Bentornati al consueto appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, con Michela Iaccarino parliamo di elezioni: in particolare, vediamo come il cambiamento climatico influisce già da qualche anno non soltanto sull’esito ma sulle modalità stesse del voto. Dal Mozambico alla Florida, dall’Australia al Canada, si moltiplicano i luoghi della Terra dove non è possibile recarsi alle urne per incendi o inondazioni, o dove – è il caso dell’India – gli scrutatori muoiono per le temperature troppo alte.
Elisabetta Ambrosi torna, invece, sul tema che sta spaccando il mondo ambientalista italiano: quello dell’eolico e del fotovoltaico a terra. Il tutto nel disinteresse quasi totale della politica.
Per lo spazio delle associazioni, Enpa e altre organizzazioni ci raccontano come con gli emendamenti della Lega al Dl Agricoltura la normativa italiana che regolamenta la caccia sarà demolita, mentre Legambiente propone un “Next generation” contro lo spopolamento dei piccoli comuni in occasione del ventennale della sua campagna Voler Bene all’Italia.
Ci occupiamo, infine, delle antenne selvagge sui tetti dei nostri palazzi. Alla fine del 2023 è passato quasi in sordina l’ok all’innalzamento delle emissioni delle antenne da 6 a 15 Volt/m. Vediamo cosa questo comporta e come difenderci.
Buona lettura
Incendi, inondazioni, temperature troppo alte: così il cambiamento climatico priva gli elettori del diritto al voto
di Michela A.G. Iaccarino
Nei giorni in cui Narenda Modi cercava il trionfo per il suo terzo mandato consecutivo in India – nelle più elefantiache elezioni del mondo: su una popolazione di quasi un miliardo e mezzo di persone, circa 969 milioni hanno diritto di voto – Delhi ribolliva a una temperatura record di 50 gradi. Durante le votazioni, iniziate il 19 aprile e finite il primo giugno scorso, per il caldo estremo 77 persone sono morte: 33 erano responsabili dei seggi. Scorte d’acqua e ventilatori messi a disposizione non sono stati abbastanza nello Stato che per l’Ipcc (Intergovernmental panel on Climate Change) rimane il Paese che sarà tra i più affetti dalla crisi climatica in futuro.
(Continua a leggere)
Il libro
Quando gli animali sognano. Il mondo nascosto della coscienza animale
di David M. Peña-Guzmán
Il Saggiatore, Euro 23, pp. 272
Se gli uomini di notte sognano di volare, cosa accade a un uccello che dorme? Questo libro è un’esplorazione delle attività oniriche delle specie non umane: un’indagine che apre una finestra sui loro comportamenti a occhi chiusi e sulla loro vita interiore. Mettendo a confronto i dati delle più recenti ricerche comportamentiste e neuroscientifiche con le teorie dei filosofi della mente, Peña-Guzmán cerca di fare il punto su ciò che sappiamo sul sonno dei nostri coinquilini del pianeta Terra. David M. Peña-Guzmán è professore associato di Storia e filosofia della scienza alla San Francisco State University, dove si occupa di studi sul comportamento degli animali e di antispecismo.
|