Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, parliamo di come piantare più alberi non ci salvi dalla crisi climatica. Secondo la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, infatti, le foreste da sole non possono bastare: “Gli alberi fanno molto più che compensare carbonio in quanto ci danno legname, paesaggio, turismo, qualità dell’aria, acqua, insomma una serie di fondamentali servizi ecosistemici”. Ma per salvare il Pianeta bisogna ridurre le emissioni.
Sempre attraverso la penna di Elisabetta Ambrosi, intervistiamo Riccardo Ladini, autore con Cecilia Biancalana del libro “Emergenza lenta. La questione climatica in Italia tra politica, media e società”. Il ricercatore ci spiega che “addirittura le scienze sociali se ne occupano poco, come se fosse una questione solo scientifica”.
Nello spazio riservato alle associazioni, accogliamo il contributo della Lav, che sta portando in giro per le sale cinematografiche italiane un docufilm su quanto accaduto l’anno scorso in un rifugio che ospitava maiali salvati dai macelli: nonostante non fossero più nella filiera produttiva, sono stati uccisi nella campagna per il contrasto della peste suina. I Teachers for Future se la prendono invece con le Linee guida ministeriali sull’educazione civica, dalle quali manca la giusta attenzione all’ambiente.
Continuiamo a parlare di scuola anche nella rubrica Verdi si diventa, con un vademecum sulle scelte consapevoli, dalle strade chiuse agli zaini.
Buona lettura
Il libro
La natura selvatico del giardino. Elogio delle erbacce
di Antonio Perazzi
Einaudi, pp. 144, € 13,00
Giardino selvatico è un ossimoro: non esiste un giardino senza un giardiniere. Eppure la divulgazione scientifica, negli ultimi anni, ci ha consentito una nuova consapevolezza ambientale. Il giardino dove tutto è sotto controllo è ancora conveniente per il giardiniere? Il giardino che è il punto di contatto tra l’artificio e lo spontaneo deve trovare una nuova dimensione per dialogare con le piante e gli esseri viventi che lo popolano. Non esistono piú erbacce, ma solo cattivi giardinieri che non sanno come fare ad agire senza andare contro natura.
Antonio Perazzi è paesaggista ma anche botanico e scrittore. Tra i suoi libri ricordiamo Contro il giardino, con Pia Pera (Ponte alle Grazie 2007 e 2021), Il paradiso è un giardino selvatico (Utet 2019) e I giardini invisibili (Utet 2022).
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