Valeria Pacelli
Giornalista
Sono nata nel 1988 a Benevento e dal 2010 mi occupo di giudiziaria, o almeno ci provo. Tutto è iniziato una mattina di settembre, quando mi sono ritrovata a passeggiare tra le stanze tristi e ostili del tribunale di Roma. Pochi minuti dopo una cosa era chiara: tutto quel parlare tra avvocati, forze dell’ordine e imputati era un mare pieno di notizie. Senza che me ne accorgessi, mi sono innamorata – e so esattamente che si tratta di una brutta malattia – di tutto ciò che riguarda carte, faldoni e intercettazioni. Per un anno ho collaborato con il Messaggero e a settembre 2011 sono entrata nella famiglia del Fatto. Marco Lillo poi ha fatto il resto: mi ha insegnato a capire cosa è una notizia e cosa no, ma soprattutto ad andare oltre tutto ciò che le carte di giudiziarie raccontano. Insomma adesso lo so: non credo nell’aldilà, ma nella giustizia, assolutamente si.