|
11 Marzo 2022
|
|
|
|
Nella rassegna stampa di ieri, spicca per originalità l’analisi di Nathalie Tocci sulla Stampa. Direttore dell’Istituto Affari Internazionali, già “Special Adviser dell’Alto rappresentante Federica Mogherini” (e ho detto tutto), ma specialmente consigliere di amministrazione dell’Eni, la Tocci sostiene che si può negoziare con tutti, ma non con Putin: con lui “è impossibile”. Per due motivi. […]
|
|
|
L’invasione russa dell’Ucraina era solo una questione di tempo, scrive il generale Fabio Mini su Limes, nell’articolo anticipato ieri dal Fatto. Dal momento che, a partire dal 1997, la progressiva espansione della Nato, secondo i più accreditati osservatori occidentali (compreso William Perry, ex Segretario alla Difesa durante la presidenza Clinton), sarebbe stata inevitabilmente considerata dai […]
di Antonio Padellaro
|
|
|
Quando sono gli ucraini stessi, magari collegati da Kiev alle nostre televisioni, a parlare della lotta per la loro vita e per la loro libertà, quando sono loro a chiederci armi per poterla continuare in prima persona, allora, la parola “Resistenza” ha un significato chiaro, profondo, morale. Che merita solo rispetto, solidarietà, dolore per la […]
di Tomaso Montanari
|
|
|
Riassunto delle puntate precedenti: i Tracchia hanno assediato con 5.000 mercenari il centro commerciale delle gemelle Mastrocinque all’Eur a causa di vecchie ruggini che a questo punto forse è il caso di ricordare, perché comprendere le ragioni del conflitto in corso non significa giustificare l’invasione dei Tracchia, che comunque va condannata perché altrimenti sarebbe come […]
di Daniele Luttazzi
|
|
|
A proposito dello stadio di San Siro, Giuseppe Sala, grande appassionato di curling e (a tempo perso) sindaco di Milano, ha introdotto di fatto nei regolamenti comunali di palazzo Marino il famoso Comma 22, quello che valeva per i piloti nel romanzo di Joseph Heller: “Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni […]
di Gianni Barbacetto
|
|
|
Da 15 giorni siamo in guerra. Ne siamo entrati senza dichiararlo ufficialmente, ma prendendo le parti dell’Ucraina nel desolante conflitto con la Russia. Non ho votato la risoluzione e sono uscito dall’aula per non mettere in difficoltà il mio gruppo che la maggior parte dei media non vede l’ora di mostrare spaccato. Ho sbagliato. Avrei […]
di Mauro Coltorti
|
|
|
Buongiorno, sono un cittadino qualunque molto scettico sui no-vax. Confidando nell’ottimo lavoro che fate, vi chiedo di indagare su alcune notizie che arrivano dal web. Alcuni laboratori privati dicono di avere scoperto la presenza di ossido di grafene dentro i vaccini, servendosi del microscopio elettronico. Per tacitare una volta per tutte queste notizie, perché non […]
|
|
|
Chi è andato a Ginevra sa bene che più che una città è un agglomerato di hotel e sedi di istituzioni internazionali. Le Nazioni Unite (Onu) sono di fronte alla sede della Croce Rossa Internazionale e, inframmezzate da numerose sedi di ambasciate, si arriva dopo pochi passi, all’Oms e giù verso il lago decine di […]
di Maria Rita Gismondo
|
|
|
Guido Bertolaso adora il profumo di emergenza al mattino. Ai tempi della Protezione civile era riuscito a convincere il governo che lo fossero anche i Mondiali di nuoto e il Congresso eucaristico a Bari. Oggi, con quello che succede nel mondo, non deve neanche lavorare di fantasia ma la regola non è cambiata: dove c’è […]
di L. Giar.
|
|
|
Corre voce che Pier Paolo Pasolini sia più inquieto del solito (lo è stato da vivo, lo è rimasto nei Campi Elisi, non il suo genere di resort) da quando un Genio della Lampada gli ha fatto sapere che in Italia il suo centenario viene celebrato in pompa magna. Paginoni, riedizioni, proiezioni, convegni… Più il […]
di Nanni Delbecchi
|
|
|
Concessioni alla Russia per chiudere il conflitto La demonizzazione del nemico è controproducente nello sforzo di capirne le mosse. Storicamente è stata una manovra propagandistica pre-eliminazione del diavolo (pensiamo a Gheddafi, Bin Laden e Saddam Hussein). Piuttosto, chi guadagna dalla continuazione della guerra? I produttori di armi innanzitutto, evitando che la spesa pubblica si rivolga […]
|
|
|