Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana iniziamo dalla Cop26, la conferenza sul clima partita già zoppa, tanto che Greta ha parlato del solito “blablabla” dei potenti del mondo. Elisabetta Ambrosi ci racconta cosa stanno facendo e dove sono più presenti i movimenti ambientalisti. Mentre Nicola Borzi ci parla di un fenomeno strettamente legato alla crisi climatica: nel prossimo futuro molte zone del Pianeta diverranno inospitali e si prevede un’ondata migratoria mai vista prima. Per le associazioni, Mountain Wilderness denuncia la mancata applicazione della dichiarazione Unesco sulle montagne da parte delle amministrazioni locali. Il Wwf, invece, si scaglia contro lo stoccaggio della CO2. Poi la consueta rubrica di Luca Mercalli, e i suoi approfondimenti sul summit di Glasgow. Infine, nella rubrica “Verdi si diventa” vedremo come mangiare in maniera sostenibile.
Buona lettura.
Cop26: mentre i leader mondiali parlano, milioni di migranti si sposteranno per il clima
di Nicola Borzi
I leader mondiali concluderanno oggi il loro summit di due giorni nell’ambito della Cop26 di Glasgow con una dichiarazione nella quale si impegnano a porre fine alla deforestazione entro il 2030 investendo 19,2 miliardi di dollari. All’apertura dei lavori della seconda giornata dei vertice dei leader alla Cop26, la conferenza sul clima in corso in Scozia, il primo ministro britannico Boris Johnson ha formalizzato l’impegno internazionale a interrompere il processo di deforestazione sul pianeta entro il 2030. Johnson ha sottolineato che la dichiarazione è stata sottoscritta da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo e ha elogiato l’adesione di Paesi come Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e il Brasile. Ma Greenpeace rileva che l’accordo non è vincolante e potrebbe lasciare mano libera alla devastazione della foresta amazzonica. Intanto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lancia invece un’iniziativa globale col presidente Usa, Joe Biden, per ridurre le emissioni da metano del 30% entro il 2030. L’alluvione di nuovi annunci non basta agli attivisti climatici: Greta Thunberg ha abbandonato i lavori della conferenza sottolineando la vuota retorica dei leader.
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Il libro
Il pianeta di Greta
Einaudi, pagine 192, euro 16
di Alessandra Viola, Rosalba Vitellaro
Greta ha tredici anni e deve risolvere due grossi problemi. Quello che ha con i compagni di scuola, che la prendono in giro perché diversa e quello ancora piú grave con il cibo. È talmente magra e debole che rischia di ammalarsi, ma non riesce a mangiare come vorrebbe. Per farcela sa che deve trovare una motivazione forte, qualcosa che la stimoli a superare i suoi limiti e a liberarsi dal mostro che la perseguita e che sta distruggendo il pianeta. È lui a spiarla giorno e notte e a prendersi gioco di lei. Come mai però è la sola a vederlo? In realtà questo non è del tutto vero: anche piante e animali si accorgono della sua presenza minacciosa. Cosa sta accadendo? Seguendo le loro storie conosceremo gli effetti dei cambiamenti climatici in un avvincente crescendo di emozioni e consapevolezza ambientale. Adesso che tutti possiamo vedere il mostro, sconfiggerlo tocca a ognuno di noi.
Alessandra Viola è scrittrice e giornalista, produttrice televisiva e autrice di trasmissioni Rai.Ha un dottorato di ricerca in Comunicazione della scienza e uno in Scienze agrarie e ambientali. Collabora con numerose testate giornalistiche e ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui quello di «Miglior giornalista scientifico dell’anno» (Fondazione Armenise-Harvard).
Rosalba Vitellaro è sceneggiatrice, scrittrice, autrice e regista di documentari, cortometraggi e cartoni animati per diversi produttori tra cui Rai Ragazzi e Rai Cinema. Le sue produzioni in animazione hanno vinto premi in tutto il mondo.
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