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27 Aprile 2022
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Antonio Padellaro illustra come meglio non si potrebbe il vicolo cupo e cieco in cui ci sta cacciando – per viltà, servilismo e incompetenza – il nostro governo. Mentre nei nostri salotti domestici i soliti onanisti dibattevano su direttori d’orchestra, soprano, balletti russi e Dostoevskj, sul contratto di Orsini e le vignette di Vauro, sull’abrogazione […]
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Apprendiamo dal segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che lo scopo di guerra Usa è far vincere gli ucraini fornendo loro tutte le armi che servono ma, soprattutto, fare sì che la Russia sia così “indebolita” da non potere lanciare più nuove guerre. Apprendiamo dal ministro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, che il “terzo conflitto […]
di Antonio Padellaro
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Le piazze del 25 aprile straripavano di una diffusa, popolare domanda di pace. Di pace, non di armi. Tranne pochi casi di esibizionismo fuori luogo – i cretini che hanno contestato la Brigata ebraica, quelli che ostentavano bandiere della Nato o, sul fronte opposto, dell’ex Urss –, la giornata ha confermato quanto giusta, ponderata e […]
di Marco Revelli
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Quando a inizio marzo venne votato alla Camera il decreto Ucraina, poi approvato con la fiducia al Senato, tra gli analisti militari e nelle cancellerie di tutto il mondo vi era un’idea prevalente. Quasi tutti pensavano che Putin fosse destinato a vincere la sua guerra d’aggressione in tempi brevi. Veniva dato per scontato che l’avanzata […]
di Peter Gomez
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Problemi con le bollette? L’inflazione vi morsica? Il potere d’acquisto vi sfugge di mano? Il vostro stipendiuccio si accorcia ogni anno del 6-8 per cento? Non disperate amici, c’è sempre una via d’uscita. Comprate armi! Cioè, almeno, comprate azioni di aziende che inventano, producono, vendono armi, un affare che non conosce crisi, anzi cresce ininterrottamente […]
di Alessandro Robecchi
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L’ennesimo editore ha appena rifiutato il mio ultimo romanzo, “Le tette di suor Melania”. Il motivo è sempre lo stesso: uso eccessivo della parola “tette” (dissero lo stesso a Hemingway). Eccone alcuni estratti. Il volto di Roberto, butterato dal vaiolo, era quello di un bambino solitario, rigido, risoluto. Gli piacevano tutte le donne, ma solo […]
di Daniele Luttazzi
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Ci sono anche i profughi dell’etere e Domenico Iannacone deve esserne consapevole, tanto da perseverare nella serie Che ci faccio qui (sabato sera, Rai3), un titolo e insieme una dichiarazione di poetica, un’ostinata transumanza al confine tra il reportage, l’intervista e il documentario, ma con un unico punto di fuga, il racconto degli ultimi, dei […]
di Nanni Delbecchi
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