Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana ci occuperemo ancora della Cop26, il summit sul clima terminato con un accordo per molti deludente. Elisabetta Ambrosi ci parla dell’ultimo rapporto dell’Ispra, secondo cui l’Italia sta già andando oltre i limiti di temperatura dell’accordo di Parigi. Mentre il delegato di Fridays For Future ci racconta la Cop26 vissuta dall’interno. La Lav, invece, critica l’approccio troppo timido al problema del gas prodotto dagli allevamenti intensivi. Riccardo Antoniucci fa una rassegna dei migliori documentari sul cambiamento climatico. Luca Mercalli, oltre alla consueta rubrica, traccia un bilancio del vertice di Glasgow. Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” vedremo quali sono le app per misurare il nostro grado di inquinamento, dai trasporti al cibo.
Buona lettura
Obiettivi della Cop26? L’Italia sta già andando oltre la soglia di 1,5° di Parigi
di Elisabetta Ambrosi
1.54°C: è l’anomalia media che in Italia si è registrata nel 2020, ultimo anno di rilevazioni elaborate, rispetto al valore climatologico di riferimento 1961-1990. In sostanza, mentre alla Cop ci si scontrava sul mantenimento degli obiettivi di Parigi (1.50°C gradi entro fine secolo, massimo 2), come svela l’ultimo rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Ispra) sul clima, l’Italia è già ben oltre questa cifra, almeno per il 2020. Ma attenzione. Questo non significa, come spiega Emanuela Piervitali, responsabile della sezione di climatologia operativa dell’Ispra, “che abbiamo definitivamente superato il tetto di Parigi, perché il tetto di 1.5°C, riferito al periodo pre-industriale, si riferisce alla temperatura media globale e comprende sia terraferma che oceani. Inoltre per valutare il superamento di una soglia non si considera un singolo anno ma la media su almeno 10 anni”.
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Il libro
Green Buildings in Italy
I progetti green certificati in Italia
edizioni Ambiente, euro 35, pagine 304
Nel settore dell’edilizia la transizione ecologica è già in atto da diversi anni. Grazie a materiali altamente performanti e a innovazioni nelle metodologie progettuali e costruttive, è oggi possibile realizzare edifici con consumi di energia e risorse bassissimi, che riescono a garantire ai loro utilizzatori livelli di comfort molto elevati. Oltre alle dinamiche di innovazione tecnologica, fondamentali in questo processo sono stati i vari protocolli di certificazione energetico-ambientale elaborati dal World Green Building Council che, nel tempo, hanno contribuito a rendere sempre più sostenibile il mercato immobiliare.
Il volume si divide in tre parti. La prima raccoglie visioni di carattere nazionale ed europeo sulle strategie in atto e i progetti futuri per promuovere la sostenibilità nel settore delle costruzioni, la seconda presenta più di quaranta casi studio recenti di edifici certificati. La terza è composta invece da quattro casi studio che mettono al centro non il singolo edificio ma quartieri e, in un caso, un’intera città.
Oltre a dare una panoramica aggiornata del settore del green building certificato, Green Buildings in Italy indica alla filiera delle costruzioni che aderisce ai Green Building Council un percorso che la renderà capace di raccogliere le sfide che la attenderanno nei prossimi anni.
AUTORE: Giuliano Dall’Ò, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale presso il Politecnico di Milano, svolge attività di ricerca in molti settori rilevanti per la conservazione dell’energia, l’efficienza energetica, l’utilizzo di energie rinnovabili negli edifici e la sostenibilità nel settore edile. È autore o coautore di oltre venti libri tecnici e di più di 50 articoli scientifici indicizzati. È uno dei maggiori esperti a livello nazionale e internazionale nelle aree rilevanti per la certificazione energetica degli edifici. Si è inoltre occupato di energia e pianificazione sostenibile, piani d’azione per l’energia sostenibile (Patto dei Sindaci), diagnosi energetica e Green Energy Audit degli edifici, progettazione di edifici a energia zero. Da novembre 2017 a ottobre 2020 è stato presidente del Green Building Council Italia, dal 2020 è membro del comitato esecutivo dell’associazione.
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