Prosegue l’appuntamento con la Newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, ci occuperemo delle vernici e dei cementi in grado di assorbire lo smog. Vedremo se funzionano davvero. La nostra Elisabetta Ambrosi ci spiegherà come “decrescere” meglio vivendo più felici. L’associazione Water Grabbing Observatory ci parlerà dell’acqua potabile e delle novità dall’Europa. Mentre Legambiente propone di usare parte dei fondi di Next Generation Ue per migliorare la mobilità nelle città. Per finire la consueta rassegna stampa internazionale.
Buona lettura.
Le vernici e i cementi che assorbono lo smog funzionano davvero? Gli scienziati sono scettici
di Riccardo Antoniucci
Palazzi che assorbono lo smog. Muri che purificano l’aria eliminando inquinanti, virus e batteri. L’idea è suggestiva, soprattutto in tempi di pandemia e di sconvolgimenti climatici. Ma funziona davvero? La formula magica si chiama “fotocatalisi”, una reazione studiata da almeno 30 anni in edilizia, che produce particelle che sono in grado di neutralizzare i composti organici volatili (detti Voc) e i microbi. Servono un semiconduttore e luce solare: il primo spesso è biossido di titanio (TiO2, scelto per via del basso costo e la facile reperibilità) che per “attivarsi” ha bisogno di raggi ultravioletti. In laboratorio il processo funziona, ma molti scienziati segnalano che le applicazioni pratiche non sono all’altezza delle aspettative teoriche. Di certo la fotocatalisi funziona nel rendere le superfici “auto-pulenti”, nella misura in cui elimina gli effetti sporcanti e degradanti delle polveri che si depositano su muri e pitture.
L’azienda Italcementi da anni produce cementi fotocatalitici: “Sono almeno 4 o 5 milioni i metri quadri di edifici costruiti con prodotti fotocatalitici”, spiega Gian Luca Guerrini, esperto di prodotti fotocatalitici da oltre vent’anni, oggi consulente indipendente del settore dopo anni passati in Italcementi. Tra i tanti esempi si può citare la chiesa dell’ospedale di Bergamo. Altre aziende propongono sistemi di rivestimento superficiale più economici, come pitture, film o membrane.
(continua a leggere)
Il libro
Oceani. Una storia profonda
Eelco J. Rohling (Edizioni Ambiente, pp. 288, euro 24)
Negli ultimi decenni abbiamo accumulato un’enorme quantità di informazioni sulle grandi masse d’acqua del nostro pianeta, che dimostrano che le attività umane stanno modificando il clima e gli oceani. La comunità scientifica è compatta nel dire che, continuando con il modello attuale, rischiamo di dover affrontare conseguenze pesanti.
Eelco Rohling racconta i 4,4 miliardi di anni di storia degli oceani, e ricostruisce con chiarezza un percorso punteggiato da eventi come la Terra “a palla di neve” e le grandi estinzioni di massa, la formazione della Pangea e i cambiamenti climatici odierni. Inoltre, mette in evidenza le connessioni tra gli oceani, il clima e l’evoluzione della vita, e le usa per evidenziare che la attività umane odierne avranno con ogni probabilità impatti che si estenderanno fin nel lontano futuro.
L’autore
Eelco J. Rohling è professore di Oceanografia e cambiamenti climatici presso la Research School of Earth Sciences della Australian National University e presso il National Oceanography Centre di Southampton dell’Università di Southampton.
Scopri le nostre newsletter. Clicca qui
Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it
|