Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, questa settimana Lilli Mandara ci racconta la battaglia in corso da 10 anni al Parco nazionale della Maiella. Dal 2013 l’Ente è retto da personaggi privi di requisiti o selezionati ignorando le procedure di legge. Il risultato è una gestione discutibile, secondo gli esperti che ora chiedono al ministero di commissariarlo. Elisabetta Ambrosi ha intervistato il filosofo Micali, secondo cui i giovani esitano dall’avere figli per i cambiamenti climatici e ci spiega come combattere l’eco-angoscia.
Nello spazio dedicato alle associazioni, il Wwf denuncia quanto i cambiamenti climatici stanno danneggiando l’agricoltura italiana. Mentre 13 organizzazioni firmano un appello alla politica perché fermi, in sede europea, la proroga decennale all’uso del glifosato, anche perché un recente studio dimostra che potrebbe essere cancerogeno anche se assorbito nelle dosi consentite.
Nella rubrica Verdi si diventa parliamo di eventi atmosferici estremi legati al clima, ossia cosa significano i vari colori delle emergenze e cosa bisogna fare in caso di alluvione e inondazioni, ma anche incendi e terremoti.
Buona lettura
Parco della Maiella da 10 anni senza direttore, gli esperti: il ministero lo commissari
di Lilli Mandara (Pescara)
Un traccheggio che dura da dieci anni e che deve finire al più presto: il Parco nazionale della Maiella non ha un direttore e quelli che nell’ultimo decennio si sono accomodati sulla poltrona più prestigiosa dell’ente erano tutti privi di requisiti o selezionati ignorando le procedure di legge.
Scontri legali, sentenze ignorate, ricorsi e controricorsi al Tar, procedure scorrette e vincitori a un passo dalla pensione o nominati ad personam: a mettere nero su bianco la storia del Parco nazionale abruzzese sono tre esperti di aree protette (ma senza interesse alcuno per la nomina, precisano, visto che sono a riposo da parecchio tempo: Dario Febbo, ex direttore del Parco del Gran Sasso, Giorgio Boscagli, ex direttore del Parco delle Foreste casentinesi e del parco Sirente-Velino, e Massimo Pellegrini, ex funzionario regionale responsabile per l’attuazione del Patom, l’accordo istituzionale per l’orso) che hanno scritto al ministero dell’Ambiente per chiedere il commissariamento del Parco, a causa dei “gravissimi e ingiustificati ritardi nella definizione della procedura concorsuale attivata nel lontano 2013 con un regolare bando pubblico”.
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Il libro
Ecologia e giustizia. Ivan Illich e Alexander Langer
Castelvecchi editore, pagine 201, euro 22
Di Mauro Bozzetti
La contraddizione stridente fra quello che ogni giorno viviamo e quello in cui crediamo è diventata inaccettabile. Nella società occidentale contemporanea l’etica è stata pressoché neutralizzata. A dominare su tutto, il concetto di progresso – scientifico, tecnologico, economico. Eppure, ovunque si intravedono i segni delle laceranti diseguaglianze sociali e di una dilagante miseria culturale. Mauro Bozzetti, recuperando l’eredità filosofica e politica di Ivan Illich e Alexander Langer, ci ricorda l’importanza di immaginare un modello sociale alternativo. Uno stile di vita capace di favorire quelle che Alexander Langer definiva “le virtù verdi” del futuro: la consapevolezza del limite, l’equilibrio, la conversione ecologica e l’obiezione di coscienza al consumismo.
Mauro Bozzetti è professore di Filosofia teoretica all’Università Carlo Bo di Urbino.
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