Prosegue l’appuntamento con la newsletter Fatto For Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi ci porta nel mondo delle aziende, dove per la logica del profitto viene negata l’evidenza scientifica e schierato un esercito di lobbisti. Federica Crovella ci parla invece del ruolo delle donne nella lotta al cambiamento climatico. Greta è solo la più famosa, ma le attiviste sono impegnate in tutto il mondo (anche se con pochi riconoscimenti).
Nello spazio dedicato alle associazioni ci occupiamo di percorsi ciclabili: Mountain Wilderness critica gli itinerari in quota, creati sbancando le montagne e costruendo impattanti reti di protezione; Legambiente invece presenta i vari tragitti che ci sono in Italia.
Nella rubrica Verdi si diventa parliamo di come salvare il Mondo con l’arma della gentilezza.
Su FqExtra il podcast di Antoniucci e Ambrosi sull’emergenza idrica e il cambiamento climatico: “A secco”.
Buona lettura
Aziende: come negare la scienza, vendere bugie e fare un mucchio di soldi
di Elisabetta Ambrosi
Negare la scienza, modificando statistiche e scale di analisi, contestando il nesso di causalità e denunciando altre cause rispetto quelle evidenziate dagli scienziati; procurarsi un arsenale di fondazioni, esperti, think tank e studi legali; mettere in atto una strategia di comunicazione che eviti esitazioni, si focalizzi sui benefici dei prodotti aziendali invece che sui danni, utilizzi siti web, motori di ricerca, comunicati e pubblicità a proprio favore; accusare gli esperti e i giornalisti di pregiudizio, allarmismo, incompetenza, cattiva condotta, conflitti di interesse; infine attaccare la politica che produce limitazioni normative, ad esempio quelle ecologiche, accusandola di danneggiare i lavoratori, la libertà dei consumatori e i poveri. È questo, in sintesi, l’apparato strategico con cui le aziende, ad esempio quelle del settore del fossile, hanno utilizzato o utilizzano per negare le evidenze scientifiche. E continuare a fare profitti, il più possibile, anche quando si viene scoperti.
(continua a leggere)
Il libro
Terra. Da bene comune a proprietà privata, da luogo di dominio a spazio di lotta
Mimesis, euro 20 pagine 394
di Simon Winchester
A chi appartiene la terra? È possibile rivendicarne la proprietà? La questione è da sempre materia di uno scontro di carattere etico, politico e ideologico, ma nella maggior parte dei casi sono state le armi a risolvere la contesa. In questo libro, il giornalista britannico Simon Winchester affronta il tema della gestione della terra da parte dell’uomo, i modi in cui viene spartita e passata di mano, le grandi controversie legate al cambiamento climatico e alla riparazione del colonialismo. Uno studio globale che va dal grande furto ai danni dei nativi americani alla creazione di nuove province sottratte all’acqua in Olanda, passando per la confisca delle terre in India fino alle rivendicazioni della popolazione Maori in Nuova Zelanda.
Simon Winchester è un giornalista britannico di fama internazionale, autore di numerosi best seller. Per il “Guardian” ha seguito eventi come il Bloody Sunday e il caso Watergate. Tra le sue opere pubblicate in Italia: Il fiume al centro del mondo (2006); L’uomo che amava la Cina (2010); Atlantico (2013); Il professore e il pazzo (2018).
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