Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Luana De Micco ci parla del dramma di molte specie di uccelli, una strage in Europa dovuta al clima, all’agricoltura intensiva e soprattutto ai pesticidi nei campi. Poi l’intervista all’onorevole Muroni: una dura critica al governo sul piano ambientale. Il Wwf ci spiega perchè nel Mediterraneo servono più aree protette, mentre per la società AzzeroCO2 (che fornisce alle aziende la possibilità di fare progetti sostenibili) investire nella sostenibilità è “economicamente vincente”. Per finire un nuovo appuntamento: i consigli di Elisabetta Ambrosi per vivere green, questa settimana parliamo delle capsule per il caffè.
Buona lettura
Clima, sfruttamento del suolo e pesticidi: la strage di uccelli nei cieli d’Europa (e non solo)
di Luana De Micco
In trent’anni la Francia ha perso il 30% della popolazione di uccelli in ambiente agricolo e il 27,6% in ambiente urbano. Il bilancio è stato stilato dal Muséum di Storia naturale di Parigi, che insieme all’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) e alla Lega per la protezione degli uccelli (LPO), dal 1989 porta avanti un programma di monitoraggio degli uccelli comuni in Francia. Il quotidiano Le Monde ha pubblicato i dati il primo giugno scorso.
“Purtroppo le popolazioni di uccelli detti specialisti, che cioè vivono in uno specifico tipo di habitat, crollano di anno in anno. È desolante dirsi che le allerte date e le misure prese non sono state sufficienti”, ha spiegato Benoît Fontaine, coordinatore del programma STOC (Suivi temporel des oiseaux communs). Su 143 specie di uccelli studiate, 43 risultano in diminuzione. Tra queste, il cardellino, la tortora selvatica e il balestruccio (della famiglia delle rondini). In ambiente agricolo, il più colpito è la pispola, piccolo uccello simile al passero: dal 2001 sono stati persi i due terzi degli esemplari. La tendenza è inversa per le specie di uccelli generalisti, che cioè si adattano a tutti gli habitat, cresciute del 19,4%. È il caso del colombaccio, il comune piccione, la cui popolazione dal 2001 è raddoppiata. Crescono anche la cinciallegra (+7% in vent’anni) e altre 30 specie. Ma non è una buona notizia: “Gli uccelli generalisti prendono il posto delle specie in declino, contribuendo alla banalizzazione e all’uniformizzazione della biodiversità”, ha detto a Le Monde Caroline Moussy della LPO.
(continua a leggere)
Il libro
10 idee per salvare il pianeta
prima che sparisca il cioccolato
(Città Nuova editore, pagine164, euro 17)
di Matteo Nardi e Letizia Palmisano
È possibile muoversi in modo davvero eco-friendly? Quali accorgimenti dovremmo adottare per avere una casa e un ufficio a minimo impatto ambientale? Come si può mangiare in modo sano, gustoso e sostenibile? E ancora, come si può essere un genitore “green”, in grado di operare scelte alternative a pannolini monouso e omogeneizzati? Per rispondere a queste domande arriva in libreria il libro “10 Idee per Salvare il Pianeta (prima che sparisca il cioccolato)”: dieci capitoli per altrettanti aspetti della quotidianità sui quali i due autori, Matteo Nardi e Letizia Palmisano, giornalisti ambientali impegnati da sempre nella diffusione della cultura della sostenibilità, si soffermano per offrire spunti di riflessione e suggerimenti pratici per migliorare il proprio stile di vita e renderlo sempre più a minimo impatto ambientale. A chiudere il libro una bonus track in cui si ripercorrono le storie di chi ha già iniziato a realizzare quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo: esempi di buone pratiche individuali, aziendali e associative che incoraggiano ad armarsi (di buone intenzioni) e partire perché tutti, un passo alla volta, possono essere gli eroi di cui il mondo ha bisogno.
Matteo Nardi è giornalista, appassionato di biciclette, alberi e montagne. Classe 1987, si è formato prima guardando Capitan Planet e poi come attivista in diverse associazioni ambientaliste, approdando infine in Legambiente Lazio dove ha ricoperto la carica di direttore per quattro anni. Attualmente è responsabile del dipartimento green dell’agenzia di comunicazione Press Play.
Letizia Palmisano è giornalista ambientale 2.0 ed ecoblogger. Fa parte del comitato promotore del Green Drop Award alla Mostra del Cinema di Venezia. Vincitrice ai Macchianera internet awards 2018 del premio speciale come influencer dell’economia circolare. Per l’azione “Digital Clean Up: rendi sostenibile il tuo smartworking” ha ricevuto il premio SERR 2020.
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