Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla rubrica di Luca Mercalli, ci occupiamo di turismo, anzi di come contrastare i danni dell’overtourism, con Elisabetta Ambrosi che ha intervistato la ricercatrice Sarah Gainsforth: “Se non cambiano le politiche – spiega – la ricchezza immediata si trasformerà in un boomerang per i territori”.
Andiamo poi alla scoperta di un super alimento, che però può diventare anche un biocombustibile e addirittura un tessuto: le alghe. Un mercato mondiale in crescita che all’Europa non interessa per niente.
Nello spazio dedicato alle associazioni, raccogliamo l’appello del Wwf affinché si cominci finalmente a fare qualcosa di strutturale per prevenire i danni da cambiamento climatico (vedi, in ultimo, Cogne e Cervinia). Isde Italia e Transport & Environment affrontano, invece, il problema dell’inquinamento da particelle ultra-fini degli aerei: sostanze che ogni anno mettono a rischio la salute di 1,6 milioni di italiani.
Nella rubrica Verdi si diventa, infine, parliamo di ecovillaggi, una soluzione “alternativa” per inquinare poco, spendere meno e vivere meglio.
Buona lettura
Turismo, la ricercatrice Gainsforth: “Senza politiche sostenibili, il boom di presenze si trasformerà in un boomerang”
di Elisabetta Ambrosi
“Di solito quando si parla di turismo sostenibile ci si concentra sull’aspetto della domanda, quindi sui comportamenti individuali dei turisti. Ma il problema è che quei comportamenti sono anche indotti, sono il risultato di una nuova offerta creata dal mercato. L’esempio più classico è Airbnb: prima è stata creata l’offerta a tavolino, dopo le persone hanno iniziato ad usarla, non viceversa”. Sarah Gainsforth, giornalista, ricercatrice indipendente, scrittrice, autrice di vari libri sul tema degli affitti brevi e del turismo sostenibile (tra cui: Airbnb città merce. Storie di resistenza alla gentrificazione digitale, DeriveApprodi), rovescia il punto di vista.
(Continua a leggere)
Il libro
Per un’ecologia pirata…e saremo liberi!
di Fatima Quassak
Tamu edizioni, pp. 174, Euro 14
Che cosa hanno da dire gli abitanti dei quartieri popolari delle città europee, figli dell’immigrazione postcoloniale, sulla crisi ambientale in atto? L’ecologia pirata di cui parla questo libro non è un sapere che discende da pochi esperti alla gente comune, ma una visione radicata nell’esperienza di chi è più esposto alla devastazione del territorio. Fatima Ouassak, co-fondatrice della prima Casa dell’ecologia popolare in Francia, denunciando gli errori di un ecologismo elitario e islamofobo che si dice progressista formula un progetto altrettanto chiaro, in cui l’abolizione delle frontiere diventa il perno del diritto a respirare bene.
Fatima Ouassak è politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. È autrice di La puissance de mères. Pour un nouveau sujet révolutionnaire (La Découverte, 2020 e Points, 2023).
|