Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ci parla del problema incendi, legato al clima: ci costa un miliardo l’anno, ma i fondi nel Pnrr sono scomparsi. Guido Biondi ha letto per noi l’ultimo libro dello studioso francese Laurent Testot, Cataclismi, che ricostruisce la storia dell’umanità a partire dall’impatto ambientale dell’azione antropica. Nelle rubriche delle associazioni, Legambiente torna sulla questione del turismo nella Piana di Castelluccio per segnalare che le limitazioni al traffico imposte quest’anno vanno nella giusta direzione. L’associazione Marevivo, invece, rinnova l’allarme sulla plastica che invade i nostri oceani, mostrando dati alla mano che l’impatto più negativo è dovuto non tanto ai rifiuti domestici, ma agli scarti della pesca industriale, che uccide “involontariamente” centinaia di migliaia di pesci all’anno. Poi la rubrica sui consigli per una vita più ecosostenibile: questa settimana parliamo dell’impatto delle creme solari.
Clima, gli incendi ci costano un miliardo l’anno. “Sta iniziando l’età del Pirocene”
di Elisabetta Ambrosi
Temperature che salgono di molti gradi sopra la media , attività fulmigena molto intensa, il bosco che inizia a bruciare, con fiamme che diventano veramente difficile estinguere. È quello che è accaduto in Canada, dove a causa delle ondate di calore e degli incendi sono morte pochi giorni fa centinaia di persone. “Ciò che è avvenuto a nord di Vancouver in letteratura si chiama Ewe, Extreme wildfire event, spiega Raffaella Lovreglio, docente all’Università degli studi di Sassari e referente per la comunicazione del gruppo di lavoro della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale che si occupa di gestione degli incendi boschivi. Si tratta di eventi “piroconvettivi” a comportamento erratico e imprevedibile, con formazione di pirocumulonembi (tipo di cumulonembo che si forma al di sopra di intense fonti di calore) derivanti dall’interazione tra incendio e atmosfera. Sono fenomeni sicuramente in parte legati alla crisi climatica in corso, tanto che Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano parla di possibile inizio dell’età del Pirocene, “in cui l’aumento dei gas a effetto serra e l’alterazione del clima a scala planetaria rischiano di generare un nuovo aumento degli incendi estremi in tutto il mondo”.
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Il libro
In viaggio per Veganville
Come creare un mondo senza crudeltà
(Sonda, pp. 240, Euro 19)
di Tobias Leenaert
Veganville è una città ideale costruita sulla cima di una montagna, che accoglie chiunque voglia dare il proprio contributo per rendere il mondo un posto migliore. Un passo alla volta. Con chiarezza, pragmatismo e un pizzico di provocazione, Tobias Leenaert propone un nuovo modo di pensare all’attivismo animalista, più inclusivo e flessibile, che coinvolga tutti, vegani di lunga data, vegetariani, onnivori, singoli individui, organizzazioni e aziende. Solo collaborando e confrontandoci senza dogmatismo, possiamo unire le forze, aiutare gli animali e fare del bene al pianeta.
Ricco di informazioni, consigli, esempi e riflessioni, In viaggio per Veganville è una vera e propria chiamata all’azione collettiva.
Tobias Leenaert. Punto di riferimento internazionale, formatore appassionato e mentestrategica, è cofondatore di ProVeg International un’organizzazione internazionale con l’obiettivo di cambiare il sistema mondiale diproduzione del cibo. È anche cofondatore ed ex direttore dell’organizzazione belga Ethical Vegetarian Alternative (Eva). Tobias vive in Belgio con la sua fidanzata di lunga data e un numero crescente di animali salvati, tra cui i maiali Teddy e Charlie. Vi aspetta sul suo blog www.veganstrategist.org. In viaggio per Veganville, il suo primo libro, è stato pubblicato in sei Paesi, tra cui Regno Unito, Spagna e Corea, e uscirà in Germania, Francia e Russia.
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