Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Iniziamo con l’inchiesta di Elisabetta Ambrosi sui pericoli che corre il nostro patrimonio culturale per via dei cambiamenti climatici. L’aspetto drammatico è che il Pnrr finanzia solo progetti inutili. Pietro Mecarozzi ci racconta di uno studio fatto in Germania, secondo cui il pericoloso pesticida Glisofato viaggia per via aerea: è stato difatti trovato in luoghi lontani dai campi. E noi lo respiriamo. Per le associazioni Mare Vivo ci parla dei “ladri di mare”, mentre Mountain Wilderness dell’estinzione che rischia la fauna di alta quota. Poi la consueta rubrica di Luca Mercalli. Infine, in “Verdi si diventa” raccontiamo un altro modo di cucinare, più sostenibile.
Oggi al Tribunale civile di Roma inizia il processo per “inazione climatica” intentato da 24 associazioni e centinaia di cittadini contro il governo italiano. L’obiettivo della causa è far dichiarare a dai giudici che lo Stato è responsabile di inadempienza nel contrasto all’emergenza climatica e che l’impegno messo in campo è insufficiente a centrare gli obiettivi di contenimento della temperatura definiti dall’Accordo di Parigi della Cop21.
Buona lettura
Il cambiamento climatico distrugge i monumenti, ma il Pnrr finanzia lo stadio di Renzi
di Elisabetta Ambrosi
Nel Bosco di San Francesco, un bene protetto, per la sua importanza storica, dal Fondo Ambiente Italiano (Fai), le olive cadono a terra sempre prima, stressate dal caldo. Anche nelle Saline di Cagliari, altro luogo tutelato dal Fai, bombe d’acqua e siccità stanno modificando la salinità delle vasche, mettendo in crisi l’ecosistema. Sono due dei beni dei 14 beni in cui il Fai, contestualmente al lancio della campagna #Faiperilclima, ha voluto portare i suoi visitatori, per toccare con mano gli effetti della crisi climatica su paesaggi e costruzioni. Ad essere danneggiate dagli eventi estremi sono infatti anche le strutture vere e proprie: “La bomba d’acqua caduta in Veneto su Villa dei Vescovi ha provocato danni consistenti a cui abbiamo dovuto provvedere di tasca nostra, purtroppo gli oneri economici per la tutela stanno aumentando sempre più”, spiega Daniela Bruno vice direttrice generale per gli Affari Culturali del Fai. “Altri danni si sono verificati a Villa Gregoriana a Tivoli, dove le piogge hanno fatto staccare un pezzo di versante montuoso, mentre stiamo cercando con il comune di proteggere l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, con terrazzamenti e vasche di laminazione”.
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Il libro
Raccontare la fine del mondo Fantascienza e antropocene
Pagine 216, 15 euro
di Marco Malvestio
Viviamo in tempi fantascientifici: questo è vero non solo perché intorno a noi accadono cose stupefacenti, ma anche perché il nostro tempo è cronologicamente quello in cui i classici della fantascienza ambientavano la loro immaginazione del futuro.
Nel progressivo disgregarsi di prospettive utopiche e nella parallela speculazione distopica e post-apocalittica si apre così lo spazio per una riflessione sulle diverse fini del mondo ma anche sulla possibilità di coesistenza in un pianeta vivente dove animali e piante chiedono un nuovo riconoscimento. La letteratura e il cinema, sostiene infatti Marco Malvestio, sono “in grado non solo di parlare del mondo, ma anche di parlare al mondo e di informarlo col proprio discorso”; in questo modo ci permettono di comprendere e ripensare “cose che le altre discipline (quelle scientifiche come quelle filosofiche) non necessariamente riescono a rendere manifeste con altrettanta chiarezza”.
Raccontare la fine del mondo è un’originale ricerca sulla fantascienza distopica in cui Margaret Atwood e James Ballard incontrano Donna Haraway e Timothy Morton, per immaginare un nuovo futuro possibile nell’era della globalizzazione e del cambiamento climatico.
L’autore: Marco Malvestio lavora all’università di Padova, dove, in collaborazione con la University of North Carolina at Chapel Hill, gestisce un progetto di ricerca su fantascienza italiana ed ecologia. Ha pubblicato il saggio The Conflict Revisited. The Second World War and Post-Postmodern Fiction (Peter Lang, 2021) e numerosi articoli su fantascienza, gotico e narrativa contemporanea. Nel 2021 è uscito per Wojtek Edizioni il suo primo romanzo, Annette.
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