Tommaso Rodano
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Roma, 5 nov. (Adnkronos) - Con il Segretario generale della Nato Mark Rutte "abbiamo ovviamente discusso di come rafforzare l'Alleanza nel suo complesso. Come sapete, noi sosteniamo da sempre la necessità che al pilastro nordamericano della Nato si affianchi a un solido pilastro europeo, è una visione che condividiamo con il nuovo Segretario Generale e condividiamo il fatto che è essenziale per tutti noi lavorare a un'industria europea della difesa che sia innovativa, che sia competitiva, che sfrutti la complementarietà tra la Nato e l'Unione Europea. Con il Segretario Ruth siamo d'accordo che è fondamentale, da questo punto di vista, garantire la collaborazione internazionale sia in Europa sia con i nostri alleati nordamericani". Così la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla stampa a margine dell'incontro.
"So che Mark avrà oggi stesso, stasera, un incontro con i rappresentanti dell'industria della difesa italiana - prosegue la presidente del Consiglio -. Quella italiana, voglio ricordare, rappresenta in questo campo un'eccellenza internazionale riconosciuta da tutti, quindi siamo pronti a fare anche qui la nostra parte. Il Segretario generale e io siamo d'accordo anche sul fatto che l'Alleanza debba sempre più rivolgere il suo sguardo sul fianco Sud dell'Alleanza, questo è un lavoro che l'Italia ha contribuito" a portare avanti.
Roma, 5 nov. (Adnkronos) - "Al centro del colloquio" con il neo Segretario generale della Nato Mark Rutte, oggi a Palazzo Chigi, "ovviamente anche il sostegno degli Alleati alla legittima difesa dell'Ucraina, il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare da questo punto di vista. Il nostro obiettivo comune rimane lo stesso, ovvero costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". Così la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla stampa a margine dell'incontro.
"L'Italia da questo punto di vista ha sempre fatto la propria parte - ha rivendicato la presidente del Consiglio -. Come si sa, siamo arrivati al nono pacchetto di aiuti militari concentrandoci come sempre in particolare sui sistemi di difesa antiaerea, che significa soprattutto difendere la popolazione civile, questo al netto del sostegno che l'Italia continua a dare a 360 gradi dal punto di vista umanitario fino alla ricostruzione. Ospiteremo nel 2025 la Ukraine Recovery Conference qui a Roma, un importante evento sul quale il governo italiano è già al lavoro, sul quale tutto il sistema Italia è già al lavoro. Ovviamente stiamo continuando a lavorare anche per garantire l'attuazione dell'accordo sull'utilizzo degli interessi generati dagli asset russi immobilizzati che è stato uno dei grandi obiettivi e risultati della presidenza italiana del G7 e del vertice dei leader del G7".
Londra, 5 nov. (Adnkronos) - Re Carlo e la Regina Camilla hanno in programma di visitare l'Italia l'anno prossimo per “recuperare il tempo perduto” a causa della malattia del sovrano. Fonti vicine alla 'Royal Family' hanno riferito al Daily Mail che il 75enne Carlo, ancora in cura per il cancro, si sia sentito “sollevato” dal suo recente viaggio in Australia e alle Samoa, dove ha portato a termine fino a dieci impegni al giorno, ed è ora pronto a tornare a un “programma completo” di tournée all'estero l'anno prossimo, tenendo fede al suo approccio “mente, corpo e anima” nella lotta contro il cancro.
Nel suo viaggio in Italia, il re visiterà probabilmente Roma e avrà un'udienza con il Papa in Vaticano. Carlo è stato talmente rincuorato dal tour in Australia - così come i suoi medici - che sta pensando di tornare alla normalità già a partire dall'anno prossimo. “Stiamo lavorando a un programma di tour all'estero piuttosto normale per il prossimo anno”, ha dichiarato un alto funzionario reale, suggerendo che i tradizionali tour primaverili e autunnali torneranno a essere in programma. Parlando della possibile visita in Italia, una fonte reale ha dichiarato al The Mirror: “Il Re è impaziente di andare e incredibilmente positivo nel fare progetti per il futuro”. Sebbene sia ancora in fase di pianificazione, il tour in Italia sarebbe una fantastica opportunità per il Re e la Regina di rappresentare il Regno Unito e di visitare alcuni degli incredibili siti di uno dei nostri vicini più prossimi”.
Un altro insider ha detto che il Re è “desideroso di recuperare il tempo perduto”, dopo i mesi trascorsi nelle retrovie per sottoporsi alle cure per il cancro. Si dice che Carlo sia ottimista e che sia tornato a vedere il futuro come “luminoso. Dopo alcuni mesi difficili in seguito alla diagnosi di cancro, il re si è reso conto “in un attimo” di quanto avesse in comune con tanti milioni di persone nel Regno Unito e in tutto il Commonwealth. Per lui è stata un'enorme fonte di forza parlare con gli altri delle loro esperienze comuni, e spera che altri abbiano tratto conforto dal fatto che anche “un re può ammalarsi di cancro”.
L'ultima visita ufficiale di Carlo e Camilla in Italia risale al 2017, quando i due erano 'solo' Principe di Galles e Duchessa di Cornovaglia. Il viaggio di quattro giorni faceva parte del tentativo di 'recuperare fascino post-Brexit' della Famiglia Reale e prevedeva che Carlo ricevesse un premio come Uomo rinascimentale dell'anno prima d'incontrare Papa Francesco II in Vaticano. Al termine del colloquio, Papa Francesco ha esortato Carlo a lavorare per portare la pace nel mondo, dicendo: “Ovunque tu vada, possa essere un uomo di pace”. “Farò del mio meglio”, ha risposto Carlo, e ha regalato al Papa un grande cesto di prodotti della sua tenuta di Highgrove - da donare ai senzatetto - e foto incorniciate di lui e Camilla. In cambio Carlo ha ricevuto un ramoscello d'ulivo in bronzo - simbolo di pace - e copie degli scritti del Papa sul cambiamento climatico rilegate in pelle rossa, un regalo ideale per il monarca attento all'ambiente.
Roma, 5 nov (Adnkronos) - "Se il governo e la destra non faranno un passo indietro sul divieto di coltivazione, lavorazione e commercializzazione della canapa industriale andranno a sbattere". Lo hanno ribadito i deputati dem Stefano Vaccari e Matteo Mauri nel corso di un incontro che il Gruppo Pd ha organizzato questa mattina alla Camera con le associazioni e le organizzazioni del settore.
"Senza alcuna evidenza scientifica e in netto contrasto con il diritto Europeo la destra ha inteso piantare una bandiera ideologica coprendosi dietro una logica di garanzia della sicurezza che rappresenta un non senso rispetto alla coltivazione della canapa. Ci batteremo perché il Decreto sicurezza, ora all'attenzione del Senato, venga modificato ma se così non fosse proseguiremo questa battaglia di civiltà con i prossimi provvedimenti a cominciare dalla Legge di Bilancio e al Collegato agricolo", spiegano gli esponenti dem.
"Non mancheranno i contenziosi e sosterremo anche le iniziative legali che saranno attivate, dalle Corti di appello italiane e alla Corte di Giustizia Europea, per rendere giustizia a ciò che governo e destre vogliono negare", aggiungono.
(Adnkronos) - "Nel frattempo, e questo è la parte più grave, una filiera produttiva rischia di scomparire insieme ai trentamila occupati e ai 500 milioni di fatturato. Una filiera attiva grazie all'impegno di migliaia di imprenditori con un’età media di 30 anni che si svolge particolarmente nelle aree interne e marginali che altrimenti sarebbero abbandonate. E il paradosso -concludono- sarà che ciò che in Italia sarà vietato all'estero sarà permesso. E dalla Francia arriveranno i prodotti che i nostri giovani imprenditori non potranno più coltivare e trasformare".
Milano, 5 nov. (Adnkronos/Labitalia) - Proseguire con le politiche di inclusione lavorativa di persone svantaggiate e coinvolgere entro il 2026 almeno 450 dipendenti in attività di volontariato aziendale retribuito. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che il Gruppo Nestlé in Italia si pone all’interno del suo più ampio impegno per generare un impatto positivo nelle comunità in cui opera. Sforzi che sono sempre più riconosciuti e premiati, come dimostra il recente conferimento a Nestlé della medaglia di benemerenza 'Il tempo della gentilezza' della Croce Rossa Italiana, per il supporto fornito all’Associazione durante l’emergenza Covid-19 attraverso una raccolta fondi e la donazione di prodotti alimentari. Nestlé è convinta che le aziende non siano soltanto soggetti a valenza economica, ma che abbiano la responsabilità e la straordinaria opportunità di poter fare la loro parte per migliorare il benessere e la vita delle proprie persone e delle realtà sociali in cui sono inserite.
Il report 'Il nido che condividiamo', il primo studio di impatto sociale di Nestlé realizzato in collaborazione con Luiss business school e Scs consulting, nasce proprio per misurare concretamente l’impatto sociale positivo creato dal Gruppo nel nostro Paese grazie alle sue attività e iniziative, focalizzandosi su cinque macro-aree: benessere delle persone del Gruppo Nestlé in Italia e delle loro famiglie, supporto alle comunità locali, educazione alimentare, salute e benessere nutrizionale, sicurezza sul lavoro. Dallo studio emerge che, complessivamente, nel 2023 il Gruppo Nestlé in Italia ha destinato oltre 3,5 milioni di euro in progetti e misure a impatto sociale.
L’attenzione verso l’altro e, in particolare, verso i soggetti più fragili e svantaggiati rappresenta il fondamento dell’impegno sociale di Nestlé, che punta ad aumentare la platea di volontari fra le sue persone, nella convinzione che donare il proprio tempo lavorativo e offrire supporto a chi ne ha bisogno sia una scelta di valore non solo per i singoli individui, ma anche per l’azienda. Le persone che partecipano a esperienze di volontariato aziendale sviluppano infatti alcune soft skills, quali una maggiore empatia e sensibilità verso l’altro, che le portano a rafforzare la loro capacità di lavorare in gruppo e a ridurre quindi la conflittualità. Allo stesso tempo, le attività di volontariato aziendale contribuiscono ad accrescere la motivazione e il legame tra dipendenti e impresa nella condivisione di valori solidali, con benefici concreti anche sul business.
Per questo, sono diverse le iniziative e i progetti di volontariato in vari ambiti che Nestlé sta portando avanti nel nostro Paese attraverso la collaborazione con realtà quali, solo per citarne alcune, Banco Alimentare, Lilt, Vidas e grazie anche al supporto della Emotional community volontariato, un gruppo di colleghi e colleghe (di genere, età e ruolo spesso molto diversi fra loro) che si riunisce per promuovere e stimolare le persone Nestlé a partecipare a iniziative, aziendali e non, di volontariato. Il Gruppo Nestlé supporta anche associazioni ed enti benefici, come Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari. Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale (sempre lo scorso anno) di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).
Il forte impegno per il sociale di Nestlé ha spinto l’azienda anche all’adozione di politiche di inclusione lavorativa di persone con disabilità o rifugiati attraverso percorsi che consentano loro di imparare un mestiere, sviluppare nuove competenze e, allo stesso tempo, agevolare in maniera naturale l’inclusione, nonché un nuovo modo di stare insieme. Il Gruppo ritiene infatti che la diversità costituisca un tassello fondamentale per lo sviluppo di un business che sia davvero sostenibile, in grado di incidere positivamente non solo all’interno dell’azienda, ma anche sulla collettività. Per questo, Nestlé mira a responsabilizzare le sue persone sull’importanza del rispetto e dell’inclusione non solo sul luogo di lavoro, ma in ogni contesto sociale.
“In Nestlé - ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia - crediamo fermamente che il valore del nostro business non debba essere misurato solo in termini di performance economica, ma anche guardando all’impatto sociale che generiamo sulle comunità in cui siamo presenti. Per questo, ci impegniamo ogni giorno con iniziative concrete che puntano a migliorare la vita delle persone e a spronare i nostri collaboratori a fare la differenza. Siamo convinti che la diversità costituisca un fattore vincente e, pertanto, lavoriamo per garantire pari opportunità a tutti, indipendentemente da genere, etnia, età e creare un ambiente in cui ogni voce venga ascoltata e valorizzata”.
Roma, 5 nov. (Adnkronos) - "E' per me un grande piacere accogliere oggi a Palazzo Chigi il mio amico Mark Rutte nella sua nuova veste di segretario generale della Nato, chiaramente approfitto per fargli un in bocca al lupo per questo importantissimo incarico in un tempo molto complesso come quello che stiamo attraversando". Così la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla stampa a margine dell'incontro con il Segretario generale della Nato.
Si tratta di "un incarico di estrema responsabilità", "in un momento nel quale tutto viene messo in discussione dalla ferita inferta al sistema delle regole internazionali, alla guerra d'aggressione russa all'Ucraina che sta avendo effetti come vediamo destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma e come un domino contribuisce a far detonare nuovi focolai di crisi. E' una situazione di instabilità che ha aperto molti nuovi fronti e che impone a tutti noi di saper modulare in maniera diversa la nostra azione".
Roma, 5 nov. (Adnkronos) - “Sul futuro di Ita solo caos su caos. Sono molto preoccupanti le notizie circa un ‘litigio’ con Lufthansa che metterebbe a repentaglio l’accordo. Il ministro Giorgetti riferisca immediatamente in parlamento”. Lo dice la capogruppo di AVS nella commissione Attività produttive della Camera Francesca Ghirra.
Cosa implicano le due scelte che ti proponiamo: