Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Michela AG Iaccarino ci porta in Ucraina, dove combattono anche i delfini, “arruolati” da Putin. Ma molti altri animali marini come questi muoiono per via dei combattimenti in mare. Una vera strage. Elisabetta Ambrosi ha intervistato il docente esperto di cinema Gisotti che ci spiega cosa sta cambiando in chiave green sia sul set, sia per i temi trattati dai registi.
Nello spazio dedicato alle associazioni, Parents For Future Italia e Extinction Rebellion Italia dicono la loro sulla protesta di Ultima generazione, i cui militanti pochi giorni fa hanno imbrattato la facciata del Senato. E questo nel giorno in cui si celebrava l’udienza a Milano contro un attivista, il 20enne Simone Ficicchia autore del blitz alla Scala del 7 dicembre. Il pm ha parlato di “condotte di limitata offensività” e ha disposto la sorveglianza “semplice”. Il verdetto è atteso fra 30 giorni. Fuori dal tribunale una manifestazione di solidarietà al termine della quale gli attivisti sono andati ad autodenunciarsi come “persone socialmente pericolose” alla Questura di Milano.
Nella rubrica Verdi si diventa, infine, ci occupiamo delle diete, dopo l’abbuffata delle Feste, e di come si può dimagrire stando attenti al pianeta.
Buona lettura
Ucraina, la strage dei delfini soldato “arruolati” da Putin
di Michela AG Iaccarino
Delfini soldato, beluga coscritti, “cetacei killer”. Anche i pesci sono costretti a combattere la guerra del Cremlino. Impiegati nell’“operazione speciale militare” negli abissi del Mar Nero, i mammiferi marini vengono impiegati nel conflitto per le loro insostituibili capacità difensive e di ricognizione. Ora però si ammassano a decine senza vita sulle rive ucraine.
Secondo le immagini satellitari diffuse mesi fa dall’Istituto navale Usa, Mosca sta impiegando i delfini contro l’esercito gialloblu nel porto di Sebastopoli, ripetendo una strategia già rodata sulle coste di Tartus, in Siria. Poiché sono capaci di recuperare relitti, andare in missioni di ricognizione, individuare e sventare attacchi nemici, l’impiego militare di questi cetacei non è esclusivo del Cremlino: anche Washington, Pyongyang e Tel Aviv addestrano delfini da combattimento.
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Il libro
Una vita liberata. Oltre l’apocalisse capitalista
Derive e Approdi editore, pagine 352, euro 23
di Roberto Ciccarelli
Oggi, si dice, è più facile immaginare la fine del mondo che quella del capitalismo. Questo libro è un’inchiesta che risale alle origini dell’immaginario dell’impotenza organizzata e scardina le certezze di una narrazione dominante. Con un’indagine di ampio respiro che va dall’ecologia alla politica, dall’economia alla filosofia, dal cinema alla scienza e alla letteratura, questa contro-storia del presente è ispirata a un pensiero folgorante di Gramsci: l’attuale politica neoliberale è una rivoluzione passiva accompagnata da magnetici discorsi sul «crollo», la «catastrofe» e la «crisi». Il libro rovescia l’ordine del discorso imposto dai cartomanti e dagli esteti dell’ordine costituito ed esplora i nuovi pensieri della liberazione.
Roberto Ciccarelli è filosofo e giornalista. Per il quotidiano il manifesto scrive di lavoro, di tecnologia e di economia. È autore di numerosi saggi tra i quali La furia dei cervelli (Manifestolibri, con Giuseppe Allegri) e Il Quinto Stato. Perché il lavoro indipendente è il nostro futuro (Ponte alle Grazie).
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