Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, cominciamo dall’intervista di Elisabetta Ambrosi a Laura Zorzini, la 27 enne di Extinction Rebellion che ha iniziato lo sciopero della fame dopo la protesta al ministero della Transizione, con lancio di vernice (qui il video di FqExtra sulle azioni di Extinction Rebellion). Laura ci spiega il perché della sua scelta estrema. Sabrina Provenzani da Londra ci parla del latte fatto con le patate: vedremo com’è dal punto di vista nutrizionale e della sostenibilità ambientale.
Nello spazio dedicato alle associazioni ambientaliste, la Lav ci parla dell’obiettivo raggiunto di inserire la tutela degli animali nella nostra Costituzione, una battaglia portata avanti da decenni. Mentre il pediatra esperto di ambiente spiega i rischi che corrono i bambini per l’inquinamento. Un problema che mina lo sviluppo cerebrale, come testimoniato da studi scientifici. Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” ci occupiamo del vintage, ossia della seconda vita dei vestiti.
Buona lettura.
L’attivista di Extinction Rebellion: “Sciopero della fame per non morire per il clima”
di Elisabetta Ambrosi
Dopo una grave meningite, durante l’anno della sua maturità, ha cominciato a soffrire di una serie di malattie croniche che le procurano un dolore continuo e ripetuti ricoveri. Eppure Laura Zorzini, 27 anni, di Trieste, ha deciso, insieme a Beatrice Costantino e Peter Bonu di Extinction Rebellion, di iniziare un debilitante sciopero della fame che dura da sette giorni, con l’obbligo, a causa delle manifestazioni non violente dei giorni passati, di andare in commissariato tutti i giorni. Una fatica che le è costata una corsa in pronto soccorso, dove ha rifiutato una flebo di glucosato, perché contraria, appunto, alla filosofia sciopero. “Ho deciso di passare allo sciopero della fame per portare con più forza il messaggio dei rischi mortali che tutti noi stiamo correndo, visto che io so cosa significa soffrire e vivere tra la vita e la morte”.
(continua a leggere)
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