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31 Gennaio 2024
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Mai fare battute. Qualche settimana fa, a Otto e mezzo, dissi a un Mario Sechi inerpicato su uno specchio per difendere le schiforme Nordio che non si depenalizza l’abuso d’ufficio perché molti indagati non vengono condannati: con questa logica, andrebbero abrogati tutti i reati contro la Pa. Due giorni dopo, in Parlamento, Nordio ha trasformato […]
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Quanto si agita ancora il ministro Crosetto per l’articolo di sabato 27 del Fatto sulla cena segreta di lunedì 22 al St Regis di Roma, organizzata da Ernst&Young, con 50 persone. Lunedì su Rete4 ha processato (e condannato) il giornalista del Fatto Calapà in contumacia, reo di aver attaccato non il governo ma lo Stato. […]
di Fq
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I giornaloni nazionali, oberati dal tener bordone alla propaganda americana, israeliana, ucraina, meloniana, pidina e renziana (la vostra fiducia nella sincerità dei media è commovente), tralasciano di continuo notizie che, seppur minori, non sono meno interessanti di quelle in prima pagina. Ecco dunque un florilegio delle recenti Notizie dimenticate. Russia. L’amico di ieri è il […]
di Daniele Luttazzi
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Mi ero ripromessa di non personalizzare il dibattito, come avvenuto in passato, con Paolo Mieli e altre note voci del microcosmo mediatico, in quanto la difesa delle posizioni politiche ed etiche non deve essere contaminata da polemiche avvilenti. Ma non posso non rispondere all’editoriale di Mieli sul Corriere della Sera del 22 gennaio. Sono convinta […]
di Elena Basile
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Quando ho sentito il sottosegretario alla Cultura dire in tivù “Tiro fuori l’uccello”, ho pensato per un secondo che era ora – oh, finalmente! – si smetteva con le polemiche e gli insulti e si tornava a parlare di arte. Mi aspettavo in effetti che tirasse fuori un dipinto di Paolo Uccello (1511-1574), il grande […]
di Alessandro Robecchi
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Parlare di Carlo Calenda non è facile, non tanto perché sia arduo decrittare le sue mosse politiche (quello è semplicissimo), ma perché è in corso un’eterna lotta tra il Calenda privato (simpatico, autoironico, fumantino e verace, a tratti persino cazzaro) e quello pubblico (aggressivo, vanaglorioso, destrorso, politicamente miope per non dir cieco, non solo a […]
di Andrea Scanzi
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Il fasto unanime con cui sono stati festeggiati dai salotti televisivi i trent’anni dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi ha una sua logica occulta: celebrando il precipizio etico della vocazione politica, la metamorfosi della cosa pubblica in scalata al potere personale, la televisione italiana festeggia anche se stessa, quella discesa in campo era in […]
di Nanni Delbecchi
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