Nella newsletter Fatto for Future di questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi si occupa della Cop28 di Dubai, in particolare di cosa pensano associazioni e movimenti sul summit appena concluso. Criticano i grandi della Terra per aver dimenticato il Sud del mondo, con il risultato di aggravare la fame. Michela A. G. Iaccarino ci porta in Russia, dove l’attivista locale dei Fridays For Future, in esilio fuori della Federazione dopo essere stato arrestato nel 2019, si scaglia contro le opposizioni a Putin perché si disinteressano all’ambiente.
Nello spazio dedicato alle associazioni, MareVivo ci parla dell’altra Cop, quella appena conclusa che concentra l’attività sul futuro del mar Mediterraneo. Mentre 16 associazioni del Terzo settore scrivono ai ministri Fratin e Casellati perché gli obiettivi che si pone la nuova Commissione interministeriale sull’ambiente sono oscuri e non si conoscono le competenze delle persone da nominare.
La rubrica Verdi si diventa si occupa Natale green, ossia festeggiare con tanto fai-da-te ed evitando le luminarie.
Su FqExtra il podcast di Ambrosi e Mercalli: Cop 28, fumo di petrolio per coprire il via libera ai fossili
Buona lettura
Cop28, le associazioni denunciano: “L’accordo dimentica il Sud del mondo: la fame aumenterà”
di Elisabetta Ambrosi
“Cinquecento milioni per il fondo Loss&Damage mondiale? Per capire quanto sia ridicolo basti pensare che solo in Emilia Romagna le alluvioni di maggio hanno causato danni per 8.8 miliardi di euro e le attuali stime dei danni subiti dai paesi in via di sviluppo sono circa 400 miliardi all’anno. La Cop ha fallito ancora”. Non hanno dubbi sull’esito dell’ultima conferenza mondiale sul clima a Dubai gli attivisti di Extinction Rebellion, che in un duro post su Facebook ironizzano sul fatto che ci siano voluti “trent’anni per raggiungere un accordo che riconosca che il riscaldamento globale è un effetto delle attività umane”. Posizione simile a quella dei Fridays For Future, che denunciano soprattutto il completo abbandono dell’agenda MAPA, ovvero dei “Most Affected People and Areas”, un cavallo di battaglia del movimento nato dagli scioperi di Greta Thunberg.
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Il Libro
Mamme ribelli. Le mille battaglie da nord a sud contro l’inquinamento e per la salute di tutti
TerraNuova editore, pagine 292, euro 14
di Linda Maggiori
Dalle “Mamme No Pfas” del vicentino alle “Mamme Volanti” di Brescia, dalle donne di Taranto alle madri che si battono contro le basi militari in Sardegna, dalle “Mamme Antismog” nella Pianura Padana alle mamme di Venafro, a quelle No Tap e a tante altre. Sono tutte mamme ribelli che lottano indomite per la vita e per la terra, contro la devastazione dell’ambiente e l’omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale. E quando le madri si muovono, si muovono anche le montagne.
Linda Maggiori vive a Faenza con il marito e 4 figli, dove sperimenta uno stile di vita sostenibile. Blogger, giornalista – per Terra Nuova e per il Manifesto e altre testate – è autrice di numerosi libri.
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