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21 Luglio 2023
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Un anno fa l’Italia tornava a essere una democrazia normale: si dimetteva Draghi, l’ex banchiere chiamato il 2 febbraio 2021 da Mattarella per un governo-ammucchiata “che non debba identificarsi con alcuna formula politica”. Ora sui giornaloni vedovi e orfani fioccano le ricostruzioni di prefiche ancora inconsolabili per la prematura dipartita. Peccato che non ricordino nulla […]
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“Draghi un anno dopo le dimissioni”. Sottotitolo: nostalgia canaglia. Nell’anniversario infausto della fine del governo più amato dagli editorialisti italiani, la grande stampa si scatena. È tutto un ricostruire, un rimestare, soprattutto un rimpiangere. “Le pagine della sua agenda sopravvissute ai populisti”, è il titolo apodittico di Repubblica. Ma la testimonianza più sofferta è quella […]
di Fq
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LEGGI – I rendiconti di Figliuolo: due tabelline per dieci miliardi Una presa in giro. Di più: una presa in giro del Parlamento, il quale neanche pare rendersi conto di fare la parte del cretino. Non ci sono altri modi di definire le due paginette di numeri, accompagnate da una lettera di 7 righe, con […]
di Marco Palombi
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In un Paese dove tutto va a commedia, niente di meglio che affidare il nodo delle inquietudini contemporanee alle proprie Pagine di diario. Il film incassò pochissimo a causa del titolo: “Chiuso per lavori”. Liaison, serie spy-thriller su Apple tv. 5ª puntata. Cassel: “La figlia di un generale con i gauchisti?”. Cioè con i gruppi […]
di Daniele Luttazzi
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Pensavamo che le dichiarazioni del ministro degli Esteri ucraino Kuleba a La7 risentissero del nazionalismo di un Paese in guerra e di un contesto peculiare: la storia dell’Ucraina, Paese di fragilissima democrazia dominato da oligarchi e ricattato dalla destra radicale. Ci sbagliavamo. Il 4 luglio su Repubblica – giornale che divoravo a 16 anni e […]
di Elena Basile
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I destini di Marcello Dell’Utri e di Silvio Berlusconi, l’uno vivo, l’altro scomparso un mese fa, restano comunque intrecciati. “Simul stabunt, simul cadent”: insieme staranno in piedi o insieme cadranno. Lo si diceva anche per Cesare Previti, l’avvocato che con i soldi di Berlusconi comprava giudici e sentenze romane, ma poi Cesare accettò di bere […]
di Gianni Barbacetto
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Prima di essere costretto alla retromarcia (provvisoria, di Giustizia) Carlo Nordio aveva annunziato l’intenzione di “rimodulare” il concorso esterno in associazione mafiosa, ritenuto “reato evanescente” che “non esiste” in quanto sarebbe “una creazione giurisprudenziale”. Si tratta di affermazioni destituite di qualsiasi fondamento giuridico che ignorano – e ciò è grave per un ministro di Giustizia […]
di Antonio Esposito
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Pare, e dico pare, che il Cincischia sia stato soprannominato così perché da giovane ha sempre cincischiato davanti alle più varie offerte di lavoro, ritenendole inadatte alla sua indole. Si dice addirittura che quando, ancora soggetto alla patria potestà, veniva accompagnato dal genitore presso questo o quell’artigiano affinché lo prendesse quale apprendista lui, alle spalle […]
di Andrea Vitali
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