione “limited edition”, con grafica speciale per l’evento, il numero di settembre dedicato al tema della formazione, con un prezioso contributo del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di radunare la comunità culturale di Pagine Libere e tracciare un bilancio di questo primo anno. Sette numeri pubblicati con l’aggiunta di due numeri speciali, ogni articolo di apertura scritto da un ministro per un totale di 8 ministri, oltre 90 collaboratori provenienti dal mondo istituzionale, accademico e del giornalismo. È la fotografia di un’avventura editoriale partita il 20 settembre 2023, giorno in cui sono riprese le pubblicazioni dello storico periodico di approfondimento sul sindacato in rapporto alla politica, alla storia, all’economia, ai new media, all’architettura.
"Alla base di questa iniziativa editoriale - sottolinea Capone - c’è la convinzione che soltanto attraverso un cambiamento culturale sarà possibile riconoscere il valore del lavoro in tutte le sue forme, inclusa la formazione continua e la promozione delle competenze. Questo processo è fondamentale per affrontare le sfide future come l'automazione, la globalizzazione e i cambiamenti nel mercato del lavoro, garantendo che i lavoratori siano adeguatamente preparati e supportati. La rivista, inoltre, intende porsi come un’opportunità di incontro tra sindacati, istituzioni e imprese per contribuire in modo concreto e propositivo al superamento di un’ideologia che contrappone capitale e lavoro, al fine di promuovere un paradigma culturale fondato sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese".
"Guardiamo al futuro con entusiasmo, pronti a nuove sfide e opportunità, - ha auspicato Galeazzo Bignami, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Pagine Libere è una voce che per troppi anni era mancata e a cui auguro una lunga vita, sempre fedele ai principi di libertà che ne sono il fondamento".
Secondo Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e Responsabile Nazionale cultura e innovazione di Fratelli d'Italia: “Grazie alla direzione editoriale di Ada Fichera e all'impegno del Segretario Generale UGL, Francesco Paolo Capone, la nuova edizione di "Pagine Libere", già dopo un anno, sta dimostrando di avere ottimi risultati. La storica testata, fin dalla sua prima fondazione, ha rappresentato le rivoluzioni culturali importanti come le avanguardie dell'inizio del Novecento e del sindacalismo nazionale. La sfida della transizione digitale di questi anni è un tema vitale per la visione partecipativa del settore lavorativo e l’UGL, con Pagine Libere, sta cogliendo in modo significativo questo indirizzo”.
Per Maurizio Gasparri, Capogruppo al Senato di Forza Italia: “L’Ugl nasce da una tradizione sindacale che ha sempre abbinato all’impegno sociale un’attenzione alla cultura. Pagine Libere segue questa volontà: abbina l’azione sindacale a una proiezione culturale e di pensiero. In questo senso, non ci può essere un’azione sindacale che non abbia una dimensione progettuale, un pensiero o dei riferimenti. Pagine Libere riprende una tradizione importante. Bene, dunque, la ripresa di questa iniziativa”.
- 14:32 - 'Roma Jewelry Week', al via la IV edizione
Roma, 27 set. (Adnkronos) - La Roma Jewelry Week torna nella Capitale, per la sua quarta edizione, con un ricco programma di eventi, da oggi al 6 ottobre con un’anteprima mercoledì 25 a Villa Altieri. L’evento di punta si terrà ai Mercati di Traiano- Museo dei Fori Imperiali dal 4 al 6 ottobre. La settimana si amplia per accogliere nuovi progetti. L’evento di respiro internazionale valorizza e diffonde la cultura del gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe storiche e contemporanee. Dato il successo delle edizioni precedenti e la validità di questa iniziativa, promossa dall’associazione Incinque Open Art Monti, quest'anno la RJW vanta la co-organizzazione con l'Assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro insieme con l'Assessorato alla Cultura e l'Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda - Comune di Roma. (Immagini)
Con la collaborazione del VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia e della Città metropolitana di Roma Capitale. Con il patrocinio della Regione Lazio, della Città metropolitana di Roma Capitale e dell’Assessorato Grandi Eventi Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.
"La tradizione orafa di Roma è grande e preziosa, è nostro dovere difenderla e tramandarla ai più giovani. Così come tutte le realtà artigiane, che custodiscono l'anima della città. La nostra priorità è tutelare questo nostro patrimonio e anche per questo abbiamo voluto contribuire a organizzare un grande evento internazionale come il Roma Jewelry Week, che va ad arricchire il panorama delle opportunità di visita a Roma sia per romane e romani che per i turisti". Così Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.
“Con la quarta edizione della manifestazione Roma si conferma scenario di appuntamenti ed eventi legati all'arte orafa contemporanea. Siamo lieti di ospitare presso due prestigiosi musei della Capitale conferenze ed esposizioni di artisti orafi e designer di gioielli tra i più importanti al mondo, che contamineranno la bellezza suggestiva dei luoghi espositivi con la loro creatività. I nostri musei, custodi della bellezza e della cultura del passato, sono il luogo ideale per accogliere una manifestazione che unisce tradizione e modernità e celebra l'arte, la maestria e la creatività di un settore in continua evoluzione”. Così Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale. “Si rinnova, anche quest’anno, il sostegno alla Roma Jewelry Week che, mettendo in risalto l’altissimo contenuto immateriale e quindi culturale del Gioiello Contemporaneo, aiuta altresì a promuovere il valore e la qualità del design e dell’arte orafa italiana, rinforzando la creatività del Made in Italy nel Mondo. Sono quindi davvero molto contenta nel vedere come ogni anno questa manifestazione culturale si arricchisca sempre di più”, afferma l’Assessore alla Cultura del Municipio I - Roma Centro, Giulia Silvia Ghia.
“La Roma Jewelry Week, giunta alla sua quarta edizione, conferma la nostra città come un centro d'eccellenza per l'arte orafa contemporanea. Il Primo Municipio con la sua storia e i suoi prestigiosi musei, è il luogo perfetto per accogliere questa manifestazione rendendo omaggio alla maestria artigianale che il nostro Paese ha sempre saputo esprimere con grande successo." Afferma la Presidente del Municipio I Roma Centro Lorenza Bonaccorsi. L’evento vede numerose iniziative con le adesioni di oltre 170 artisti e designer provenienti da tutto il mondo, che, attraverso la RJW, potranno esporre le loro creazioni. Protagonisti ancora una volta sono i jewelry designer, gli artisti orafi, gli atelier del gioiello, le gallerie, le accademie, le scuole e le associazioni. Per la quarta edizione della RJW, il gioiello contemporaneo continua ad essere promosso come vera e propria opera d’arte portatrice di un proprio racconto. Per il 2024 la Roma Jewelry Week sceglie come tema “Infinito Barocco”.
Le caratteristiche salienti del Barocco diventano la teatralità, la vivacità decorativa, la moltiplicazione dei punti di vista, il virtuosismo tecnico e il metodo sperimentale. Questo movimento artistico si sviluppa in un contesto sociale di grande incertezza, simile a quello attuale, dove l'uomo contemporaneo, influenzato dalla rivoluzione tecnologica e dal mondo virtuale vive uno spazio così immenso e incomprensibile così da esserne destabilizzato. Per tale motivo la RJW ha scelto questo tema. La riflessione, quindi, si concentra sulla natura intima dell'uomo, sui suoi limiti, sulla consapevolezza dell'importanza delle relazioni interpersonali e della rete sociale. Si esplora una diversa concezione dell’infinito e del mondo derivata dalla scienza e dalle filosofie contemporanee. Una sperimentazione che crea un’opera d’arte ricca di contenuto, capace di destare meraviglia e illusione nello spettatore. In questa direzione il gioiello con tema “Infinito Barocco” sarà portatore di una storia, il cui contenuto potrà essere la ricercatezza della bellezza dell’imperfezione, della linea irregolare, la diversa modalità di indossabilità, e l’illusione e della meraviglia.
La manifestazione RJW è ideata dall’architetto Monica Cecchini, direttore del progetto, e organizzata con il supporto dell'Assessorato alla Cultura del Municipio I - Roma Centro, nella persona dell'Assessore Giulia Silvia Ghia, e la collaborazione dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda: Alessandro Onorato; con la consulenza di Barbara Brocchi, creative director, illustratrice, scrittrice, designer e coordinatrice del dipartimento di design del gioiello IED-Roma, di Bianca Cappello, docente, storica e critica del gioiello, di Claudio Franchi orafo, argentiere, storico e critico d’arte, di Laura Astrologo Porché, jewelry journalist, caporedattrice della rubrica Watches & Jewels del gruppo editoriale Celebre Magazine World, redattrice per Robb Report Italia, Rapaport, Orafo Italiano e altri magazine, lecturer e titolare della pagina instagram @journaldesbijou, di Giorgia Zoppolato, Jewelry Blogger, Psicologa del Marketing, Art Director e Set Designer per fotografia del Gioiello, @missgio_jewelryblog, e di Maria Rita Delli Quadri, esperta di valorizzazione culturale e Amministratore Unico di Roma&Roma srl, per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni, e infine con il contributo dell’artista Emanuele Leonardi.
Novità di quest’anno è la collaborazione con Alessia Crivelli, che sarà la Main Partner anche per le future edizioni. Anche per la quarta edizione, la RJW ha coinvolto molte realtà, protagoniste di un ricco palinsesto e ad oggi vanta la partecipazione continuativa dell'Università e Nobil Collegio degli Orefici, Gioiellieri, Argentieri dell’Alma Città di Roma e del Console Camerlengo dell’Università e Storico di Arte Orafa Aldo Vitali. Quest’anno La RJW è lieta di annunciare le collaborazioni con realtà importanti come Florence Jewellery Week che porterà in mostra i vincitori della PREZIOSA YOUNG. Da un'ampia rosa di candidati, per l’edizione 2023 la giuria ha scelto tre artisti provenienti da paesi, culture ed esperienze diverse: un palestinese, una cinese e una statunitense. Tre voci, tre narrazioni che contribuiscono al vivace e policromo racconto di PY e ne confermano il carattere interculturale.
Ulteriore interessante collaborazione per il 2024 è con la Venice Design Week, il festival dedicato al design che si tiene nella città di Venezia, ogni ottobre dal 2010. Nel 2025 alcuni partecipanti selezionati del Premio Incinque Jewels saranno ospiti sia della Florence Jewelry Week che della Venice Design Week e viceversa. Anteprima della Roma Jewelry Week sarà la mostra “Infinito Barocco- infinito” presso Villa Altieri Il complesso monumentale, che ospita la Biblioteca della Città Metropolitana con l’Archivio Storico, il Centro di Studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica Pio Rajna, con la Biblioteca Storica Dantesca. Dal 4 al 6 ottobre saranno in mostra tre gruppi di artisti e designer: Alteravanguardia, KOK Kollettivo Orafo Kontemporaneo e Incinque Jewels. “Villa Altieri presenta il proprio progetto dove il termine Aggreg-azioni volutamente diviso genera insiemi che mirano all'azione del fare e del pensare, Aggregazioni come forza di differenze che si alimenta in tensione continua, cresce come coro unico fatto di organi, ognuno dei quali contribuisce ad un dinamismo creativo che diviene necessità di esprimersi al di là del consumato individualismo postmoderno”, spiega Claudio Franchi.
La Roma Jewelry Week ha aperto le sue porte già stamani con la conferenza “ Lo stato dell’Arte nel mondo del gioiello”, presso Palazzo Valentini. Una riflessione su cosa oggi è IL GIOIELLO, e la peculiarità che ha acquisito negli anni, come forma espressiva del nostro tempo. Nel pomeriggio poi, alla galleria Incinque Open Art Monti, i resident di Incinque Jewels incontreranno l’Assamblage School con Andreia Gabriela Popescu. I residenti dialogano con gli artisti e designer che espongono in maniera temporanea come per l’evento del 3 ottobre con Chiara Costacurta.
Novità di quest’anno è la MUSICA, che sarà una forma d’arte molto presente alla RJW 2024 anche grazie al nuovo format ideato per i giovani creativi. Un progetto sponsorizzato da Mani Intelligenti e Alessia Crivelli. Da un’idea della Roma Jewelry Week nasce il Progetto Opera con l’obiettivo di creare un'esperienza unica che coniughi la musica e il gioiello contemporaneo, dando spazio alla creatività dei giovani artisti ed offrendo loro una piattaforma per esibire il proprio talento. Il progetto sarà presentato durante le conferenze della RJW 2024.
- 14:31 - 'Roma Jewelry Week', al via a la IV edizione
Roma, 27 set. (Adnkronos) - La Roma Jewelry Week torna nella Capitale, per la sua quarta edizione, con un ricco programma di eventi, da oggi al 6 ottobre con un’anteprima mercoledì 25 a Villa Altieri. L’evento di punta si terrà ai Mercati di Traiano- Museo dei Fori Imperiali dal 4 al 6 ottobre. La settimana si amplia per accogliere nuovi progetti. L’evento di respiro internazionale valorizza e diffonde la cultura del gioiello contemporaneo, d’autore, d’artista e delle realtà orafe storiche e contemporanee. Dato il successo delle edizioni precedenti e la validità di questa iniziativa, promossa dall’associazione Incinque Open Art Monti, quest'anno la RJW vanta la co-organizzazione con l'Assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro insieme con l'Assessorato alla Cultura e l'Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda - Comune di Roma. (Immagini)
Con la collaborazione del VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia e della Città metropolitana di Roma Capitale. Con il patrocinio della Regione Lazio, della Città metropolitana di Roma Capitale e dell’Assessorato Grandi Eventi Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.
"La tradizione orafa di Roma è grande e preziosa, è nostro dovere difenderla e tramandarla ai più giovani. Così come tutte le realtà artigiane, che custodiscono l'anima della città. La nostra priorità è tutelare questo nostro patrimonio e anche per questo abbiamo voluto contribuire a organizzare un grande evento internazionale come il Roma Jewelry Week, che va ad arricchire il panorama delle opportunità di visita a Roma sia per romane e romani che per i turisti". Così Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.
“Con la quarta edizione della manifestazione Roma si conferma scenario di appuntamenti ed eventi legati all'arte orafa contemporanea. Siamo lieti di ospitare presso due prestigiosi musei della Capitale conferenze ed esposizioni di artisti orafi e designer di gioielli tra i più importanti al mondo, che contamineranno la bellezza suggestiva dei luoghi espositivi con la loro creatività. I nostri musei, custodi della bellezza e della cultura del passato, sono il luogo ideale per accogliere una manifestazione che unisce tradizione e modernità e celebra l'arte, la maestria e la creatività di un settore in continua evoluzione”. Così Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale. “Si rinnova, anche quest’anno, il sostegno alla Roma Jewelry Week che, mettendo in risalto l’altissimo contenuto immateriale e quindi culturale del Gioiello Contemporaneo, aiuta altresì a promuovere il valore e la qualità del design e dell’arte orafa italiana, rinforzando la creatività del Made in Italy nel Mondo. Sono quindi davvero molto contenta nel vedere come ogni anno questa manifestazione culturale si arricchisca sempre di più”, afferma l’Assessore alla Cultura del Municipio I - Roma Centro, Giulia Silvia Ghia.
“La Roma Jewelry Week, giunta alla sua quarta edizione, conferma la nostra città come un centro d'eccellenza per l'arte orafa contemporanea. Il Primo Municipio con la sua storia e i suoi prestigiosi musei, è il luogo perfetto per accogliere questa manifestazione rendendo omaggio alla maestria artigianale che il nostro Paese ha sempre saputo esprimere con grande successo." Afferma la Presidente del Municipio I Roma Centro Lorenza Bonaccorsi. L’evento vede numerose iniziative con le adesioni di oltre 170 artisti e designer provenienti da tutto il mondo, che, attraverso la RJW, potranno esporre le loro creazioni. Protagonisti ancora una volta sono i jewelry designer, gli artisti orafi, gli atelier del gioiello, le gallerie, le accademie, le scuole e le associazioni. Per la quarta edizione della RJW, il gioiello contemporaneo continua ad essere promosso come vera e propria opera d’arte portatrice di un proprio racconto. Per il 2024 la Roma Jewelry Week sceglie come tema “Infinito Barocco”.
Le caratteristiche salienti del Barocco diventano la teatralità, la vivacità decorativa, la moltiplicazione dei punti di vista, il virtuosismo tecnico e il metodo sperimentale. Questo movimento artistico si sviluppa in un contesto sociale di grande incertezza, simile a quello attuale, dove l'uomo contemporaneo, influenzato dalla rivoluzione tecnologica e dal mondo virtuale vive uno spazio così immenso e incomprensibile così da esserne destabilizzato. Per tale motivo la RJW ha scelto questo tema. La riflessione, quindi, si concentra sulla natura intima dell'uomo, sui suoi limiti, sulla consapevolezza dell'importanza delle relazioni interpersonali e della rete sociale. Si esplora una diversa concezione dell’infinito e del mondo derivata dalla scienza e dalle filosofie contemporanee. Una sperimentazione che crea un’opera d’arte ricca di contenuto, capace di destare meraviglia e illusione nello spettatore. In questa direzione il gioiello con tema “Infinito Barocco” sarà portatore di una storia, il cui contenuto potrà essere la ricercatezza della bellezza dell’imperfezione, della linea irregolare, la diversa modalità di indossabilità, e l’illusione e della meraviglia.
La manifestazione RJW è ideata dall’architetto Monica Cecchini, direttore del progetto, e organizzata con il supporto dell'Assessorato alla Cultura del Municipio I - Roma Centro, nella persona dell'Assessore Giulia Silvia Ghia, e la collaborazione dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda: Alessandro Onorato; con la consulenza di Barbara Brocchi, creative director, illustratrice, scrittrice, designer e coordinatrice del dipartimento di design del gioiello IED-Roma, di Bianca Cappello, docente, storica e critica del gioiello, di Claudio Franchi orafo, argentiere, storico e critico d’arte, di Laura Astrologo Porché, jewelry journalist, caporedattrice della rubrica Watches & Jewels del gruppo editoriale Celebre Magazine World, redattrice per Robb Report Italia, Rapaport, Orafo Italiano e altri magazine, lecturer e titolare della pagina instagram @journaldesbijou, di Giorgia Zoppolato, Jewelry Blogger, Psicologa del Marketing, Art Director e Set Designer per fotografia del Gioiello, @missgio_jewelryblog, e di Maria Rita Delli Quadri, esperta di valorizzazione culturale e Amministratore Unico di Roma&Roma srl, per quanto riguarda i rapporti con le istituzioni, e infine con il contributo dell’artista Emanuele Leonardi.
Novità di quest’anno è la collaborazione con Alessia Crivelli, che sarà la Main Partner anche per le future edizioni. Anche per la quarta edizione, la RJW ha coinvolto molte realtà, protagoniste di un ricco palinsesto e ad oggi vanta la partecipazione continuativa dell'Università e Nobil Collegio degli Orefici, Gioiellieri, Argentieri dell’Alma Città di Roma e del Console Camerlengo dell’Università e Storico di Arte Orafa Aldo Vitali. Quest’anno La RJW è lieta di annunciare le collaborazioni con realtà importanti come Florence Jewellery Week che porterà in mostra i vincitori della PREZIOSA YOUNG. Da un'ampia rosa di candidati, per l’edizione 2023 la giuria ha scelto tre artisti provenienti da paesi, culture ed esperienze diverse: un palestinese, una cinese e una statunitense. Tre voci, tre narrazioni che contribuiscono al vivace e policromo racconto di PY e ne confermano il carattere interculturale.
Ulteriore interessante collaborazione per il 2024 è con la Venice Design Week, il festival dedicato al design che si tiene nella città di Venezia, ogni ottobre dal 2010. Nel 2025 alcuni partecipanti selezionati del Premio Incinque Jewels saranno ospiti sia della Florence Jewelry Week che della Venice Design Week e viceversa. Anteprima della Roma Jewelry Week sarà la mostra “Infinito Barocco- infinito” presso Villa Altieri Il complesso monumentale, che ospita la Biblioteca della Città Metropolitana con l’Archivio Storico, il Centro di Studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica Pio Rajna, con la Biblioteca Storica Dantesca. Dal 4 al 6 ottobre saranno in mostra tre gruppi di artisti e designer: Alteravanguardia, KOK Kollettivo Orafo Kontemporaneo e Incinque Jewels. “Villa Altieri presenta il proprio progetto dove il termine Aggreg-azioni volutamente diviso genera insiemi che mirano all'azione del fare e del pensare, Aggregazioni come forza di differenze che si alimenta in tensione continua, cresce come coro unico fatto di organi, ognuno dei quali contribuisce ad un dinamismo creativo che diviene necessità di esprimersi al di là del consumato individualismo postmoderno”, spiega Claudio Franchi.
La Roma Jewelry Week ha aperto le sue porte già stamani con la conferenza “ Lo stato dell’Arte nel mondo del gioiello”, presso Palazzo Valentini. Una riflessione su cosa oggi è IL GIOIELLO, e la peculiarità che ha acquisito negli anni, come forma espressiva del nostro tempo. Nel pomeriggio poi, alla galleria Incinque Open Art Monti, i resident di Incinque Jewels incontreranno l’Assamblage School con Andreia Gabriela Popescu. I residenti dialogano con gli artisti e designer che espongono in maniera temporanea come per l’evento del 3 ottobre con Chiara Costacurta.
Novità di quest’anno è la MUSICA, che sarà una forma d’arte molto presente alla RJW 2024 anche grazie al nuovo format ideato per i giovani creativi. Un progetto sponsorizzato da Mani Intelligenti e Alessia Crivelli. Da un’idea della Roma Jewelry Week nasce il Progetto Opera con l’obiettivo di creare un'esperienza unica che coniughi la musica e il gioiello contemporaneo, dando spazio alla creatività dei giovani artisti ed offrendo loro una piattaforma per esibire il proprio talento. Il progetto sarà presentato durante le conferenze della RJW 2024.