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- 07:12 - Ue: Meloni, 'lettera a von der Leyen non era contro Commissione, rapporti non stanno peggiorando' (2)
(Adnkronos) - Nel rapporto sulla stato di diritto "la Commissione Europea riporta accenti critici di alcuni portatori di interesse, diciamo stakeholder: il Domani, il Fatto Quotidiano, Repubblica... Però la Commissione europea non è il mio diretto interlocutore, ma chi strumentalizza quel rapporto che tra l'altro non dice niente di particolarmente nuovo rispetto agli anni precedenti, anche questo varrebbe la pena di ricordare".
La governance Rai, ha ribadito, "è definita da una legge del 2015 che ha fatto il governo Renzi" e "dicono che ci sono delle intimidazioni alla stampa perché ci sono degli esponenti politici che querelano per diffamazione alcuni giornalisti ma non mi pare che in Italia vi sia una regola che dice che se tu hai una tessera da giornalista, che ho anche io in tasca, puoi liberamente diffamare qualcuno e dire che gli esponenti politici se avviano una causa per diffamazione stanno facendo azioni di intimidazione, vuol dire non avere neanche rispetto dell'indipendenza dei giudici".
"Vengono ad esempio preso in considerazione - rimarca - anche alcune querele che ho fatto io, le ho fatte quando ero all'opposizione, non quando ero al governo. Capisco il tentativo di strumentalizzare, cioè conosco il tentativo di cercare il soccorso esterno da parte di una sinistra in Italia che evidentemente è molto dispiaciuta di non poter utilizzare per esempio il servizio pubblico come fosse una sezione di partito, però su questo non posso aiutare proprio perché credo nella libertà di informazione e di stampa".
- 07:02 - Italia-Cina: Meloni, 'con Xi confronto franco e trasparente'
Roma, 30 lug. - (Adnkronos) - "Con il Presidente Xi Jinping il dibattito è stato ampio e chiaramente ha coinvolto anche tutte le materie dell'agenda internazionale. E' stato un confronto franco, trasparente, rispettoso su tutte le materie sulle quali la Cina rimane un interlocutore indispensabile: dalla guerra di aggressione russa all'Ucraina, alle tensioni che si vanno moltiplicando, dal governo dell'intelligenza artificiale fino alla riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU, alle questioni climatiche". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino all'indomani dell'incontro con il presidente Xi Jinping.
"Insomma - ha aggiunto - sono moltissime le materie che abbiamo trattato e lo abbiamo fatto con trasparenza, con lealtà, con franchezza. Penso e spero che possa essere utile per ingaggiare un interlocutore che è sicuramente molto, molto importante in questa fase".
- 06:58 - Italia-Cina: Meloni, piatto preferito? Salmone e spaghetti in brodo
Roma, 30 lug. - (Adnkronos) - "Ho fatte almeno due cene, una con il primo ministro e una con il presidente Xi Jinping. Sicuramente ieri c'era un salmone che era molto, molto buono e devo dire che anche qui ci sarebbe molto da discutere sulla tradizione culinaria tra le nostre due nazioni. Il menù, adesso, tutto non lo ricordo anche perché loro hanno una tradizione di mangiare piccole porzioni ma di diversi piatti". Così risponde la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a chi le chiede quale sia stato il piatto che ha gradito di più nella sua missione in Cina. Poi ci sono "anche gli spaghetti, però non so bene" che nome abbiano "quelli col brodo", aggiunge mimando con la mano il gesto della forchetta.
- 06:57 - Gb, successione a Sunak: è corsa a sei nei Tories
Londra, 29 lug. (Adnkronos/Pa Media/Dpa) - Sei politici conservatori di alto livello sono pronti a sfidarsi per guidare il Partito Conservatore, uscito dalle elezioni politiche del 4 luglio scorso con il peggior risultato elettorale di sempre. L'ex segretaria all'Interno Suella Braverman, della destra conservatrice, ha detto che non correrà e ha esortato il partito ad aprire le porte a Nigel Farage. La corsa alla successione a Rishi Sunak durerà oltre tre mesi: l'ex primo ministro rimarrà alla guida del partito per gli affari correnti fino al 2 novembre. Ecco i candidati che hanno dichiarato di correre per sostituirlo.
E' la favorita dei bookmaker: ha affermato che un insieme di politiche "incoerenti" è responsabile del peggior risultato elettorale mai registrato dal suo partito. La segretaria ombra per l’edilizia abitativa ha utilizzato un articolo sul Times per lanciare la sua candidatura alla leadership, accusando i primi ministri conservatori di aver consentito alla Gran Bretagna di diventare “sempre più liberale” e di tollerare “cattive politiche identitarie”. Badenoch è diventata parlamentare nel 2017 e come ministro per le Donne e le Pari opportunità si è fatta una reputazione di voce schietta sulle questioni di genere, anche chiedendo una modifica all'Equality Act, in modo che il sesso sia definito solo come il sesso biologico di una persona.
Ha detto che il "rinnovamento" è il primo compito per un nuovo leader dei Tories, che mira a ricostruire il partito entro il 2030 e a rispondere alla minaccia della destra di Reform UK. L'ex segretaria agli Affari e al commercio ha tentato la leadership nel 2022 dopo le dimissioni di Boris Johnson, arrivando quarta. La deputata del North West Essex è nata a Wimbledon, a sud-ovest di Londra, ma è cresciuta in Nigeria e negli Stati Uniti, tornando nel Regno Unito all'età di 16 anni. Ha un master in Ingegneria oltre ad una laurea in Giurisprudenza, ha lavorato per la banca privata Coutts e per lo Spectator. Ha usato un linguaggio che ricorda quello di Margaret Thatcher, affermando che il partito dovrebbe promuovere un "rinnovamento del capitalismo". Ladbrokes la dà come favorita per 7-4, mentre anche William Hill la considera favorita per 15-8.
L'ex ministro dell'Immigrazione è considerato il più probabile contendente a Badenoch dalla destra del partito. Ha eliminato con successo la sua ex capa del Ministero degli Interni, Suella Braverman, che ha abbandonato le proprie speranze di leadership, e si prevede che farà una campagna su posizioni dure, per ridurre l'immigrazione e perchè il Regno si ritiri dalla Convenzione europea sui diritti umani. Soprannominato "Robert Generic", con un calembour, quando venne eletto per la prima volta alla Camera dei Comuni nel 2014, nel tempo si è gradualmente spostato a destra. Il deputato di Newark si è dimesso da ministro lo scorso dicembre, sostenendo che l'allora progetto di legge volto a rilanciare la politica di deportazione nel Ruanda "non si era spinto abbastanza in là". Viene quotato 5-2 da Ladbrokes, 11-4 con William Hill.
Il ministro ombra della Sicurezza sembra destinato a scontrarsi con James Cleverly per diventare il principale candidato centrista. In un intervento sul Daily Telegraph, il deputato di Tonbridge, nel Kent, ha dichiarato che sarebbe pronto a lasciare la Convenzione europea sui diritti dell'uomo (Cedu) se fosse necessario per proteggere i confini del Regno Unito. Ha negato che il partito sarà diviso dalla competizione, perché su questioni chiave tra cui la Cedu, il genere, le tasse, la difesa e le emissioni nette zero, tutti i Conservatori condividono le stesse opinioni di “buon senso”. In precedenza si era candidato senza successo nel 2022, quando si era presentato come incontaminato dagli scandali che avevano perseguitato Johnson e il suo governo. Entrato in Parlamento per la prima volta nel 2015, Tugendhat ha presieduto la commissione per gli Affari Esteri per cinque anni e in precedenza ha servito nelle forze armate. Le sue probabilità sono 4-1 con William Hill, 5-1 a Ladbrokes.
Il ministro ombra degli Interni è stato il primo conservatore a dichiarare formalmente l'ambizione di succedere a Rishi Sunak. Ha detto che potrebbe "unire il Partito conservatore" e "ribaltare la valanga di amore nei confronti di Keir Starmer". Il partito ha bisogno di espandere la sua base di sostegno e di scrollarsi di dosso l’impressione che sia più concentrato sulle lotte intestine che sul servire il pubblico, ha sostenuto.
Cleverly, un centrista, ha apparentemente dato un colpo alla destra del suo partito quando ha messo in guardia dal "sacrificare un governo pragmatico nell'interesse nazionale sull'altare della purezza ideologica". In un video sui social media, ha evidenziato le sue credenziali sia come ministro degli Interni che come ministro degli Esteri, oltre a servire come presidente del partito quando i Conservatori hanno vinto con una schiacciante vittoria nel 2019.
Cleverly è stato eletto per la prima volta deputato conservatore di Braintree, nell'Essex, nel maggio 2015. Dopo che un infortunio ha interrotto la sua carriera militare, ha conseguito una laurea in Economia e si è arruolato nell'esercito territoriale. Ha lavorato nel settore delle riviste e dell'editoria digitale, prima di avviare un'attività in proprio. Era un membro dell'Assemblea di Londra prima di diventare deputato. Cleverly è dato 9-2 da William Hill e 6-1 da Ladbrokes.
Patel è un'euroscettica di lunga data, che afferma di essere stata spinta ad aderire al Partito Conservatore dall'esempio di Margaret Thatcher. È diventata deputata nel 2010 e ha ricoperto incarichi di governo sotto Theresa May e Boris Johnson, rispettivamente come segretaria per lo Sviluppo internazionale e segretaria all'Interno. Patel è stato una figura di spicco nella campagna per il Leave e, in qualità di ministro degli Interni, ha lanciato un sistema di immigrazione basato sui punti, ha firmato l'accordo con il Ruanda per inviare i richiedenti asilo nel Paese africano e ha siglato accordi di rimpatrio con Albania e Serbia. Si è dimessa da ministro degli Interni dopo che Liz Truss è diventata leader conservatrice. Ha detto che potrebbe dare la leadership “esperta e forte” necessaria per unire le diverse fazioni dei conservatori. Lanciando la sua candidatura alla leadership con un articolo sul Telegraph, ha detto che utilizzerà "l'enorme pool di talenti... dei membri del Partito conservatore" per "risolvere le grandi sfide a cui i laburisti, i LibDem e i riformisti non hanno risposte". Le probabilità di Patel sia con William Hill che con Ladbrokes sono 8-1.
Il segretario ombra per il Lavoro e le pensioni Mel Stride è uno dei più stretti alleati di Rishi Sunak e le sue frequenti apparizioni sui media lo hanno reso il volto della campagna conservatrice nel periodo precedente al disastro elettorale. Il deputato del Devon centrale ritiene di essere la persona giusta per "unire il partito". Ha detto: "Abbiamo sostanzialmente perso la fiducia del popolo britannico e abbiamo perso la nostra reputazione di competenza, e credo di essere in un'ottima posizione per affrontare queste questioni in futuro". Ma i bookmaker non sono d'accordo: Stride è quotato 20-1 da William Hill e 28-1 da Ladbrokes.
- 06:53 - Italia-Cina: Meloni, 'io coerente su stop via della Seta, piano d'azione è alternativa'
Roma, 30 lug. - (Adnkronos) - Il Piano d'azione in tre anni siglato da Italia e Cina a Pechino "è un approccio alternativo alla Via della Seta. Io ho sempre detto che non condividevo l'ingresso italiano nella Via della Seta, la mia è stata una scelta di coerenza, ho sempre detto che la presenza italiana nella Via della Seta non era l'unico modo per avere rapporti e anche per far crescere le nostre relazioni con la Cina". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino, in cui si dichiara "molto soddisfatta" della missione in Cina, che ora la sta portando a Shanghai.
"Del resto, come ho raccontato tante volte - ha aggiunto - noi eravamo l'unica nazione tra le grandi nazioni dell'Europa occidentale a far parte della Via della Seta, ma non eravamo la nazione che aveva il migliore interscambio con la Cina, tutt'altro. Ci sono altre nazioni dell'Europa, tra le principali nazioni europee, che hanno un volume di investimenti cinesi che è molto più alto. Ho sempre detto che si poteva uscire dalla Via della Seta e nello stesso momento ricostruire un rapporto di collaborazione più intensa con la Cina ed è esattamente quello che ho fatto".
"Volevamo anche - ha rimarcato - che fosse una visita con dei risultati concreti, quei risultati ci sono stati: c'è stata la firma di un piano d'azione triennale e la firma di sei intese su materie per noi molto importanti che vanno dalla cooperazione industriale alla tutela delle indicazioni geografiche, la sicurezza alimentare, le materie ambientali, l'istruzione, quindi abbiamo voluto dare anche degli obiettivi concreti". Gli obiettivi principali del governo sono "rafforzare la nostra cooperazione ma farlo in un'ottica di riequilibrio, riequilibrio della bilancia commerciale, c'è un importante disavanzo per l'Italia che è andato crescendo negli anni, e in tema di investimenti esteri diretti. Oggi gli investimenti italiani in Cina sono circa tre volte tanto quelli cinesi in Italia. Noi vogliamo chiaramente lavorare per rimuovere gli ostacoli relativi alla possibilità dei nostri prodotti di accedere al mercato cinese e chiaramente garantire parità di trattamento per le nostre imprese. C'è da questo punto di vista ampia convergenza e disponibilità".
- 06:48 - Italia-Cina: Meloni, ‘Conte? Da me nessuna giravolta, è in difficolta’
Pechino, 30 lug. - (Adnkronos) - "Io capisco le difficoltà di Giuseppe Conte, perché aveva promesso che con l'ingresso dell'Italia nella Via della Seta si sarebbe riequilibrata la bilancia commerciale. La bilancia commerciale nel 2022, quando siamo arrivati noi, produceva un disavanzo per l'Italia di 41 miliardi di euro, quindi evidentemente non ha funzionato”. Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino, replica alle accuse mosse dal leader M5S dopo il suo incontro con Xi Jinping.
“Io ho sempre detto che non ero d'accordo con la Via della Seta, che l'Italia secondo me avrebbe dovuto uscire dalla Via della Seta e che questo non avrebbe compromesso i rapporti con la Cina. Non so dove stia la giravolta perché quello che ho dimostrato ancora una volta è che si possono fare le cose seriamente e con coerenza", ha aggiunto.
- 06:44 - Italia-Cina: Meloni, stabilimenti auto elettriche da noi? Definiti solo accordi cornice
Roma, 30 lug. - (Adnkronos) - Sull'apertura di stabilimenti in Italia di auto elettriche cinesi "ci siamo limitati a definire accordi di cornice, poi non sta a noi entrare nel merito delle singole intese che si possono sviluppare, dei singoli investimenti che si possono fare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Pechino. “Sicuramente - ha aggiunto - il tema della mobilità elettrica è uno dei temi inseriti all'interno del nostro memorandum di collaborazione industriale, che è una delle intese più importanti che abbiamo sottoscritto riguarda molte materie importanti, appunto mobilità elettrica, cantieristica navale, ci sono le materie legate generalmente alla transizione energetica. Poi però ovviamente saranno i tavoli tecnici e i ministri competenti a lavorare nello specifico sulla realizzazione di questa intesa”.
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